Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 11 dicembre 2013

HARAKIRI IN CONSIGLIO COMUNALE!


Non credevamo ai nostri occhi quando Igor De Biasio, ex capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, ha presentato un emendamento al bilancio nell’ultima seduta cittadina: un atto quasi rivoluzionario, con cui tentava di ripristinare un fondo tagliato di 3mila euro a favore della biblioteca (e destinato all’acquisto di libri - per approfondimenti sul bilancio e gli emendamenti di LpB clicca qui).

Wow! Abbiamo esultato: “vuoi vedere che pure la Lega si preoccupa del taglio fatto alla spesa per la cultura e intende rimediare in qualche modo?”.

Come ovvio, Alberto Caspani di Lista per Biassono ha votato a favore dell’emendamento, cosi come le rappresentanti del PD, ma il grosso della Lega e soprattutto, udite, udite, l’assessore alla Cultura, hanno votato contro. Risultato: niente soldi per i libri!
Le spaccature della Lega Nord non ci preoccupano affatto, ma non vogliamo che nell’agone tutto interno a quel partito siano in primis i fondi per la cultura a Biassono a farne le spese.

Quel che è davvero paradossale nella vicenda, tuttavia, appare il voto dell’assessore alla cultura.

Dice che non ci sono i soldi per il suo assessorato, ma non rinuncia né all’incarico, né al compenso relativo (quello sì farebbe comodo per l’acquisto dei libri!) e non solo; boccia tutte le proposte fatte da Lista per Biassono a sostegno d’iniziative culturali, per quanto siano a costo zero, e quando nelle pieghe del bilancio si trovano poi 3mila euro e un esponente del suo stesso partito propone di destinarli alla cultura, lui che fa? 

Vota…CONTRO!

Se alle prossime elezioni i cittadini di Biassono decideranno di darci fiducia e voto, è doveroso promettere che alla Cultura faremo esattamente il contrario di quel che ha fatto fin qui l’attuale assessore.

Fabrizio Baccenetti

lunedì 9 dicembre 2013

BILANCIO COMUNALE: LA STANGATA

Non aspettiamoci doni dalla giunta leghista. Questo Natale si prospetta salatissimo per le tasche dei biassonesi, ma come al solito la colpa è solo di "Roma ladrona". Tolti i proclami, restano però le cifre impietose: quelle che Lista per Biassono ha cercato di raccogliere nell'analisi qui di seguito e che invita a leggere con grande attenzione. Se la risposta alla crisi consiste solo nell'aumentare le tasse, per tutti e indistintamente, è davvero tempo di cambiare rotta. 




Partiamo da un dato di fatto: la situazione delle finanze degli Enti Locali è innegabilmente sempre più difficile.

Solo colpa dello Stato? 

Più o meno. In questi anni si sono venuti sommando i tagli decisi dai vari Governi, ma anche le conseguenze della crisi edilizia e le conseguenti minori entrate per gli oneri di urbanizzazione, nonché il rispetto del patto di stabilità interno. Mentre scriviamo, Eurostat certifica che, in Italia, le persone “a rischio povertà o esclusione sociale” balzano al 30% della popolazione. Il perdurare di una crisi di cui ancora non si vede la fine, sta riversando sui Comuni richieste crescenti di sostegno e tutela da parte dei propri cittadini.

E l'amministrazione di Biassono cosa fa?

Dopo aver svenduto la Farmacia Comunale nel 2010 e aver fatto cassa col diritto di superficie e la vendita di alcune aree comunali nel 2011, la Giunta leghista di Biassono non ha trovato di meglio che inasprire al massimo l'imposizione tributaria locale.

E per fortuna che, nella Relazione al Bilancio Preventivo 2013, avevano avuto l'ardire di sostenere che “la soluzione principale per ridare ossigeno all'economia passa necessariamente da una sempre auspicata riduzione del carico fiscale diretto ed indiretto”.

Le cifre sono più eloquenti di qualsiasi parola.


Mentre servirebbero misure atte ad abbassare tasse e tariffe per le famiglie colpite dalla crisi, la Lega Nord decide di compensare il taglio dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione con un aumento generalizzato dell'Irpef fino al tetto massimo dello 0,8% (con l'unica soglia di esenzione di euro 7.500).
Facendosi beffe del principio di progressività sancito dall'articolo 53 della Costituzione: “tutti i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.      
E mentre strepitano a Biassono, in Parlamento hanno votato per togliere l'Imu sulla prima casa anche ai ceti più abbienti, bruciando risorse che, più proficuamente, potevano essere destinate alla spesa sociale.

