Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

giovedì 27 novembre 2014

GIU' IL MORALE, SU LE TASSE!

A differenza della giunta leghista, i biassonesi sanno fare i conti molto bene. Le recenti scadenze del termine di pagamento della seconda rata TARI (16 novembre) e l'approssimarsi di quelle relative ad IMU e TASI (16 dicembre) ci offrono l'occasione per rifare il punto sulla tassazione locale.

Tralasciando le entrate extratributarie (refezione scolastica, trasporto alunni, fitti di terreni e fabbricati, concessioni cimiteriali ed altro), e limitandoci agli ultimi anni, rileviamo che le entrate tributarie (Ici, Imu, Tarsu, Tasi, Addizionale comunale all'Irpef) hanno registrato, a Biassono, il seguente progressivo e costante incremento:

anno 2011 5.443.006,02

anno 2012 5.858.273,66 (+ 415.267,64 = + 7,63%)

anno 2013 6.312.488,33 (+ 454.214,67 = + 7,75%)



Feroce, in particolare l'escalation dell'addizionale comunale all'Irpef

anno 2011           662.000

anno 2012           950.000

anno 2013         1.590.000

Con un'Amministrazione Comunale che mantiene l'aliquota massima dello 0,8 per cento e che si rimangia la scelta delle aliquote differenziate per scaglioni di reddito, introdotte solo l'anno precedente (2012).

"L'aumento rispetto alle aliquote differenziate previste per l'anno 2012 è necessario al fine di riportare in equilibrio il bilancio dell'Ente, ma soprattutto al fine di rispettare gli obiettivi imposti dal Patto di Stabilità" (Relazione della Giunta comunale al Bilancio di Previsione 2013. pag. 8).

Stessa iniqua decisione per quanto riguarda la Tasi: aliquota unica del 2,5 per mille senza alcuna detrazione.

Conseguenza: le rendite catastali fino a 600 euro hanno pagato di più ; oltre tale soglia si è risparmiato rispetto alla vecchia Imu; e più la rendita era elevata, maggiore è stato il risparmio.

Concludiamo con la tassa rifiuti:

anno 2011           937.457

anno 2012         1.207.800

anno 2013         1.238.195

anno 2014         1.216.645 
(non c'è più la maggiorazione dello 0,30/mq devoluta, per il 2013, allo Stato)

Anche per il corrente anno sono state confermate le quote di ripartizione tra utenze domestiche (73,04% per la parte fissa della tariffa e 68,54% per quella variabile) ed utenze non domestiche (rispettivamente 26,96% e 31,46%).

Considerato che, rispetto al 2013, le Attività Artigianali hanno beneficiato di una riduzione del 3,87%; quelle Industriali del 3,86%; gli Uffici e Studi del 3,82%, rimane da chiedersi quali categorie merceologiche hanno dovuto farsi carico e compensare tale munificenza della Giunta.

In generale, infine, preoccupa la gestione dei residui attivi, che registrano incrementi esponenziali, che costituiscono crediti di dubbia esigibilità e che hanno raggiunto la ragguardevole cifra di euro 906.652,53.

Residui che ingessano i conti del Comune e che costringono la Giunta a vincolare l'avanzo di Bilancio.



Più facile e più semplice spremere i contribuenti biassonesi con continui inasprimenti fiscali.

Più facile e più semplice dismettere il Patrimonio pubblico, acquisito con sacrificio e lungimiranza dai precedenti amministratori.

martedì 25 novembre 2014

SCANDALO IN VILLA VERRI!

Onore da prima pagina per Biassono, protagonista sul Giornale di Carate di oggi, 25 novembre! 

BIASSONO, SCANDALO E VELENI IN MUNICIPIO - INDAGINE SULLA POLIZIA: E’ UNA “FAIDA” A SCUOTERE IL PALAZZO?”

Il sindaco sostiene sia una “macchinazione politica”. Mentre lui era intento, come noi denunciamo da tempo, a far approvare il Piano di Governo del Territorio per cementificare il paese, a gettare minacce su chi non plaude o asseconda i suoi desideri politici, un cittadino (che s’ipotizza possa essere un ex consigliere comunale) sporgeva denuncia ai carabinieri per presunti comportamenti scorretti da parte di alcuni agenti della polizia locale.

