tag:blogger.com,1999:blog-3076217050254529819.post7034830076415882397..comments2024-03-13T07:05:14.481-07:00Comments on Biassono in progress: NON APRITE QUELLA PORTA!!ComitatoLPB2016http://www.blogger.com/profile/16373937483477610389noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-3076217050254529819.post-69021402948252154332012-01-18T21:35:31.683-08:002012-01-18T21:35:31.683-08:00Da cittadino di Biassono di recente "immigraz...Da cittadino di Biassono di recente "immigrazione", mi pare che sia meritoria l'attenzione che viene rivolta a questo bene storico, decisamente rilevante rispetto alle dimensioni del paese.<br />Vorrei compiere tre osservazioni ingenue:<br />1) Personalmente non apprezzo l'atteggiamento ipercritico verso l'amministrazione e una certa propensione allo scontro frontale che trapela dal testo: specie in realtà così ridotte, credo che un simile atteggiamento allontani piuttosto che attrarre.<br />2) Da forestiero apprezzerei moltissimo che quando si tratta una questione venissero fornite info di base per facilitare comprensione e sintonizzazione dei problemi. Nel caso specifico, una scheda dove siano riportate in 12 righe localizzazione, proprietà del bene, stato d'uso, ecc. + qualche foto/pianta.<br />3) L'hub oggi è di gran moda e comprendo benissimo che l'amministrazione voglia cavalcare l'onda. Comprendo bene anche le obiezioni di Caspani. Il successo di un hub non è dato dallo spazio fisico (che è relativamente secondario), ma dalle condizioni ambientali, imprenditoriali e relazionali che si riescono ad instaurare. Non di meno rifletterei sulla possibilità di realizzare un "sub-hub", accuratamente dimensionato rispetto a Biassono e orientato rispetto alle sue specificità produttive, eventualmente connesso a quello di Milano.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3076217050254529819.post-69413243103364596812012-01-17T06:08:34.246-08:002012-01-17T06:08:34.246-08:00Da studente di architettura avevo svolto ricerche ...Da studente di architettura avevo svolto ricerche storiche sul territorio del nostro comune donando successivamente al GRAL e all'Amministrazione Comunale la ricostruzione cartografica delle serie storiche delle mappe catastali disponibili in originale nei vari archivi storici. Ricordo anche di aver effettuato un rilievo completo per l'esame di Disegno di Cà Bossi attraverso il quale, proprio ridisegnandone le pregiate forme architettoniche, mi ero reso conto dell'importanza storico testimoniale di tale manufatto per il recupero del quale ora condivido pienamente il metodo e l'approccio scientifico proposto dall'arch. Pertot.. <br />Ebbene, questi studi e le successive esperienze in materia (per un periodo, presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, ho collaborato alla Cattedra di Restauro), mi stimolano a proporre un ulteriore modus, prima che operandi, vedendi. Vorrei suggerire di allargare semplicemente lo sguardo, senza porsi limiti, almeno in questa fase iniziale, di natura economica e relativi alle solite ristrettezze di bilancio. Un altro modus vedendi capace di spalancare lo sguardo ad una visione e una scala d'intervento più ampia in grado di facilitare l'individuazione della giusta soluzione. In pratica ritengo indispensabile che l'operazione di "recupero" non debba limitarsi al restauro, seppure scientifico, del manufatto di indubbio valore storico-architettonico, ma occuparsi anche del contesto urbano nel quale è inserito attraverso un operazione di "restauro urbanistico", almeno esteso al comparto edilizio con il quale il manufatto si relaziona da vicino nello spazio di pochi metri. Mi riferisco, alla necessità di fare del restauro di Cà Bossi un occasione formidabile per avviare una serie di interventi a scala urbana sugli immobili e gli spazi al suo intorno meglio noti, nella vigente legislazione (L 457/78), come "Ristrutturazione Urbanistica". In modo prioritario, sarebbe importantissimo estendere l'intervento, con il fattivo coinvolgimento dei privati e utilizzando tutta strumentazione normativa disponibile (dai Piani Particolareggiati, a quelli Integrati di Recupero ecc.), lungo tutta la via Umberto I°dove la cortina edilizia non presenta soluzioni di continuità con la Cà Bossi e regala al paese un profilo urbano di carattere cittadino forse unico. Ancora più in alto nella scala delle priorità, viene il ripristino dell'integrità degli originari spazi di accesso alla Villa Verri delimitata storicamente proprio dal fronte Nord della Cà Bossi, ad Ovest dalle ali minori della Villa oggi non più leggibile né fruibile a causa dell'edificio di tre piani costruito in epoca moderna