Per recuperare risorse e difendere i servizi pubblici bisognava cominciare, a giudizio di Lista per Biassono, dalla riduzione degli sprechi e da una forte e significativa battaglia contro l'evasione fiscale.

- Abbattere o azzerare, quindi, i costi della politica, partendo dall'Indennità di carica di Sindaco ed Assessori i quali, invece di vessare i cittadini, dovrebbero per primi dare l'esempio.

- Cancellare gli incarichi e le consulenze esterne, anche per valorizzare le risorse interne di personale.

- Utilizzare al meglio l'associazione tra diversi Comuni per l'uso delle competenze e l'erogazione dei servizi.

Aumentare le tasse è la scelta più facile ma, soprattutto oggi, la più sbagliata.
Uno dei modi per affrontare la crisi è invece quello di far crescere il numero di contribuenti che le tasse le pagano regolarmente e rendere più efficace la lotta all'evasione.

Sconfortanti, invece, i numeri dell'amministrazione leghista.


A nulla sono valsi gli emendamenti proposti in materia da Lista per Biassono; impossibile anche il solo prospettare un modesto, ma significativo, incremento di tali entrate in quanto “lo schema di Bilancio illustra una quantificazione delle attività di recupero evasione anni pregressi che, visto l'andamento delle attività dell'Ufficio Tributi, non appare incrementabile” (sic). In sostanza, bilancio blindato e totale esautorazione dell'attività di controllo e intervento del consiglio comunale. 

Singolare l'andamento delle entrate relative alle sanzioni da violazione al Codice della Strada che, storicamente, hanno sempre avuto un trend in crescita:


Biassonesi più “disciplinati”?
Sospiro di sollievo per gli utenti della strada?
Nulla di tutto ciò.

Nelle previsioni del Bilancio Pluriennale la Giunta già stima di incassare euro 312.000 nel 2014 e altrettanti nel 2015. Semplicemente quest’anno paga gli effetti della minor organizzazione interna dovuta alla sostituzione del comandante Francesco Falsetti.

Di seguito, e senza la pretesa di esaustività, alcuni degli interventi da cui, per Lista per Biassono, si potevano conseguire risparmi di spesa con la conseguenza di alleviare la pressione fiscale:


E questi, invece, alcuni degli interventi che sono stati colpiti dai tagli della Giunta e che si sarebbero potuti rimpinguare attraverso la nuova entrata di cui parleremo alla fine:

                                                                 


Commento a parte merita la questione “Area GP Village”, della quale a più riprese abbiamo avuto occasione di parlare.

Un apposito emendamento di Lista per Biassono proponeva di incrementare il capitolo di entrata “Canone di utilizzo aree proprietà comunale per manifestazioni sportive” dai previsti euro 5.000 ad euro 122.580,50.

Applicando infatti un valore di stima determinato in misura non inferiore a quello della corrispondente tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, si sarebbe dovuto, e potuto, incamerare alle casse comunali l'importo di euro 117.580,50.
E con lo stesso, come detto, incrementare diversi capitoli di spesa falcidiati dalla Giunta, o istituirne di nuovi (es: fondo anticrisi).

Questa la testuale risposta dell'Amministrazione: "esprimo parere negativo in quanto le aree di cui ai mappali 428 e 90 ad oggi sono sottratte dalla disponibilità economica per espressa destinazione di zona disciplinata dal vigente PGT. Il loro utilizzo come area campeggio nello scorso mese di settembre 2013 è avvenuto, in via eccezionale, solo mediante il ricorso ad ordinanza sindacale contingibile ed urgente (sentita in proposito la Prefettura di Monza) e che, evidentemente, per sua natura non poteva prestarsi ad alcuna valutazione o parametrazione monetaria”.

Peccato che, evidentemente, la fattispecie non presentava alcun requisito di eccezionalità ed urgenza tale da giustificare l'emanazione dell'ordinanza da parte del Sindaco.

E questo, evidentemente, è il regalo di Natale che tutti i cittadini di Biassono stanno facendo, per il tramite delle Lega Nord, alla "indigente" Sias.