Dove sono la faida e la macchinazione politica?

Il Sindaco, va ricordato, è il “datore di lavoro” della polizia locale, che viene pagata coi soldi dei cittadini ma segue le direttive dell’amministrazione e, si spera, lo faccia nel rispetto delle leggi.

Se capita che un cittadino sporga denuncia, ritenendo alcuni agenti della polizia locale rei di comportamenti non consoni al loro ruolo, non possiamo gettarla in politica!
Certo capiamo che, invece di esporre bandiere al vento, sarebbe stato meglio esercitare il ruolo di “gestore” di villa Verri e, quindi, della polizia locale, ponendosi caso mai la domanda: “perché su X agenti di polizia, ben 4 stanno chiedendo il trasferimento ad altri Comuni?

Il sindaco dovrebbe inoltre chiedersi qual sia il malessere che i dipendenti di Villa Verri accusano da un po’ di tempo a questa parte, ormai non più mascherabile neppure di fronte ai visitatori frettolosi. “Cosa posso fare, come sindaco, per rimettere le cose a posto e, soprattutto, cosa fare per avere dipendenti che tutte le mattine vengano a lavorare in Villa Verri con il sorriso sulle labbra, anziché il magone?”.


Invece di “accusare” sempre gli altri e cercare di buttarla in politica, si rassegni e prenda atto della propria incapacità a guidare un Comune come Biassono; in breve, dimissioni al più presto! Un gesto dovuto, se ancora Piero Malegori tiene al bene del paese. Da libero cittadino potrà dar sfogo alla sua vera passione: mettere al balcone le più svariate bandiere. 

Questa volta, però, il balcone sarà quello di casa sua. Condomini permettendo.  

venerdì 21 novembre 2014

(S)VENDITA APPARTAMENTI COMUNALI: I CONTI NON TORNANO

Inutile: sembra proprio che la Lega Nord non sappia far di conto. O, semplicemente, guardi solo al proprio tornaconto. 

Apprendiamo infatti dal Giornale di Carate che, da un paio d'anni a questa parte, l'Amministrazione avrebbe deciso di applicare una politica di rigore nei confronti degli occupanti morosi degli alloggi comunali.

Leggiamo che "il buco di Bilancio per gli arretrati accumulati negli anni era di euro 150.000". E che "il debito totale allo scorso aprile era sceso di un terzo, attestandosi sui 100.000 euro".

"Possiamo dire di aver sistemato la situazione dei debiti pregressi a tutto il 2007" dichiara soddisfatto l'Assessore al Patrimonio.

Ora, siccome la Lega Nord governa Biassono ininterrottamente dal 1996, e dallo stesso periodo l'attuale Sindaco Piero Malegori ha ininterrottamente esercitato la delega al Bilancio, viene spontaneo domandarsi che cosa abbiano fatto, i nostri amministratori, nei precedenti 16 anni. Forse dormivano; o magari erano distratti.

Sicuramente non ci pare ci sia da menare gran vanto se si è sistemata (magari eliminando la gran parte dei crediti ormai inesigibili) la situazione a tutto il 2007!

In secondo luogo, ci permettiamo di evidenziare che, a noi, i conti non tornano affatto.

Con Determinazione del Responsabile del Servizio Gestione Bilancio n.181 del 28.04.2014 "Conto Consuntivo esercizio 2013: ricognizione residui attivi e passivi" venivano riaccertati gli elenchi dei suddetti residui. E le cifre che il Comune avrebbe dovuto  ricevere dagli affitti, rimanendo però aleatorie per anni e anni, erano ben altre:

RESIDUI ATTIVI DA FITTI REALI DI FABBRICATI    

anno 2007 euro  9.100,42

anno 2008 euro 20.912,28

anno 2009 euro 29.702,42

anno 2010 euro 21.965,50

anno 2011 euro 24.508,20 (oltre ad euro 6.500,00 a titolo di recupero spese, notifiche ed interessi, per atti ingiuntivi di pagamento)

anno 2012 euro 36.176,87

anno 2013 euro 56.730,57

Per un totale di residui attivi, di dubbia esigibilità, pari ad euro 205.596,26.

