Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

lunedì 30 ottobre 2017

INTERROGAZIONE DI LISTA PER BIASSONO - Rapporti fra Amministrazione Comunale e Protezione Civile

Sono anni che Lista per Biassono rimprovera, tra l'altro, alle giunte leghiste un amministrare improntato ad opacità ed assoluta mancanza di trasparenza.

Sono anni che ribadiamo che il Municipio, la casa comune di tutti i biassonesi, dovrebbe avere le pareti di cristallo.

Sono anni che sosteniamo che i nostri concittadini, anziché apprendere dagli organi di stampa, avrebbero il sacrosanto diritto di essere portati preventivamente a conoscenza di ogni criticità.

Sono anni, invece, che i biassonesi vedono il proprio Comune balzare periodicamente agli onori delle cronache per vicende non propriamente edificanti.

Su quanto accaduto in queste settimane, poi, l'imbarazzato silenzio dell'Amministrazione, oltre che assordante, ha dato la stura ad ogni tipo di illazione.

L'articolo 3 della Legge 100/2012 inquadra le competenze e le funzioni del volontario di Protezione Civile, cui sono attribuite le attività volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l'emergenza connessa agli eventi calamitosi.

Già la passata giunta Malegori aveva adibito, per anni, i volontari della locale Protezione Civile in mansioni non propriamente rientranti nelle loro funzioni istitutive. Ci riferiamo a quell'improprio servizio di pattugliamento notturno, sospeso definitivamente, citiamo testualmente le motivazioni addotte, "a fronte di un problema che potrebbe coinvolgere personalmente i volontari".

La giunta Casiraghi sembra muoversi in assoluta continuità coi predecessori, sia per quanto attiene alla poca trasparenza, sia per l'improprio utilizzo dei volontari.

Era buona prassi, finora, concedere temporaneamente aree comunali per la sosta di veicoli privati in occasione di grandi eventi, solo dopo l'adozione di apposita deliberazione della Giunta comunale (succede regolarmente per il GP di Formula Uno; è successo per la visita del Sommo Pontefice; è successo per l'I-Days e per altri eventi straordinari),

tutto ciò premesso,
Lista per Biassono chiede al Sindaco di riferire in ordine:

1) al numero ed alla data della Deliberazione della Giunta per la concessione temporanea di area comunale a favore della locale Protezione Civile per la sosta di veicoli privati in occasione degli Open di golf;

2) ai criteri ed agli indirizzi stabiliti in relazione alle somme e/o tariffe da applicare;

3) alla rendicontazione del ricavato (quali evidenze e/o documenti contabili?);

4) alla destinazione del ricavato;

5) all'ammontare dei contributi stanziati e/o già liquidati per l'anno corrente a favore della Protezione Civile di Biassono;

6) alla valutazione ed al giudizio definitivo di codesta Amministrazione sulla poco edificante vicenda;

7) agli eventuali provvedimenti assunti

martedì 24 ottobre 2017

LA BRIANZA DI NIK AL DI LA' DEL PONTE


Ecologia, punto e a capo. La cerimonia commemorativa di Roberto “Nik” Albanese, svoltasi sabato scorso a Sovico con un’ampia partecipazione biassonese, ha risvegliato fra gli intervenuti un’attenzione e una sensibilità verso l’ambiente ben lungi da quanto le nostre vite quotidiane siano solite dimostrare; ed è forse questa l’eredità più preziosa lasciataci dal grande ecologista e pacifista brianzolo, improvvisamente scomparso due anni fa. Un uomo di profondo senso etico e d’instancabile impegno civile: caratteristiche che insieme finiscono inevitabilmente per rendere “scomodi”, laddove la politica abdichi al compito di costruire una comunità partecipe, volta al proprio costante miglioramento. Roberto è stato un esempio di dedizione ai valori della convivenza attiva e responsabile, ragion per cui Lista per Biassono ha fortemente chiesto alle istituzioni un segno tangibile di memoria, concretizzatosi infine con l’intestazione di una targa e del ponte sul Lambro che collega Sovico a Triuggio. 