proprio al centro di questo spazio e che andrebbe conseguentemente e irrevocabilmente demolito lasciando spazio ad una piazza/giardino opportunamente attrezzato sul quale potrà affacciarsi e valorizzarsi, come in origine, il palazzetto urbano di Cà Bossi sapientemente restaurato. Questo intendo per "contestualizzazione dell'intervento" : evitare di collocare un piccolo gioiello in un contesto degradato che finirebbe per svilirne il valore. E' evidente che tale intervento per esemplarità potrà facilitare l'avvio di processi analoghi la cui prospettiva e il cui obiettivo finale non può che essere il recupero dell'intero Centro Storico il cui valore avete contribuito a far conoscere anche attraverso l'iniziativa dello scorso anno.Per quanto riguarda le destinazioni d'uso e le risorse economico-finanziarie da reperire, non mi permetto di dare suggerimenti particolari ad amministratori di impareggiabile abilità nel costruire "operazioni a costo zero", voglio solo ricordare che su un tavolo da gioco quando le carte sono tante le combinazioni possibili sono molteplici anche grazie alla recuperata IMU. <br /><br />arch. Giorgio BerettaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3076217050254529819.post-25495010155497729152012-01-14T01:08:53.480-08:002012-01-14T01:08:53.480-08:00La lega da tempo mette le mani nelle tasche dei bi...La lega da tempo mette le mani nelle tasche dei biassonesi: la tanto sbandierata abolizione dell'ICI (ma solo sulla prima casa) è stata prontamente rimpiazzata dall'addizionale comunale IRPEF (così chi ha case oltre la prima paga sia l'ICI che l'addizionale IRPEF), i costi comunali sono in continua crescita (Un esempio: quanti sono ora i vigili? Qual'è il livello di sicurezza a cui siamo giunti nonostante la considerevole crescita di vigili?), le svendite dei beni comunali (es. farmacia) etc. Cos'è tutto ciò se non "mettere le mani nelle tasche dei biassonesi"? Senza contare poi la "svendita" dei principi di equità e giustizia: la già ricordata modifica "ad hoc" del piano regolatore per consentire a Rovagnati un ampiamento discutibile (per inciso, come ha potuto edificare "sotto" i cavi dell'alta tensione senza rispettare le distanze previste?), il salto della lista di prenotazione nell'assegnazione delle cappelle cimiteriali per compiacere ancora Rovagnati, l'estensione ai residenti dell'intera provincia delle agevolazioni per l'intervento di edilizia convenzionata in via Misericordia etc. Mi auguro che, anche alla luce delle iniziative parlamentari leghiste (asservimento a Berlusconi per tutte le sue leggi ad personam, legge "mancia" conconseguente spreco di denaro in piena crisi economica, "salvataggio" di Cosentino etc) sempre più cittadini biassonesi aprano gli occhi su questa Lega ladrona.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3076217050254529819.post-21495171193264028892012-01-12T01:36:07.703-08:002012-01-12T01:36:07.703-08:00Come al solito i nostri amministratori si sono ben...Come al solito i nostri amministratori si sono ben guardati dal presentare il progetto ai cittadini ed illustrare gli scopi e le finalità di questa operazione.<br />Questa storia fa il paio con il PGT ( Piano di Governo del Territorio ).<br />Come saranno contenti gli abitanti del centro quando sapranno che i soldi destinati al rifacimento della rete fognaria sono finiti nella Villa Bossi, per compiacere Cariplo, Provincia e Camera di Commercio di Monza e Brianza.<br />La Lega non mette le mani nelle tasche dei biassonesi, ma stà svendendo a mani basse gli unici beni che abbiamo: il territorio e i beni architettonici come Villa Bossi.<br />Poi diranno che è tutto a costo zero! <br />FabrizioFabrizio Baccenettinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3076217050254529819.post-59749090728130979402012-01-11T12:20:08.896-08:002012-01-11T12:20:08.896-08:00Da Wikipedia: ninna nanna - nenia da cantare ai ba...Da Wikipedia: ninna nanna - nenia da cantare ai bambini per farli addormentare.<br /><br />Pssst, non facciamo troppo rumore se nò svegliamo gli abitanti di Biassono dal loro torpore.<br />Sono state fatte tante promesse proprio per Cà de Bossi.<br />Ve la ricordate la variante al piano regolatore fatta per la Rovagnati in cambio dei soldi per ristrutturare la Cà de Bossi? A quel tempo si era spacciata l’operazione di speculazione edilizia perché i biassonesi potessero poi usufruire di una rinata Villa in centro al paese; anziani, associazioni, museo, tutti avremmo usufruito di un bene comune importante…..<br />Pssst, pssst…….dormi, dormi, biassonese non ti svegliare….psst,psst.<br /><br />PaciPaci Paciananoreply@blogger.com