Mentre la
nazionale di calcio italiana piegava la resistenza dei panzer tedeschi
suscitando l'incredulità e lo sgomento dei consiglieri leghisti che, tra i banchi, si scambiavano espressioni sconfortate, in
Consiglio Comunale è andata in scena la discussione sul Bilancio Preventivo, principale atto di
governo dal quale emergono le scelte politiche fondamentali
dell'Amministrazione per il futuro del nostro Comune.
Il Bilancio
di Previsione 2012 conferma e aggrava per il Comune di Biassono le difficoltà
già registrate negli anni precedenti, caratterizzate dalla riduzione dei
trasferimenti statali e regionali, nonché dai vincoli sempre più stringenti
imposti dal patto di stabilità.
Gli effetti
gravi e negativi della profonda crisi economica e occupazionale continuano a
interessare anche il nostro territorio, peggiorando le condizioni di vita di
tante famiglie biassonesi.
Si tratta di
una situazione che avrebbe richiesto risposte politiche ai tanti bisogni
emergenti, scelte di bilancio ispirate a criteri di equità e rigore, improntate
alla razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse, in una logica
redistributiva e riducendo le ricadute negative sulle categorie più deboli.
Siamo
consapevoli che non è certo facile fare un bilancio di questi tempi, dove la
riduzione dei trasferimenti e delle entrate produce inevitabilmente una contrazione della spesa, ma queste
risposte e questi provvedimenti non li abbiamo rinvenuti nel Bilancio approvato
giovedì scorso dal Consiglio Comunale.
Abbiamo
trovato, invece, la solita stangata per i contribuenti, composta da una serie
di svariati balzelli.
In
particolare,
IMU: 0,46% per abitazione principale e relative pertinenze e 0,81 %
per altri immobili.
Il tutto per
un gettito complessivo stimato in euro 3.120.000 euro.
Ed è
quantomeno singolare che la Lega Nord a livello nazionale gridi alla rapina e
promuova il “No Imu Day”, ed a Biassono, anziché cercare di sterilizzarne gli
effetti, incrementi addirittura le aliquote base.
ADDIZIONALE
IRPEF: dall'attuale indifferenziata aliquota dello
0,35% si passa, giustamente, ad un criterio di progressività, ma si tratta di
una progressività tutta in rialzo attraverso le seguenti aliquote:
0,45% per
redditi da 0 fino a 15.000 euro
0,50% per
redditi da oltre 15.000 fino a 28.000 euro
0,55% per
redditi da oltre 28.000 fino a 55.000 euro
0,60% per
redditi da oltre 55.000 fino a 75.000 euro
0,70% per
redditi oltre 75.000 euro
TARSU: aumento, identico per tutte le categorie di superficie, del 29%.
Queste tasse
comunali vanno ad aggiungersi a quelle già deliberate a livello Regionale quali
l'incremento dell'addizionale regionale irpef (della quale i lavoratori
dipendenti hanno potuto constatare l'entità già dalla busta paga di marzo), o
l'incremento dei ticket sulle prestazioni sanitarie.
Sulle
procedure, come sempre, è mancato un percorso per la redazione di un vero e
proprio Bilancio Sociale, importante ed utile strumento di trasparente
rendicontazione e di attenzione dell'Amministrazione nei confronti del
cittadino, che deve essere messo nella condizione di verificare, anno per anno,
gli interventi realizzati ed i risultati raggiunti durante lo svolgimento
dell'intero mandato amministrativo.
Nel corso
della discussione, Lista per Biassono è stata accusata, a più riprese, di voler
cercare “il pelo nell'uovo”.
Che, secondo
il dizionario della lingua italiana, significa “essere esageratamente pignoli e
fiscali”.
In realtà
Lista per Biassono, mantenendo fede al mandato che gli elettori biassonesi le
hanno conferito, non si è semplicemente limitata a considerare negativamente
questo bilancio ma, con lo spirito propositivo che la contraddistingue, ha
cercato, unico tra i gruppi consiliari, di fornire un contributo concreto
affinchè questo bilancio potesse essere migliorato nell'interesse esclusivo dei
cittadini.
E lo ha
fatto attraverso la presentazione di quattro
emendamenti.
- Con il primo di essi Lista per Biassono
chiedeva di riportare l'aliquota IMU per abitazione principale allo 0,40%
(rispetto allo 0,46% previsto dalla Lega Nord).