Alle amministrazioni comunali di Biassono, Sovico e al Parco Valle Lambro vanno dunque i ringraziamenti per aver adempiuto questo piccolo grande gesto, ma come hanno evidenziato anche i parenti e gli amici più stretti di Nik, il nostro impegno non può fermarsi qui. I documenti e i progetti lasciatici in eredità sono moltissimi, così come ancor più urgente la necessità di formare nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio. Se Sovico ha già dichiarato, attraverso il sindaco Alfredo Colombo, di volersi attivare per la realizzazione di un Roseto della Pace anche fra i propri confini, sarebbe di grande utilità che la stessa iniziativa venisse perseguita a Biassono, rafforzando il percorso eco-educativo avviato a Monza: la creazione di uno spazio dove natura e cultura concorrono a preservare il ricordo delle vittime dei bombardamenti della Prima Guerra Mondiale, sotto i quali morì pure una cittadina biassonese, permettendo agli studenti e agli artisti locali di esprimere il proprio talento creativo. 

Ma non sarebbe che uno dei tanti compiti lasciatici in consegna: la mole dei dati, delle ricerche e dei progetti oggi ordinati dalla famiglia di Nik meriterebbe che il 21 ottobre, giornata d’inaugurazione della targa, si trasformasse ogni anno in un’occasione di convegno pubblico per alimentare sul nostro territorio l’educazione ambientale e alla pace. Proprio l’emergenza di questi giorni, durante i quali la Pianura Padana è stata avvolta da una pericolosa coltre di smog, rende improrogabile l’adozione di un nuovo modello di coesistenza. L’inarrestabile consumo di suolo in Brianza, con le sue nefaste conseguenze in termini di perdita d’identità, di biofilia e di benessere psico-fisico per gli abitanti locali, va affrontato sviluppando una coerente consapevolezza ecologica: non fatta di parole o buoni propositi, ma di pratiche di vita sostenibili, di mobilità leggera, di edilizia verde, di ricostruzione del paesaggio. 

Mentre Milano, avvelenato dal suo stesso sviluppo, ha firmato un accordo con altre 11 metropoli per arrivare all’obiettivo di produrre zero emissioni inquinanti entro il 2030 (in linea con i 17 obiettivi  dell’Agenda2030 dell’Onu), quale risposta sono oggi in grado di mettere in campo le nostre amministrazioni comunali? Quali sono i provvedimenti per rendere più verdi, sane e vivibili le nostre comunità? Quali i progetti di lungo termine, gli studi sulla salute del territorio, la consapevolezza dei nostri cittadini? La Brianza, che ancora si definisce “verde Brianza” benché ogni domenica mattina non veda l’ora di fuggire verso aree naturali più vivibili, non è più un’isola felice. Anzi, ancor più di altri territori, ha la responsabilità di trovare vie di sviluppo armoniche fra la sua capacità produttiva, la preservazione della propria identità, l’apertura alle sfide globali. Ha il dovere di guardare il mondo con uno sguardo ampio e lungimirante, lo stesso che Roberto Albanese ha saputo donarle in tanti anni d’instancabile impegno.

Rimbocchiamoci dunque le maniche: il lavoro è solo cominciato e, ogni volta che ci troveremo a passare di fronte alla targa o sul ponte di Nik, portiamo con noi quelle parole che lì avremmo dovuto scolpire: “Rallenta la tua corsa, oh Lambro; indugia ancora un poco, sotto questo ponte. Porta il nome di chi in realtà ha portato te nel cuore, per la vita intera: ricordi? Ricordi quell’uomo che di te scrisse libri e per te perorò cause? Che senza indugio ti difese, quando le tue acque si tinsero di nero petrolio? Che tante generazioni di brianzoli educò al tuo rispetto e per te solo fondò il Parco Valle Lambro? Fu pioniere d’ecopacifismo in Italia e in Regione Lombardia consigliere dei Verdi alla prima ora. La sua voce risuonò persino nel Parlamento europeo ma, fra battaglie per l’ambiente e per la democrazia partecipata, sempre trovò eco ferma nell’Istituto Greenman. A Macherio nacque in una notte di stelle del 1950 e una fredda mattina del 2016 s’incamminò sopra l’arcobaleno, dopo aver inaugurato roseti di pace. Lo chiamavano Roberto Albanese. Ma lui è, e per tutti sarà, semplicemente Nik".   

