La
delibera di Giunta n.81 dello scorso 7 luglio è destinata a passare agli annali
non solo, ed esclusivamente, per l'introduzione di un contributo economico in
caso di utilizzo di sale comunali in occasione di nozze civili, ma anche, e soprattutto,
perché spalanca le porte all'onerosità, pro futuro, di tutta una serie di
servizi resi dal pubblico.
Con
apposito Regolamento verranno infatti d'ora innanzi individuate prestazioni
“non rientranti tra i servizi pubblici essenziali” per le quali
l'Amministrazione Comunale richiederà un contributo economico all'utente.
Il
ricavato dalle consulenze o dai “servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari”
sarà destinato: a) alla totale copertura dei costi sostenuti dal Comune; b) il
50% dei ricavi netti, per incrementare le risorse per la contrattazione
decentrata del personale dipendente e dirigente del Comune; c) il restante 50%
dei ricavi netti, al miglioramento dei saldi di bilancio.
Al
momento il Regolamento appena varato contempla le seguenti tipologie di
prestazioni:
1) servizi di scorta a convogli eccezionali
transitanti sul territorio comunale
2) servizi di vigilanza aggiuntiva in
occasione di attività/eventi organizzati da terzi
3) servizi viabilistici aggiuntivi in
occasione di attività/eventi organizzati da terzi
4) celebrazioni di matrimoni civili presso le
sale comunali (200 euro + IVA per i residenti; 400 euro + IVA per i non
residenti. Fino ad ora la concessione della sala Civica per i matrimoni civili
era gratuita nel caso in cui uno dei nubendi fosse residente a Biassono)
5) servizi di consulenza
Trattasi
di un primo elenco; la possibilità di aggiornare lo stesso viene infatti
demandata alla Giunta, “che vi provvederà con proprio atto attenendosi ai
principi del presente Regolamento” .
Per
ogni singolo servizio viene determinato un contributo calcolato sulla
retribuzione oraria lorda del personale impiegato nella prestazione, aumentata
di una percentuale variabile tra il 30 ed il 50 per cento, nonché del costo di
ammortamento e manutenzione dei beni di proprietà comunale necessari per
l'esecuzione della prestazione.
Specifica
richiesta va inoltrata, di norma 30 giorni prima dell'iniziativa, al Capo
Settore responsabile del Servizio interessato.
Il
Comune, a suo insindacabile giudizio, può rifiutare l'erogazione della
prestazione; il pagamento del contributo deve essere versato anticipatamente.
A
rischio anche le feste o manifestazioni che beneficiano del patrocinio
dell'Amministrazione comunale: è infatti prevista la possibilità, per la
Giunta, di inserire di volta in volta nel dispositivo della deliberazione del
patrocinio, “la deroga, ovvero la considerazione che pur essendoci il
patrocinio del Comune di Biassono, il Terzo che organizza dovrà pagare le
tariffe per il servizio richiesto”.
Positiva
la previsione che “sono escluse le prestazioni a favore di persone fisiche o
giuridiche la cui attività e statuto, ove esistente, non si ispiri al rispetto
dei valori costituzionali” (articolo 4, comma 5 del Regolamento).
Ciò
dovrebbe scongiurare, se intendiamo bene, l'eventualità che l'Amministrazione
comunale possa un domani fornire prestazioni a movimenti ed associazioni che si
ispirano a principi quali il razzismo, il fascismo, la xenofobia,
l'irredentismo o la secessione.
Chiudiamo
con una precisazione ed una raccomandazione: la delibera in oggetto tocca
materie che concernono la distribuzione di compensi incentivanti ai dipendenti
ed agli incaricati di Posizione Organizzativa (anche in deroga, è detto, ai
tetti di retribuzione di risultato).
Si
rende pertanto indispensabile un confronto tra le parti sociali e l'immediata
apertura di un tavolo di trattativa sindacale.
Le
Amministrazioni passate ci avevano abituato ad atti unilaterali che poi
degeneravano in impugnazioni e contenziosi infiniti. Ad
oggi ci risulta che le organizzazioni sindacali dei dipendenti non sono state
neppure contattate; non vorremmo si corresse il rischio di ulteriori
procedimenti per comportamento antisindacale.
Che
non sarebbe la prima volta per una Giunta biassonese a guida Lega Nord.