In conclusione, si preparino i cittadini biassonesi ad un ingorgo di scadenze e adempimenti fiscali, ivi compreso il pagamento, da parte dei proprietari di abitazioni principali, della quota di Imu superiore alla aliquota base fissata al quatto per mille.
Ci aveva già pensato la Lega Nord, infatti, ad innalzarla al 4,6 per mille.

Ma non erano quelli che dicevano che l'Imu era una rapina?


LpB

martedì 26 novembre 2013

L'ABITARE SOSTENIBILE



In concomitanza con la settimana UNESCO di educazione allo sviluppo sostenibile Lista per Biassono ti invita a partecipare alla seguente serata dal tema: L’Abitare Sostenibile.

mercoledì 13 novembre 2013

TU CHIAMALE, SE VUOI...DISTRAZIONI/2

Venuti a conoscenza dell'ordinanza del Sindaco Piero Malegori attraverso cui si autorizzava Sias alla realizzazione di campeggio su aree di proprietà comunale che, nel frattempo, avevano mutato destinazione a seguito dell'approvazione del nuovo PGT, Lista per Biassono ne aveva chiesto conto con un'apposita interrogazione: (vds. post precedente).

In data 25 ottobre abbiamo ricevuto una risposta scritta che lascia oltremodo perplessi: (vds. post precedente alla fine).

E' di tutta evidenza che i punti a), b), c), d) ed e) dell'interrogazione non abbiano ricevuto puntuale risposta.

Viene confermato il sospetto che l'ordinanza sindacale sia stata diramata sulla scorta della consapevolezza di "possibili e potenziali pericoli", piuttosto che sull'accertamento di concrete minacce per la pubblica incolumità, come invece la norma prescrive.

Resta inspiegabile, soprattutto, l'inerzia dell'Amministrazione Comunale (molto meno quella di Sias).

Un solo punto della risposta ci vede pienamente concordi, ed è quello che richiama il disposto di legge: "le ordinanze contingibili ed urgenti.....possono essere adottate dal Sindaco ......quando si tratti di affrontare situazioni di carattere eccezionale e impreviste, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall'ordinamento giuridico".

Nel caso che ci riguarda, tuttavia, due dati erano certi: 

a) la Convenzione, dal 30.01.2013, non era più rinnovata né rinnovabile; 
b) il giorno 8 settembre 2013 si doveva disputare il Gran Premio di Formula Uno.

Nessun evento straordinario, eccezionale ed imprevedibile è intervenuto.

Ma allora, se così è, perché il Comune di Biassono non è stato in grado di affrontare la materia mediante l'adozione di atti amministrativi ordinari?

Prendiamo atto che il Sindaco ha derogato alle norme ed alle previsioni del PGT che lui stesso, solo pochi mesi prima, aveva fatto approvare dalla sua sola maggioranza.

C'è un'altra questione su cui vorremmo appuntare l'attenzione, ed è quella relativa ai canoni.

Con deliberazione n.103 del 03.09.2013 la Giunta ha adottato un "atto di convenzione tra il Comune di Biassono e la Società Autodromo Nazionale Monza Sias per l'utilizzo esclusivo dei parcheggi esistenti in località Via Parco in occasione del Gran Premio di Formula Uno edizione 2013".

Le aree oggetto della suddetta deliberazione sono così individuate:

- foglio 8 mappale 273 (parte) mq. 1.530 (via Parco, vicinale Sciavattera)
- foglio 7 mappale 955 mq. 4.480 (via Parco, presso Centro Sportivo lato est)
- foglio 7 mappali 670, 322, 321, 320,374, 587, 319, 588, 318, 317, 662 mq. 2.364 (via Parco)
- foglio 7 mappale 275 (parte) mq. 2.235 (via Parco, presso Centro Sportivo lato sud).

Il tutto per una superficie totale di mq. 10.609.Ed un introito per le casse comunali di euro 30.000 (di cui euro 5.000 in contanti ed euro 25.000 mediante fornitura di non meglio precisato arredo urbano).

La domanda che ponevamo, ed alla quale attendiamo ancora risposta era semplice e diretta:

se per l'utilizzo esclusivo dei parcheggi su di una superficie di 10.609 mq. Sias sborserà al Comune l'equivalente di euro 30.000, quanto ha incamerato, od avrebbe dovuto incamerare, l'Amministrazione Comunale dall'allestimento a campeggio dell'area comunale contraddistinta dal foglio 7, mappale 428, avente superficie di mq. 46.110?

