Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 27 marzo 2013

CHE COSA FAI TU, PER IL TUO COMUNE?


Cari amici,
siamo ormai in dirittura d'arrivo per depositare il nostro ricorso contro il PGT di Biassono. Un atto che segna senza dubbio il punto più alto del nostro impegno civico: perché si configura come l'ultimo e più efficace strumento contro la cementificazione selvaggia del territorio biassonese, perché sposa le prescrizioni dell'Unione Europea a difesa del consumo di suolo pubblico, perché rende ciascuno di noi, nessuno escluso, protagonista diretto nella vita politica di Biassono. 

Il ricorso permette di opporsi concretamente alla politica autoritaria e tracotante della Lega Nord, avendo il potere di annullare scelte altrimenti incontrovertibili. Senza ricorso, il destino di Biassono è quello di venir cementificato per oltre l'80% del suo territorio, ossia di venir inglobato senza soluzione di continuità nella grande periferia di Milano: questo significa abitare un territorio svalutato nelle sue proprietà, congestionato dal traffico, privo di servizi alla persona e strappato alla naturalità del suo ambiente originale. Non si tratta di sposare semplicemente una battaglia politica, ma una scelta di vitaquella fra chi crede sia ancora possibile progettare un futuro sostenibile, dove il singolo ha potere decisionale per cambiare il corso degli eventi, e quella di chi propugna un metodo di gestione della cosa pubblica unilaterale, sensibile solo alle spinte speculative del mercato

Oggi, più che mai, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i nostri concittadini di buona volontà: il ricorso ha un costo che vale ben più di quanto richiesto dalle spese legali, ma dalle quali non può certo prescindere. Per sostenere la raccolta della prima parte dei fondi da versare, ammontante a 1.500 euro, chiediamo un piccolo sforzo a seconda delle capacità economiche di ciascuno di noi: più saremo, minore sarà la cifra individuale da versare, ma maggiore la partecipazione diretta ad una battaglia che ci lega tutti alla stessa responsabilità. 

Ogni sabato mattina, dalle ore 11 in poi, Lista per Biassono si ritroverà presso il centro ricreativo di Villa Monguzzi: venite a trovarci e unitevi al nostro appello. Insieme, possiamo cambiare. 

Alberto Caspani
Capogruppo di LpB      

martedì 5 marzo 2013

ALLA LEGA TUTTO E' CONCESSO


Dopo le leggi "ad personam", arrivano i regolamenti comunali "ad consociationem". Mi aggancio alle recenti proteste per un atto di arroganza da parte della vigilanza urbana, aggiungendone un'altra  contro il nostro stesso sindaco: a dimostrazione del fatto che il pesce puzza dalla testa. Già, perché in gioco non ci sono solo cibo e rinfreschi oggi, ma l'uso discrezionale di beni che appartengono a tutti i cittadini. 

Facciamo un passo indietro, visto che a Biassono la memoria è sempre molto corta. Alla vigilia di Natale, la neo associazione culturale "G. Osculati" aveva organizzato, presso la sala civica comunale, un incontro interreligioso col fotoreporter Sergio Ramazzotti, autore di un libro che analizza la figura della Madonna nelle diverse culture del mondo. Era questa un'occasione per riflettere e confrontarsi su tematiche vicine allo spirito cristiano, ma anche per conoscere da vicino sguardi "altri", per parlare con gli immigrati nella nostra cittadina, per farci raccontare le loro storie personali, per stabilire un contatto con uomini e donne che, spesso più di noi, vivono momenti drammatici in questo periodo di crisi economica. 

Oltre all'autore del libro, al dibattito erano stati invitati un rappresentante della comunità cristiana, un i imam musulmano, nonché cittadini più o meno credenti o comunque interessati alla discussione. Al termine dell'iniziativa erano state così previste, anzi auspicate, degustazioni etniche: chi voleva, infatti, avrebbe potuto portare una propria specialità, un dolce caratteristico del suo Paese da mettere sul tavolo e condividere coi "nuovi vicini" biassonesi tra un raccontare e l'altro. Il tutto, naturalmente, nell'antisaletta dove da sempre si organizzano rinfreschi in occasione di eventi culturali. 

Il giorno prima dell'iniziativa il nostro buon sindaco leghista, forse dopo l'ennesima notte insonne perchè un musulmano avrebbe parlato nella sala comunale di Biassono, si sveglia pieno di goccioline verdi-padane sulla fronte (mi piace immaginarlo così) e si attacca nervosamente al cellulare, affinchè si vieti l'utilizzo della sala all'associazione, con la banale e strumentale argomentazione che in sala civica non si possono consumare rinfreschi. Detto fatto e tutti a spasso: perché quando il sindaco alza la voce, neppure chi ha competenza su procedure e regolamenti osa contrapporsi, pur avendone tutti i diritti. 

Mi piace sempre immaginare che, solo dopo quella telefonata, le goccioline sulla fronte si prosciugano e i lineamenti della faccia si ridistendono, lasciando riemergere la solita facciotta da sindaco bonario e sorridente. E pronto per uscire di casa per i suoi pii doveri cristiani. 

In piena emergenza, chiedemmo allora al parroco di poter utilizzare lo spazio dell'oratorio e l'evento venne organizzato lì, al freddo (troppo poco il tempo a disposizione per scaldare l'ampio e antico salone d'accoglienza). 

Ebbene, questo l'antefatto. Oggi leggiamo però che il 10 marzo prossimo l'assessorato alla Cultura propone uno spettacolo in sala civica su "La vita materiale di Marguerite Duras": ciliegina sulla torta, le donne padane offriranno un rinfresco.

Ma come? Ai nostri padani il rinfresco sì, all'associazione Osculati no? E in virtù di quale astruso regolamento? Loro al caldo della sala civica, l'associazione al freddo in oratorio? 

Ma che vogliamo, loro giocano in casa. Per loro cultura, convivenza, democrazia sono optional: chi vince le elezioni piglia tutto. Loro è la sala civica, non certo dei cittadini; loro sono i giardini di Villa Verri, loro sono le strade e gli edifici che marchiano col Sole delle Alpi, come il bovaro con le chiappe delle proprie mucche.

Loro è anche e soprattutto la banalità irritante che sempre li accompagna. Rispetto dei regolamenti? Ci fate ridere: ecco la loro risposta a chi osa far notare cosa non va in questo piccolo Paese di soprusi e dispotismi. Le firme contro l'abbattimento della scuola S. Andrea? Una buffonata. Il ricorso al Tar contro il Pgt? Sciocchezze. E' proprio vero: il riso abbonda sul volto degli sciocchi.  

E.D.