RESIDUI ATTIVI DA RECUPERO SPESE IMMOBILI IN AFFITTO A TERZI

anno 2007 euro 16.841,48

anno 2008 euro 13.129,69

anno 2009 euro 24.928,04

anno 2010 euro 12.373,31

anno 2011 euro 22.929,29 (oltre ad euro 7.500,00 a titolo di recupero spese, notifiche ed interessi, per atti ingiuntivi di pagamento)

anno 2012 euro 34.690,76

anno 2013 euro 21.297,61

Per un totale di ulteriori residui attivi, di dubbia esigibilità, pari ad euro 153.690,18

Attendiamo, con viva e vibrante trepidazione, i dati ufficiali relativi all'esercizio 2014.
In questi numeri, in questa sciatteria e inerzia, forse, la decisione di continuare a dismettere il Patrimonio Pubblico.


Più facile, da un lato, aumentare a dismisura le tasse locali al contribuente biassonese e, dall'altro, continuare nell'operazione di svendita dei beni di proprietà comunale, piuttosto che affrontare con scrupolo e con coscienza certe spinose questioni che si sono lasciate incancrenire negli anni.

sabato 15 novembre 2014

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO


Top ten, best of, hot chart. Sui blog spopolano le classifiche e i consigli imperdibili dei loro autori. A Biassono non sempre possiamo scegliere di occuparci di cose così “cool”, né altrettanto piacevoli o intelligenti: oggi, ad esempio, parleremo del nostro Sindaco e della sua giunta leghista, cercando di stilare la nostra peculiarissima classifica.

Elencare le tante cose da loro fatte coi piedi porterebbe via molto tempo e, per chi ci legge, risulterebbe una noiosa lista della spesa; meglio allora raggruppare i vari argomenti per genere, intrattenendoci poco per volta.

Gare. Parliamo delle ultime gare indette da questa giunta, che riguardano la farmacia comunale, la gestione dell’asilo nido, il centro sportivo, ma anche di quelle non ancora indette, tipo la manutenzione del verde pubblico, sventolata come scusa per togliere l’appalto alla cooperativa di recupero sociale Azalea, onde affidarlo a un’altra società (ovviamente senza gara).

1) Farmacia. La gara per la cessione della farmacia, atto inaugurale delle “svendite” comunali targate Lega Nord, ha rappresentato il primo banco di prova esemplare per il nostro Sindaco: con una consulenza sbagliata, eppur pagata ben 60mila euro, sono riusciti a piazzarla solo al secondo colpo.

2) Centro Sportivo. Dopo aver indetto la gara, la giunta ne disconosce il risultato per supposta incompatibilità e concede la gestione al secondo classificato, salvo poi tornare sui propri passi a seguito del ricorso al Tar intentato dai veri vincitori; risultato: la gestione torna in mano alla società inizialmente disconosciuta, dovendo però pagare - con NOSTRI SOLDI - i danni sia al primo che al secondo classificato, cui è stata sottratta la gestione tenuta per pochi e inevitabilmente incerti mesi. Un CAPOLAVORO.

Va beh, han detto, questa gara è andata così, ma riguardava solo un periodo di tempo limitato; vedrete che a breve imbastiremo la mamma di tutte le gare per il centro sportivo e saremo a posto per i prossimi vent’anni. Così hanno indetto la nuova gara.
Vi domanderete com’è andata a finire: DESERTA! Non ha partecipato nessuno!

3) Asilo nido. Tutti avrete visto il Castello colorato, nell’area ex Sasatex, orgoglio del nostro assessore che ha prontamente dichiarato:” l’han fatto proprio come volevo io”. Bene.
Peccato che nessun bambino ci sia mai entrato e che, tra un po’, richiederà pure lavori di manutenzione, non avendo funzionato ancora un solo giorno. Stiamo scrivendo di persona il libro sui primati degli sprechi. Un’opera finita, pagata dai cittadini, che giace abbandonata da due anni. Bell’esempio di efficienza padana!E sapete come è andata a finire la gara per la gestione dell’asilo? DESERTA!
Va beh, adesso hanno detto che la rifaranno, cambiandola per adattarla meglio alle esigenze della cittadinanza. Sperem! 

Il commento di alcuni sindaci del circondario, da noi interpellati in proposito, è fin troppo banale: sostengono non sia possibile andare ogni volta deserti. O sono quindi in malafede, o sono incompetenti.