Oppure anche questa, come suole vantarsi qualche assessore, è stata un'operazione a costo zero?

Costo zero per Sias, ovviamente, non per i cittadini di Biassono.


Felice Meregalli

venerdì 8 novembre 2013

TU CHIAMALE, SE VUOI...DISTRAZIONI/1

1) Accade nel nostro Comune che, a giugno 2012, Lista per Biassono presenti in Consiglio una proposta per l'adozione di un Regolamento che definisca puntualmente ambiti e limiti di utilizzo di Villa Monguzzi.

Proposta giustificata dal fatto che, a distanza di quasi due anni dall'inaugurazione del Centro, le attività in sede erano ancora regolamentate a titolo provvisorio e secondo la più ampia ed insindacabile discrezionalità della Giunta.

Accade che la proposta di Lista per Biassono venga bocciata dalla maggioranza leghista e che il Sindaco, in sede di discussione, affermi testualmente: "a questa materia stiamo già mettendo mano noi e la porteremo in Consiglio a tempo debito".

Accade, ora, che l'utilizzo del Centro Diurno sia disciplinato da un Regolamento (discusso non si sa con chi) elaborato dall'Associazione Villa Monguzzi cui, nel frattempo, l'Amministrazione Comunale ha concesso la gestione della struttura pubblica.

Per la serie: come sottrarre al Consiglio Comunale le ultime residue competenze.

2) Succede nel nostro Comune che, a settembre 2012, Lista per Biassono proponga in Consiglio Comunale l'istituzione di un servizio Pedibus.
Succede che la proposta venga respinta dal momento che "ad un progetto analogo sta già lavorando la Giunta e l'elaborazione è in fase avanzata di realizzazione".
Succede che sono trascorsi 13 mesi ed il tutto resta ancora avvolto nel più fitto mistero.

Per la serie: non disturbate il manovratore.

3) Accade nel nostro Comune che, a giugno 2013, anche sulla scorta di stimoli e sollecitazioni provenienti da famiglie e genitori che, da subito, hanno incontrato il supporto di Lista per Biassono, il gruppo consiliare della Lega Nord promuova un'assemblea pubblica dal titolo: "Asilo Nido, quale futuro?".

Accade che, durante l'incontro, emergano precise indicazioni che il capogruppo leghista si impegna a portare all'attenzione della Giunta per poi riferirne alla cittadinanza.
Da allora tutto tace; un altro anno scolastico è iniziato ed il Comune di Biassono continuerà ad erogare centinaia di migliaia di fondi pubblici che sicuramente contribuiranno a ridurre la spesa per le rette di quelle famiglie i cui figli frequentano le scuole dell'infanzia private esistenti sul territorio, ma che, altrettanto sicuramente, denotano l'incapacità di risolvere un problema che da ormai troppi anni attanaglia le famiglie biassonesi.  

Per la serie: l'importante è sollevare polvere.

4) Succede nel nostro Comune che, lo scorso settembre, Lista per Biassono presenti due interrogazioni urgenti richiedendo la risposta scritta all'Amministrazione.
Amministrazione sempre pronta ed attenta a pretendere da Lista per Biassono il più ferreo e rigoroso rispetto di ogni possibile norma e codicillo.
La risposta scritta, a termini di Regolamento del Consiglio Comunale, avrebbe dovuto essere fornita, di norma, entro 10 giorni.

Succede che, a tutt'oggi, un'interrogazione langue ancora senza risposta, mentre all'altra è stata fornita, dopo oltre un mese, una risposta che merita trattazione a parte (vds. tu chiamale, se vuoi,......distrazioni /2).

Succede che entrambe le interrogazioni dovrebbero essere discusse nel primo Consiglio Comunale utile.

Succede che il Sindaco, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale, e gli altri zelanti funzionari si "dimentichino" di inserirle all'Ordine del Giorno.

Per la serie: due pesi e due misure.

Ovvero: come impedire a Lista per Biassono di esercitare il compito di controllo che i cittadini biassonesi gli hanno assegnato.

Accade.
Nel nostro Comune.


