Non aspettiamoci doni dalla giunta leghista. Questo Natale si prospetta salatissimo per le tasche dei biassonesi, ma come al solito la colpa è solo di "Roma ladrona". Tolti i proclami, restano però le cifre impietose: quelle che Lista per Biassono ha cercato di raccogliere nell'analisi qui di seguito e che invita a leggere con grande attenzione. Se la risposta alla crisi consiste solo nell'aumentare le tasse, per tutti e indistintamente, è davvero tempo di cambiare rotta.
Partiamo da un dato di fatto: la
situazione delle finanze degli Enti Locali è innegabilmente sempre più difficile.
Solo colpa dello Stato?
Più o meno. In
questi anni si sono venuti sommando i tagli decisi dai vari Governi, ma anche le
conseguenze della crisi edilizia e le conseguenti minori entrate per gli oneri
di urbanizzazione, nonché il rispetto del patto di stabilità interno. Mentre
scriviamo, Eurostat certifica che, in Italia, le persone “a rischio povertà o
esclusione sociale” balzano al 30% della popolazione. Il perdurare di una crisi
di cui ancora non si vede la fine, sta riversando sui Comuni richieste
crescenti di sostegno e tutela da parte dei propri cittadini.
E
l'amministrazione di Biassono cosa fa?
Dopo
aver svenduto la Farmacia Comunale nel 2010 e aver fatto cassa col diritto di
superficie e la vendita di alcune aree comunali nel 2011, la Giunta leghista di
Biassono non ha trovato di meglio che inasprire al massimo l'imposizione
tributaria locale.
E
per fortuna che, nella Relazione al Bilancio Preventivo 2013, avevano avuto
l'ardire di sostenere che “la soluzione principale per ridare ossigeno
all'economia passa necessariamente da una sempre auspicata riduzione del carico
fiscale diretto ed indiretto”.
Le
cifre sono più eloquenti di qualsiasi parola.
Mentre
servirebbero misure atte ad abbassare tasse e tariffe per le famiglie colpite
dalla crisi, la Lega Nord decide di compensare il taglio dei trasferimenti
dallo Stato e dalla Regione con un aumento generalizzato dell'Irpef fino al
tetto massimo dello 0,8% (con l'unica soglia di esenzione di euro 7.500).
Facendosi
beffe del principio di progressività sancito dall'articolo 53 della
Costituzione: “tutti i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche
in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato
a criteri di progressività”.
E
mentre strepitano a Biassono, in Parlamento hanno votato per togliere l'Imu
sulla prima casa anche ai ceti più abbienti, bruciando risorse che, più
proficuamente, potevano essere destinate alla spesa sociale.
Per
recuperare risorse e difendere i servizi pubblici bisognava cominciare, a
giudizio di Lista per Biassono, dalla riduzione degli sprechi e da una forte e
significativa battaglia contro l'evasione fiscale.
-
Abbattere o azzerare, quindi, i costi della politica, partendo dall'Indennità
di carica di Sindaco ed Assessori i quali, invece di vessare i cittadini,
dovrebbero per primi dare l'esempio.
-
Cancellare gli incarichi e le consulenze esterne, anche per valorizzare le
risorse interne di personale.
-
Utilizzare al meglio l'associazione tra diversi Comuni per l'uso delle
competenze e l'erogazione dei servizi.
Aumentare
le tasse è la scelta più facile ma, soprattutto oggi, la più sbagliata.
Uno
dei modi per affrontare la crisi è invece quello di far crescere il numero di contribuenti
che le tasse le pagano regolarmente e rendere più efficace la lotta
all'evasione.
Sconfortanti,
invece, i numeri dell'amministrazione leghista.
A
nulla sono valsi gli emendamenti proposti in materia da Lista per Biassono;
impossibile anche il solo prospettare un modesto, ma significativo, incremento
di tali entrate in quanto “lo schema di Bilancio illustra una quantificazione
delle attività di recupero evasione anni pregressi che, visto l'andamento delle
attività dell'Ufficio Tributi, non appare incrementabile” (sic). In sostanza, bilancio blindato e totale esautorazione dell'attività di controllo e intervento del consiglio comunale.
Singolare
l'andamento delle entrate relative alle sanzioni da violazione al Codice della
Strada che, storicamente, hanno sempre avuto un trend in crescita:
Biassonesi
più “disciplinati”?
Sospiro
di sollievo per gli utenti della strada?
Nulla
di tutto ciò.
Nelle
previsioni del Bilancio Pluriennale la Giunta già stima di incassare euro
312.000 nel 2014 e altrettanti nel 2015. Semplicemente quest’anno paga gli effetti della minor
organizzazione interna dovuta alla sostituzione del comandante Francesco
Falsetti.
Di
seguito, e senza la pretesa di esaustività, alcuni degli interventi da cui, per
Lista per Biassono, si potevano conseguire risparmi di spesa con la conseguenza
di alleviare la pressione fiscale:
E
questi, invece, alcuni degli interventi che sono stati colpiti dai tagli della
Giunta e che si sarebbero potuti rimpinguare attraverso la nuova entrata di cui
parleremo alla fine:
Commento
a parte merita la questione “Area GP Village”, della quale a più riprese
abbiamo avuto occasione di parlare.
Un
apposito emendamento di Lista per Biassono proponeva di incrementare il
capitolo di entrata “Canone di utilizzo aree proprietà comunale per
manifestazioni sportive” dai previsti euro 5.000 ad euro 122.580,50.
Applicando
infatti un valore di stima determinato in misura non inferiore a quello della
corrispondente tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, si sarebbe
dovuto, e potuto, incamerare alle casse comunali l'importo di euro 117.580,50.
E
con lo stesso, come detto, incrementare diversi capitoli di spesa falcidiati
dalla Giunta, o istituirne di nuovi (es: fondo anticrisi).
Questa
la testuale risposta dell'Amministrazione: "esprimo
parere negativo in quanto le aree di cui ai mappali 428 e 90 ad oggi sono
sottratte dalla disponibilità economica per espressa destinazione di zona
disciplinata dal vigente PGT. Il loro utilizzo come area campeggio nello scorso
mese di settembre 2013 è avvenuto, in via eccezionale, solo mediante il ricorso
ad ordinanza sindacale contingibile ed urgente (sentita in proposito la
Prefettura di Monza) e che, evidentemente, per sua natura non poteva prestarsi
ad alcuna valutazione o parametrazione monetaria”.
Peccato
che, evidentemente, la fattispecie non presentava alcun requisito di
eccezionalità ed urgenza tale da giustificare l'emanazione dell'ordinanza da
parte del Sindaco.
E
questo, evidentemente, è il regalo di Natale che tutti i cittadini di Biassono
stanno facendo, per il tramite delle Lega Nord, alla "indigente" Sias.
In
conclusione, si preparino i cittadini biassonesi ad un ingorgo di scadenze e adempimenti fiscali, ivi compreso il pagamento, da parte dei proprietari di
abitazioni principali, della quota di Imu superiore alla aliquota base fissata
al quatto per mille.
Ci
aveva già pensato la Lega Nord, infatti, ad innalzarla al 4,6 per mille.
Ma
non erano quelli che dicevano che l'Imu era una rapina?
LpB