Le minori
entrate previste (173.000 euro) avrebbero potuto essere reperite mediante
l'incremento dell'aliquota IMU "altri immobili" allo 0,89% (+ 177.000
di gettito).
Si
intendeva, quindi, cercare di agevolare l'abitazione principale rispetto ad
altri immobili quali banche, studi privati od aziende.
- Attraverso
il secondo emendamento Lista per
Biassono proponeva una diversa modulazione delle aliquote dell'addizionale
irpef.
In
particolare si chiedeva:
a) di
esentare i redditi fino a 15.000 euro (tassati con lo 0,45% dalla Lega Nord)
b) di
abbassare allo 0,35% l'aliquota per i redditi oltre 15.000 e fino a 28.000 euro
(anch'essi tassati allo 0,45%)
c) di confermare
le aliquote dello 0,55%, dello 0,60% e dello 0,70% per i redditi
rispettivamente fino a 55.000 euro, fino a 75.000 euro ed oltre i 75.000 euro.
Tale
rimodulazione esclusivamente in termini di esenzione/riduzione di aliquote per
i redditi più bassi si rendeva possibile in quanto, sulla scorta dei dati
ufficiali più recenti pubblicati sul sito del Ministero dell'Economia e delle
Finanze (vds. tabella allegata) riferiti all'imponibile complessivo Irpef del
Comune di Biassono nell'anno 2010 suddiviso per classi di reddito, si sarebbe
comunque raggiunto un gettito pari ad euro 951.947 (rispetto ai 950.000
previsti dalla Amministrazione).
Con le
aliquote approvate dalla maggioranza leghista, invece, a nostro modo di vedere
il gettito complessivo dell'entrata addizionale irpef potrà in realtà ammontare
ad euro
1.109.115,
ben oltre, quindi, il gettito previsto.
- Con l'emendamento numero tre si stornavano
6.000 euro dai capitolo "incarichi professionali esterni" che, uniti
all'avanzo di euro 4.000 per maggiori entrate IMU consentivano di reperire
risorse adeguate per l'istituzione della prima Casa dell'Acqua a Biassono.
-
Il quarto emendamento, infine, è stato ritirato per ragioni tecniche (
le risorse dell'avanzo di amministrazione sarebbero state disponibili solo in
fase di assestamento di bilancio e non di bilancio preventivo).
Si chiedeva
di stornare 20.000 euro dell'avanzo da utilizzare per l'istituzione di un Fondo
Comunale di Solidarietà a sostegno dei soggetti e delle famiglie, residenti a
Biassono, in difficoltà perchè posti in Cassa Integrazione, in Mobilità o che
hanno perso il lavoro a causa della crisi economica.
E' una
battaglia di civiltà che già in precedenti Consigli Comunali Lista per Biassono
ha condotto per cercare, faticosamente, di sensibilizzare l'Amministrazione.
E' un
impegno che continueremo a portare avanti anche perchè l'asfittica previsione
della maggioranza (7.000 euro attraverso lo strumento dei voucher), ancorchè
rappresenti un piccolo passo in avanti rispetto il negare la crisi, non è
sufficiente a soddisfare i bisogni che si manifesteranno.
Tutti gli
emendamenti sono stati bocciati senza peraltro addurre circostanziate
motivazioni.
Riteniamo
comunque si siano creati i presupposti per verificare, soprattutto in relazione
all'applicazione IMU ed addizionale Irpef, la possibile attuazione di
interventi correttivi, prevedendo eventuali fasce di esenzione, riduzioni e/o
agevolazioni, intervenendo sui relativi Regolamenti una volta conosciuto
l'effettivo gettito delle imposte.
Per concludere,
evidenziamo anche la bocciatura del Regolamento, proposto da Lista per
Biassono, per l'utilizzo del Centro di Villa Monguzzi.
L'agibilità
dello stesso continuerà pertanto ad essere condizionata dall'insindacabile
parere della Giunta, "almeno fintanto che non saremo pronti con un nostro
Regolamento" (Sindaco).
Apertura e
disponibilità è stata invece manifestata attorno ad un'altra proposta di Lista
per Biassono, relativa ad un Regolamento che consenta le riprese audiovisive
del Consiglio Comunale.
Risponde a
un'esigenza di partecipazione e di trasparenza.