Felice Meregalli

martedì 5 novembre 2013

SE LE PAROLE VALGONO PIU' DEI REGOLAMENTI


Veniamo a sapere dalla stampa locale della nomina a “Delegato al Museo Civico” del Consigliere Giordano Colombo, capogruppo CDL.

E, a prescindere dalla correttezza di apprendere tali notizie dai giornali piuttosto che in occasione del primo Consiglio Comunale utile, i dubbi e le perplessità cominciano a venire a galla.

Da quelli più immediati e banali:

-      possibile che il gruppo di maggioranza Lega Nord non sia stato in grado di far emergere al proprio interno una figura altrettanto preparata?

-      come si potrà sentire l'Assessore competente per materia, esautorato di parte delle proprie deleghe a causa della “mancanza di rapporto diretto” col Museo?

A quelli più importanti e seri:

-      potrà il Consigliere Delegato (espressione di un gruppo di minoranza) partecipare alle riunioni di Giunta nelle quali si discutono temi attinenti al suo incarico?

-      e potrà pretendere, il Consigliere Delegato, la collaborazione della struttura comunale nell'espletamento del proprio incarico?

-      ed inoltre, la delega al singolo consigliere potrà far venire meno quella funzione “di controllo” sull'operato di Sindaco e Giunta che la legge e gli statuti assegnano al Consiglio Comunale nel suo complesso e ad ogni singolo consigliere?

Ma soprattutto:

-      poteva il sindaco Malegori assegnare tale tipo di delega?

La risposta non può che essere “NO” in quanto affinché il Sindaco possa assegnare deleghe ai consiglieri è necessario che ciò sia previsto dallo Statuto Comunale.
E pur avendolo letto e riletto, non vi è traccia di alcuna norma che consenta al Sindaco di Biassono di nominare Consiglieri Delegati.
Urge risposta.

Felice Meregalli

domenica 3 novembre 2013

UNO SCONTICINO DA 95MILA EURO PER SIAS!

La matematica non è esattamente il punto forte dell'amministrazione comunale leghista. Con tanto d'interrogazione ufficiale, depositata a settembre e finita chissà dove, abbiamo chiesto al Sindaco Piero Malegori di spiegare come mai la Sias (la società che gestisce l'autodromo di Monza) abbia pagato 30mila euro per l’uso dei parcheggi adiacenti al parco durante l'ultimo Gran Premio di F1, mentre nulla per l'uso dell'area destinata a campeggio. 

Eppure quest'ultima si estende per circa 46mila mq: non bricioline! E' quattro volte più grande di quella destinata ai parcheggi, che in totale ammonta a circa 11mila mq!

Se tanto mi da tanto, per quell’area Sias avrebbe dovuto pagare a Biassono circa 125 mila euro: e invece? Invece NIENTE!

Questo avevamo chiesto all'amministrazione leghista, ma nella risposta alla nostra interrogazione il Sindaco si è dimenticato di chiarire. Anzi, si è dimenticato pure di inserire la sua risposta all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale. Toh, che sbadatezze! 

A questo proposito ci torna in mente un famoso detto di Giulio Andreotti: "a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca!”.

Siamo sicuri che il Sindaco, nella fretta di rispondere, si sia dimenticato di parlare dell’area del campeggio e che presto darà le dovute spiegazioni; non solo a noi di Lista per Biassono, ma a tutti i nostri concittadini, che in questi momenti di crisi e con l’annunciato aumento delle tasse locali, vorrebbe sicuramente capire come siano ben gestiti i propri soldi. 

Fabrizio Baccenetti

INTERROGAZIONE DI LISTA PER BIASSONO
Sulle modalità di gestione dei rapporti con Sias

Premesso che dal febbraio 2001 una apposita Convenzione decennale regolamentava l'utilizzo e la gestione, da parte della società Sias, di diverse aree pubbliche da adibire a parcheggio in concomitanza con lo svolgimento di manifestazioni sportive all'interno dell'autodromo;

considerato che, tale Convenzione, scaduta il 2.9.2011, veniva prorogata, con un nuovo accordo, sino al 30.1.2013;

accertato che, a causa della modificata destinazione d'uso di alcune aree (per complessivi 46.110 mq) dovuta all'approvazione del nuovo PGT, il predetto accordo non è stato più rinnovato né poteva essere ulteriormente rinnovabile;

visto che, nonostante quanto sopra riportato, in data 28.8.2013, il Sindaco Malegori emanava l'ordinanza n.11 per consentire a Sias di procedere all'allestimento ed alla gestione del campeggio presso le aree di proprietà comunale identificate a parte dei mappali 428 e 90 delle mappe catastali, allo scopo "di fornire immediata adeguata ospitalità agli appassionati in occasione del G.P. di F.1";

giusto il disposto dell'art. 54 D.Lgs. 267/2000 ; 