venerdì 20 ottobre 2017

FISCALITA' BIASSONESE VS FISCALITA' LOMBARDA

E' scaduto in questi giorni il termine per il pagamento della prima rata TARI 2017, la tassa sui rifiuti.
Sono, quelli odierni, anche giorni che vedono impropriamente impegnata la nostra Amministrazione a sostenere un inutile e costoso Referendum per una maggiore autonomia di Regione Lombardia in materia, soprattutto, fiscale.
Nel nostro Comune, come si sa, Lista per Biassono da anni continua a denunciare con ostinazione la sempre più preoccupante crescita esponenziale di quelli che l'Amministrazione stessa definisce come "crediti di dubbia esigibilità".
Le nostre critiche, di recente, hanno anche ricevuto il conforto e l'autorevole avallo della Corte dei Conti che ha impietosamente messo in evidenza la criticità relativa alla lenta, od inesistente, riscossione dell'evasione tributaria.
Censure che stanno costringendo la Giunta a cercare, maldestramente, di porre rimedio.
A comprendere quale sia, ad oggi, lo stato dell'arte, aiutano due recenti Determinazioni.
La prima, la n.485 dell'11.10.2017, fotografa la situazione relativa al tributo TARI:
per il 2013 risultano irregolari 539 posizioni per un importo lordo di 178.881,40 euro;
per il 2014 risultano irregolari 649 posizioni per un importo lordo di 152.708,11 euro;
per il 2015 risultano irregolari 746 posizioni per un importo lordo di 187.093,30 euro.
In totale, per il triennio in esame, le posizioni irregolari sono 1.934, per un importo lordo pari ad euro 518.682,81 (comprensivo delle spese, ammontanti a 10.023,30 euro, per la notifica delle Raccomandate con ricevuta di ritorno che l'Amministrazione si accinge ad inviare a titolo di sollecito di pagamento).  
Nulla è dato sapere in ordine alle annualità precedenti, verosimilmente cancellate dal ruolo.
Con la seconda Determinazione, la n.480 del 09.10.2017, l'Amministrazione approva il ruolo coattivo per entrate derivanti da sanzioni pecuniarie in materia urbanistica.
Si tratta di quattro "articoli identificativi" per un importo complessivo di euro 374.667,70.
Tale approvazione consentirà alla Società Creset - Crediti Servizi e Tecnologie SpA, cui il Comune ha affidato il servizio di riscossione coattiva delle entrate comunali, di dare inizio alle relative procedure di emissione delle cartelle di pagamento.
E questo dopo che altre Giunte in continuità con l'attuale avevano adottato una linea morbida nei confronti di siffatte violazioni, anche mediante l'adozione di apposito Regolamento che prevedeva amplissima possibilità di rateazione del debito.
Giova ricordare che, in aggiunta alle materie oggetto delle suddette Deliberazioni, l'ultimo Bilancio Preventivo vedeva anche:
canoni da operatori di telefonia mobile, riscossi per il 75,64%;
fitti reali di fabbricati, riscossi per il 69,98%;
spese per immobili in affitto a terzi, riscosse per il 61,64%;
sanzioni per violazioni al Codice della Strada, riscosse per il 56,10%
Non particolarmente lusinghiere anche le percentuali di riscossione di TASI, IMU ed ICI anni precedenti.
Lista per Biassono continua a ritenere l'incapacità di riscuotere quanto di spettanza del Comune come uno degli indicatori per giudicare, negativamente, l'operato di una Giunta.
E questo, soprattutto in tempi di crisi prolungata e di penuria di risorse economiche come l'attuale. Perché una cosa è non disporre di entrate, e subire la crisi; altra cosa è, invece, il non essere in grado od il non volere riscuotere ciò che è proprio.
L'Amministrazione comunale che vorremmo deve saper garantire il rispetto delle regole nel pagamento di tributi e sanzioni, sapendo distinguere tra situazioni di morosità "incolpevole" o meno.
Le prime da seguire attraverso i Servizi Sociali o sperimentando anche forme innovative quali il baratto amministrativo; le altre, da perseguire.
Lista per Biassono ritiene inoltre che il Comune debba essere in grado di incassare autonomamente, senza regalare ai privati lucrose commissioni sotto forma di aggi.

Ma qualcuno in questi giorni cercherà di convincerci che i problemi sono altri e che sarà sufficiente votare a favore di un Referendum inutile per risolvere tutti i problemi della comunità biassonese.