Noi pensiamo siano assolutamente incompetenti.

4) Prendiamo il caso Sias (che vede fra l’altro a processo per corruzione l’ex comandante della polizia locale); il nostro sindaco ha voluto precisare alla stampa che il Comune di Biassono si è costituito parte civile nel procedimento in atto, avendo subito un danno d’immagine. Inevitabile, dunque, l’assegnazione del mandato ai legali.
E’ di oggi la notizia secondo cui il Comune di Biassono è stato escluso come parte civile per aver chiesto di costituirsi con “UN ATTO INAMISSIBILE, perché GENERICO”.
INCREDIBILE! Adesso chi rimborserà le spese sostenute? Gli avvocati? La Giunta? Il Sindaco?

Non sono capaci di scegliersi neppure gli avvocati!

5) Con i dipendenti non è andata meglio. Già, perché in tutte le cause di lavoro intentate dagli stessi negli ultimi anni, il Comune è uscito sempre soccombente. Cosa mai vista nella pubblica amministrazione in modo tanto insistente e ripetuto.

Alla fine la Lega Nord usa i SOLDI PUBBLICI (cioè i nostri soldi) per risolvere problemi che, molto spesso, sono creati da loro stessi: tanto paga sempre Pantalone!

Alza poi le tasse per pagare la sua inefficienza! 

6) Solo alle società amiche, tipo SIAS, non riescono però a chiedere soldi: infatti danno loro in affitto migliaia di metri quadrati di terreno pubblico GRATIS! 

7) Adesso leggiamo che la giunta ha deciso di (s)vendere il patrimonio immobiliare; fortunatamente la legge non permette di (s)venderlo tutto ma, in previsione delle prossime elezioni amministrative nel 2016, la Lega Nord cercherà d’incassare quei soldi utili per potersi presentare con almeno una parte del centro storico ristrutturata grazie alla (S)vendita di patrimonio pubblico (e ci sono voluti oltre 20 anni prima di ricordarsi esistesse ancora un centro storico!). 

8) Taciamo in merito al silenzio del sito comunale sulle sventure della frazione di S. Giorgio, sommersa dalle acque torrentizie di questi giorni e pesantemente danneggiata. Ora è il momento della solidarietà, non delle polemiche, ma in passato LpB aveva chiesto più e più volte nuovi interventi nella frazione.   

Già ci vediamo però lo slogan elettorale: “20 anni di fatti concreti” e già immaginiamo i commenti dei cittadini.”Per essere fatti, son fatti: speriamo che si curino!”. E via a chiamare l’ambulanza!

LpB




giovedì 13 novembre 2014

PARRUCCHE E TRUCCHI

Siamo commossi. Davvero. Vogliamo condividere con voi una storia che ha dell’incredibile ed è, finalmente, una bella storia. Speciale. Una storia che merita il nostro plauso, così come il vostro.
 
Di solito chi non ha soldi tende a diminuire le spese all’osso e, prima di spendere, ci pensa almeno tre volte, se non quattro. Difficilissimo, poi, prodigarsi in beneficienza senza quattrini. Eppure.

Se tornate con la mente al maggio scorso, v’imbatterete nell’esempio virtuoso di due enti squattrinati che, a sprezzo di possibili critiche, si cimentano in donazioni encomiabili.

Parliamo di Cancro Primo Aiuto Onlus che, alla presenza di Matteo Salvini - segretario della Lega Nord - ha consegnato un’automobile per i servizi sociali al Comune di Biassono; pensate un po’: una Onlus che fa beneficenza a un Comune. Ottimo!

Si sa, le Onlus sono sempre tutte a caccia di soldi. Forse la prova più lampante è quando riceviamo nella casella postale decine di richieste di fondi per malati, anziani, bambini in adozione e chi più ne ha, ne metta. Ma Cancro Primo Aiuto, no. Loro donano addirittura auto; persino alle Suore della Cooperativa Martinengo, omaggiate con un mezzo per svolgere assistenza domiciliare. A loro basta promuovere cene per acquistare veicoli a scopi benefici: complimenti davvero. Tanto di cappello!