Lista per Biassono chiede al Sindaco Malegori:

a) di specificare quali situazioni di carattere eccezionale, accidentale ed imprevedibile hanno giustificato l'emanazione dell'ordinanza oggetto della presente interrogazione.

b) di comunicare se l'accertamento della situazione di pericolo si è fondato su prove concrete, piuttosto che su mere e generiche presunzioni.

c) di precisare quale concreta minaccia per la pubblica incolumità dei cittadini biassonesi è stata sventata con l'adozione della suddetta ordinanza.

d) di chiarire le ragioni per le quali non è stato possibile regolamentare sotto il profilo amministrativo, ed utilizzando i normali mezzi approntati dall'ordinamento giuridico, una situazione che era nota quantomeno dal 30.1.2013, data di scadenza dell'accordo con Sias, non più rinnovabile.

e) di spiegare il motivo per cui Sias, ancorché a conoscenza dell'improrogabilità della convenzione in quanto parte firmataria dell'accordo stesso, abbia potuto contemplare all'interno della brochure ufficiale dell'edizione 2013 del G.P. di F.1. la previsione dell'area camping esterna "G.P. Village".

f) di comunicare se l'ordinanza, oltre a consentire di derogare e violare le norme previste dal vigente PGT, prevede anche un corrispettivo economico a favore del Comune di Biassono.

g) di comunicarne e determinarne la sua entità e congruità, alla luce anche della delibera di Giunta n. 103 del 3.9.2013 che, per l'utilizzo esclusivo dei parcheggi esistenti in via Parco, su una superficie di complessivi 10.609 mq., stimava equo un canone non inferiore ad euro 27.052,95.

Ai sensi dell'art. 31, comma 2, del Regolamento del Consiglio Comunale, alla presente interrogazione si chiede risposta scritta.


RISPOSTA DEL SINDACO ALL'INTERROGAZIONE DI LISTA PER BIASSONO





BIASSONO NON E' UN PAESE PER VECCHIE


A Biassono è tempo di potature selvagge. Si tagliano i fuochi d'artificio. Si tagliano i lavori ordinari. Si tagliano i fondi per le associazioni. Il bilancio comunale riflette ormai il taglio di capelli del nostro sindaco. E ora, ahimé, non resta che rattristarsi per le povere le donne biassonesi nate negli anni Venti!

Donne forti, che hanno attraversato la furia devastatrice di una guerra mondiale nel cuore della loro gioventù. Donne che hanno saputo affrontare la mancanza dei loro uomini, padri, fratelli o mariti che fossero, ma che ben presto hanno preso in mano la situazione dimostrando quel coraggio e quella forza d’animo che le donne sanno mettere in campo nei momenti più duri che la vita riserva. Furono quelle donne a provvedere ai vecchi, ai bambini e che, quando potevano, lavoravano, mentre la guerra bruciava enormi risorse e in casa mancava di tutto: indumenti, legna, carbone, cibo, sapone…

Quelle donne furono costrette a reggere la società. Vendevano e compravano roba, si dovettero prendere delle responsabilità; si trovarono a dover decidere, spesso in poche ore, cosa prendere con sé, come muoversi per fuggire e gestire i trasferimenti della famiglia da un posto a un altro. Nel giro di poco tempo acquisirono una grande coscienza di sé e grazie alla loro generosità, alla loro sensibilità umana, ma anche alla voglia che finisse quella guerra, sono scese in aiuto dell’esercito abbandonato, continuando ad assisteread aiutare.

La fame, le rinunce, i sacrifici sono continuati per anni, ma le nostre donne hanno saputo tener duro, senza arrendersi di fronte alle immense difficoltà che si sono trovate ad affrontare, all’improvviso e senza aiuto. Sono state loro a farsi carico del dramma enorme che una guerra provoca nella società civile. Lo hanno fatto con l’amore di cui le donne sono capaci, ma anche con astuzia, con intelligenza e tanta pazienza.