Attendiamo,
ora, che alle parole seguano i fatti.
Speravamo di
poterci confrontare con gli emendamenti e le proposte di altri gruppi
consiliari ma, per il momento, la speranza è stata vana.
Addirittura
CDL non pervenuto (entrambi i consiglieri erano assenti).
Lista
per Biassono
ORDINE DEL GIORNO DI LISTA PER
BIASSONO
Considerato che
a distanza di quasi due anni dall’inaugurazione del
centro ricreativo diurno Villa Monguzzi, le attività in sede sono ancora
regolamentate a titolo provvisorio e discrezionale
Tenuto conto che
alcune associazioni pubbliche e privati cittadini
hanno sollevato lamentele circa la parzialità del trattamento ricevuto in fase
di proposta e accordo per l’organizzazione di eventi in sede,
preso atto che,
al fine di garantire la massima trasparenza e oggettività
nella regolamentazione delle attività, così come nella definizione delle
finalità sociali,
occorre dotare la Villa di un documento che
definisca puntualmente ambiti e limiti del suo utilizzo,
Lista per Biassono chiede al Sindaco, all’assessore
alla Cultura e al Consiglio Comunale tutto di valutare la seguente bozza di
regolamento in allegato e, con eventuali integrazioni, di adottarlo come
documento ufficiale per garantire la massima oggettività e pubblicità
nell’offerta del servizio alla cittadinanza.
BOZZA REGOLAMENTO VILLA MONGUZZI
ART. 1
Villa Monguzzi ha lo scopo di accogliere le
manifestazioni organizzate dal
Comune o da questi autorizzate.
In questo ambito, sarà anche cura
dell'Amministrazione Comunale individuare all'interno della Villa idoneo spazio
che, anche a rotazione, possa ospitare le riunioni delle forze politiche,
consiliari, sociali ed associative biassonesi che ne facessero richiesta.
Villa Monguzzi può essere concessa in uso
principalmente per l'organizzazione di riunioni, attività culturali, sociali e
politiche.
Le attività sopra menzionate debbono essere
compatibili con i dettami costituzionali ed in ogni caso non devono contrastare
con il buon costume, la pubblica decenza e l'ordine pubblico.
ART. 3
Villa Monguzzi può essere concessa in uso, a
titolo gratuito, a:
-
società, enti ed associazioni
operanti a Biassono che intendano organizzare attività non aventi fini di lucro
e che siano regolarmente costituite con un proprio statuto
-
soggetti politici e sindacali che
abbiano una sede od un referente responsabile a Biassono
ART. 4
Villa Monguzzi può essere concessa in uso, a
titolo oneroso, a:
-
privati residenti a Biassono che
intendano organizzare attività non aventi fini di lucro
-
società, enti, associazioni e
privati non biassonesi che intendano organizzare attività non aventi fini di
lucro
-
società, enti, associazioni e
privati, sia biassonesi che non, per attività aventi fini di lucro
ART. 5
Per la concessione in uso di Villa Monguzzi,
i responsabili di società, enti, associazioni, soggetti politici e sindacali e
privati dovranno compilare il modulo di richiesta appositamente redatto
dall'Amministrazione Comunale. Tale modulo dovrà pervenire all'Ufficio
Protocollo del Comune almeno 10 giorni prima rispetto alla data d'uso
richiesta. L'Ufficio Cultura del Comune comunicherà ai richiedenti
l'assegnazione dei locali e la tariffa d'uso in vigore. Le tariffe d'uso
saranno determinate dal Consiglio Comunale con apposita delibera e dovranno
essere corrisposte antecedentemente alla data dell'evento.
ART. 6
In caso di più richieste per lo stesso
giorno, costituirà titolo preferenziale la data della presentazione del modulo
di richiesta all'Ufficio Protocollo del Comune.
ART. 7
Gli assegnatari sono responsabili del
comportamento e degli eventuali danni arrecati al locale ed ai suoi arredi da
parte del pubblico presente alle manifestazioni organizzate dagli stessi.
ART. 8
L'utilizzo di Villa Monguzzi è concesso, di
norma, sino alle ore 24,00.
I locali devono essere restituiti in ordine
così come vengono concessi.
ART. 9
E' facoltà dell' Amministrazione Comunale
revocare le concessioni per motivi di pubblica utilità o nel caso si ravvisino
gravi inadempienze rispetto agli impegni assunti.