Poteva essere da meno il virtuosissimo Comune di Biassono? Pur avendo aumentato le tasse locali per far quadrare i bilanci, a scapito dei suoi stessi cittadini e diretti contribuenti, non si è certo dimenticato del beau geste ricevuto e zac! Ha ricambiato con una generosa donazione di 4.000 euro destinata all’acquisto di parrucche per donne in cura chemioterapia.

Un perfetto esempio di aiuto fra enti che ci riporta ai tempi andati, che merita rispetto e, soprattutto, attenzione. A pensarci bene, però, potevano semplificare il tutto: Cancro Primo Aiuto comprarsi le parrucche, il Comune di Biassono l’auto. Si sarebbero evitate scartoffie burocratiche, costi di cancelleria, delibere, giri di denaro pubblico, lavoro di tanti impiegati comunali per registrare e regolarizzare questi movimenti. Ma, senza un simile rigiro, sicuramente l’immagine di Matteo Salvini non sarebbe apparsa sui giornali locali. Né avremmo saputo che il presidente onorario di Cancro Primo Aiuto è Roberto Maroni. Né dove vanno i soldi dei biassonesi, quando non si presta sufficiente attenzione all’instancabile lavorio della giunta leghista.  

LpB  

domenica 9 novembre 2014

UN FANTASMA CATALANO IN VILLA VERRI!


E due. Nell’arco di poche settimane la caserma dei Carabinieri di Biassono mi ha visto apparire alla sua porta per un motivo apparentemente identico: un esposto contro l’affissione di bandiere inopportune e illegittime sul fronte del municipio…per mano d’ignoti. 

Era capitato in occasione del referendum per l’indipendenza della Scozia britannica (bocciata poi dai suoi stessi cittadini, nonostante la croce di S. Andrea si stagliasse orgogliosa su Villa Verri), è avvenuto di nuovo ieri, 9 novembre, a sostegno del fantomatico referendum per l’indipendenza della Catalogna spagnola. 

Due consultazioni in realtà ben diverse: se la prima aveva ottenuto almeno l’avvallo istituzionale del governo britannico, il secondo si è svolto al di fuori di ogni riconosciuta legittimità. Eppure, non paga d’ingoiare sconfitte, la solerte Lega Nord di Biassono ha scelto di sostenere un’altra causa che ben poco ha da spartire con la visione di una Lombardia popolata da barbari cornuti. 

E’ vero: fiutato il vento contrario, questa volta la bandiera è stata prudentemente distesa sul balconcino centrale della Villa, anziché direttamente sul pennone, aggrappandosi alla sin troppo generosa e tollerante interpretazione del segretario comunale Francesco Miatello circa i regolamenti in materia, che in realtà dicono tutt’altro: né bandiera scozzese, né bandiera catalana hanno diritto d’esibizione sulla Casa di tutti i cittadini biassonesi, sull’edificio che rappresenta l’istituzione del popolo italiano. 

Eppure l’arroganza della Lega Nord ha voluto prendersi gioco e infierire ancor più sulla dignità dei cittadini, giunti a segnalarmi l’accaduto a più riprese. In un confronto avuto personalmente col segretario Miatello in consiglio comunale, lo stesso aveva infatti riconosciuto l’affissione della bandiera scozzese sul municipio “quanto meno discutibile”, impegnandosi a vigilare affinché episodi simili non si ripetessero a Biassono, generando motivi di conflittualità. Come dire: chiudiamo un occhio stavolta e mettiamoci una pietra su. 

A sua volta, la Lega Nord aveva dichiarato alla stampa di voler sì affiggere anche la bandiera catalana, ma all’ingresso della propria sede partitica, non certo sulla facciata del municipio (ulteriore riprova dell’utilizzo di una causa straniera per finalità politiche di parte). 

Risultato: bandiera catalana in bella mostra sul municipio domenica mattina, con un segretario comunale lesto a sgattaiolare senza commenti al mio invito di fotografare quanto non sarebbe dovuto certo apparire lì. E la Lega Nord? Come di consueto ha mantenuto fede alle proprie promesse, osservando la bandiera col tipico stupore di chi si chiede: “Toh, ma quale birboncello sarà mai stato?”. 