E oggi, nel 2013, quelle nostre donne biassonesi che hanno raggiunto il traguardo dei novant’anni, rischiano di vedersi negare, in nome del risparmio di risorse e della crisi, il semplice ma significativo omaggio di una rosa.
Qualcuno dei nostri lungimiranti amministratori lo ha pensato e, senza pudore, lo ha dichiarato pubblicamente. 

Sono sicura che le novantenni biassonesi sapranno sopravvivere brillantemente, e spero ancora a lungo, a questa ennesima prova di vita! 

Però un paio di domande mi vengono spontanee: ma quante saranno mai a Biassono queste donne che compiono novant’anni nel 2013? Pare siano proprio 90. Roba da far tracollare il bilancio! E soprattutto, da quale fioraio si forniscono gli amministratori perché l’acquisto di qualche rosa possa incidere così pesantemente sulle casse comunali?

Vittoria Sangiorgio

giovedì 24 ottobre 2013

MEA CULPA DELLA LEGA NORD?


EMERGENZA
Sotto il logo del Comune di Biassono e quello di Regione Lombardia campeggia un poco rassicurante annuncio:

il 25 ottobre 2013, presso la Sala Civica municipale si terrà
un' ASSEMBLEA CITTADINA D'EMERGENZA.

Evento straordinario ed eccezionale, per Biassono.

Assai di rado, infatti, i nostri attuali amministratori hanno ritenuto di dover utilizzare i pur previsti strumenti dell'informazione preventiva alla cittadinanza.
Poche volte, quindi, ed a cose praticamente fatte (Pedemontana e, forse, PGT).
L'annuncio anche per questo, come detto, inquieta.

Forse che il Sindaco voglia segnalare alla popolazione il pericolo per il possibile insorgere di epidemie?
Oppure stia pensando a misure di sostegno a chi si trova in condizioni di necessità e di emergenza?
Oppure ancora, e qui vengono a galla ricordi da vecchio cinefilo, “…....è crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!” (John Belushi alla fidanzata che lo minaccia con un fucile d'assalto M 16).

Vogliamo tranquillizzare i trepidanti cittadini biassonesi: nulla di tutto questo.

Trattasi solo di un'assemblea pubblica dal vago retrogusto di Lega Nord.
Che parte dall'iniziativa di alcuni sindaci che hanno deciso di fare fronte comune e chiedere a Roma la cancellazione definitiva del Patto di Stabilità.

Si articola in due fasi: 
1) convocazione di un'assemblea cittadina urgente;
2) presentazione, nel primo Consiglio Comunale utile, di un documento per chiedere a Roma di eliminare per sempre il Patto di Stabilità.

Iniziali promotori dell'iniziativa sono il sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, il sindaco di Merate, Andrea Robbiani ed il sindaco di Misano Gera d'Adda, Daisy Pirovano.

In quasi vent'anni di governo la Lega Nord non è riuscita a raggiungere alcun obiettivo: nell'immigrazione come nel federalismo, nella tutela dei “territori” come nella protezione dei loro prodotti e marchi, nella difesa delle loro economie.
Il ricco e florido Nord che gli elettori avevano consegnato alla Lega nel 1994 è diventato terra di disoccupazione e povertà senza che i leader padani sapessero fare nulla.
Ora cercano di rialzare la voce nel tentativo di riannodare col proprio elettorato quel filo interrotto da diamanti, spese folli e fallimenti politici.

Occorre il coraggio di dire la verità; e cioè che l'Europa intera sta traballando a causa delle politiche di austerità e che l'Italia si è impiccata all'albero non dell'Europa, ma di quella caricatura di essa che è fatta di irresponsabile ragioneria dei tecnocrati.
Ed allora per finanziare la cancellazione della rata dell'Imu anche per i ricchi, si può considerare normale tagliare ulteriormente il Welfare.

I tagli, travestiti da spending review, aggravano la condizione sociale dei cittadini, non colpiscono la corruzione e gli sprechi, ma solo i servizi, le tutele ed i diritti.
Non può essere questa la strada della ripresa.

E per i biassonesi una ulteriore vera emergenza si profila a breve all'orizzonte: quella dei già preannunciati aumenti delle tariffe e delle tasse comunali.

Felice Meregalli