Già, perché a detta del personale amministrativo, proprio è impossibile sapere chi sia il responsabile di tali inusitati gesti: il “flag-man” filoscozzese, l’uomo in carne e ossa responsabile della prima affissione, resta a tutt’oggi un mistero più fitto della notte del DC9; qualcosa ci dice potrebbe accadere esattamente lo stesso nel caso della bandiera catalana. Confidiamo però nella solerzia e nell’impegno del nostro segretario comunale, fra i cui doveri è appunto quello di far luce sui misteri di Villa Verri, ben prima che intervenga il Prefetto. Se c'è un responsabile, o ci sono più responsabili, Lista per Biassono ne vuole il nome e vuole altresì che si prendano adeguate misure nei suoi o nei loro confronti. Anche perché, a furia di spendere soldi per far fronte a ricorsi legali e dovendo attingere al fondo riserva per generosissime beneficenze, oggi la nostra amministrazione non ha più neppure un euro per ingaggiare gli infallibili ghostbusters. Gli acchiappa-fantasmi catalani.
Alberto Caspani
Capogruppo di Lista per Biassono   

lunedì 3 novembre 2014

BIASSONO PRESA D'ASSALTO!

Leggiamo su “Il Corriere della Sera” che, a Milano, cresce l’allarme per l’occupazione di case popolari da parte di extra-comunitari. Un fenomeno che interessa un po’ tutto il nord Italia, in realtà, e la Brianza non è certo immune.

Proprio la stampa locale ha appena annunciato che, anche a Biassono, in occasione della festa Patronale di San Martino - e nonostante la giunta più leghista di tutta la Lombardia (cosa da far rizzare i capelli a tutti gli stranieri) - ci sarà un’invasione di EXTRA-COMUNITARI domenica 9 novembre!

La notizia ci ha naturalmente allarmato e, dal discorso del nostro Sindaco in occasione delle celebrazioni per il 4 Novembre (anticipate domenica scorsa), deve aver preoccupato molto pure lui. Capiamo bene il suo discorso sulla difesa dei confini.

E se il governo Renzi non riesce a fermare queste orde di Extra-Comunitari, che a ripetute ondate calano sulle nostre terre, fa bene allora il sindaco Malegori a invocare la difesa dei nostri confini. Domenica prossima ci aspettiamo che la Polizia Locale, allertata dal primo cittadino in persona, opponga prodi cavalli di Frisia dinanzi alle auto degli EXTRA-COMUNITARI pronti a invadere le nostre piazze.

Sindaco, una volta tanto saremo solidali con lei, innalzando cartelli e gridando slogan precisi: “FUORI GLI EXTRA-COMUNITARI DA BIASSONO!”, o meglio: “AIUTIAMO GLI SVIZZERI A CASA LORO!”. E per farlo, siamo disposti persino a mangiare più cioccolato: meglio infrangere la dieta che i confini della Patria!


NO PASARAN!

domenica 2 novembre 2014

CADUTI E CADUTE (DI STILE) AL 4 NOVEMBRE DI BIASSONO

In occasione del 96° anniversario dell'Unità d'Italia, nonché giornata delle Forze Armate (anticipata il 2 novembre anziché il 4)  il neonato gruppo alpini di Biassono ha voluto ricordare l'eroico soldato biassonese Stefano Riboldi, medaglia d'argento nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918). "Incaricato di avvisare un plotone dell'esercito affinché si ritirasse prima dell'accerchiamento austriaco - ha spiegato la penna nera Cornelio Saini (nella foto) - il giovane Stefano venne colpito a tradimento da un cecchino imperiale, nel 1916. Nonostante le gravi ferite, riuscì a raggiungere il distaccamento italiano e a comunicare l'ordine di evacuazione. Pochi minuti dopo, si spense però a causa dell'immane sacrificio. Il suo gesto salvò la vita a centinaia di soldati italiani". Un ricordo dovuto e commovente, ma che ha trovato una voce dissonante nel discorso del sindaco leghista Piero Malegori, rigorosamente senza fascia tricolore e pronto a celebrare  il 96° anniversario di...qualcosa che non ha osato neppur pronunciare: il suo appello a difendere i confini con ogni mezzo ha riportato alla mente la triste immagine dei barconi d'immigrati africani sui cui la Lega Nord ritiene lecito premere il grilletto.