Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 16 gennaio 2019

BIASSONO, RITORNO ALLA TERRA


A Biassono i semi piantati in consiglio comunale hanno tempi giurassici per dare frutti. Era un caldo agosto del 2014 quando, dopo ripetute richiese di cittadini e altrettanti solleciti inviti rivolti all’amministrazione, Lista per Biassono sottopose una mozione in Villa Verri per avviare un progetto di orti urbani in paese. L’esito, come prevedibile, non fu felice. Idea troppo impegnativa. Troppo costosa. Poco accattivante. Inutile dal punto di vista sociale ed economico…insomma, le solite giustificazioni sciorinate verso ogni nostra proposta. La giunta Malegori affossò il progetto con un voto bulgaro. 

Qualcosa, però, dev’essere cambiato nella Lega Nord. Venerdì 11 gennaio è stata infatti pubblicata sul sito del Comune una notizia che lascia quanto meno sperare: è stata avviata un'indagine preliminare che “ha lo scopo di stabilire indicativamente il numero di soggetti potenzialmente interessati all'iniziativa del Comune “Orti Urbani”. E' sufficiente compilare il modulo qui allegato e depositarlo nel contenitore presso l'atrio di ingresso del Municipio, negli orari di apertura, o inoltrarlo tramite posta elettronica a urc@biassono.org La partecipazione all'indagine è libera e non vincola né il Comune né il cittadino. In base alla risposta ricevuta l'Amministrazione comunale si riserva la facoltà di adottare un regolamento e indire un bando per le assegnazioni”. 

Abituati ad essere disillusi, i cittadini di Biassono potrebbero non cogliere questa nuova opportunità. Una risposta decisa potrebbe invece rappresentare un’importante svolta. La terra è da sempre un bene che fortifica i rapporti sociali, educa al rispetto ambientale, sollecita l’impegno civico, oltre ad avere indubbi effetti terapeutici. E' anche la risorsa più importante a partire dalla quale ripensare  l’organizzazione dell'odierno modello economico, come dimostrano lodevoli iniziative lanciate nel resto d’Italia, a partire dal bando “Terre Colte”. Torniamo alla terra, dunque. Torniamo a casa. Lo dobbiamo anche alle nostre donne, cui per secoli è stato rinfacciato l'ingeneroso detto "A Biasòn, bela la tera, ma brut i don".

sabato 12 gennaio 2019

ESAZIONE TRIBUTI LOCALI: la carica dei privati


Nel nostro post del 17 maggio 2017 (Evasione tributaria: l'Amministrazione corre ai ripari) eravamo stati, purtroppo, facili profeti nel paventare il timore di "essere alla vigilia dell'ennesimo caos nella già sofferente riscossione delle entrate locali".
A Biassono, evidentemente, per la Lega Nord non esistono le mezze misure; si passa da un estremo all'altro.
Dapprima, e per anni, un'Amministrazione costretta ad ammettere la propria incapacità a riscuotere il dovuto ed a vincolare una parte sempre più consistente dell'avanzo di Bilancio a titolo di misura compensativa della "difficile esigibilità di alcune entrate".
Poi, un'Amministrazione che, solo dal 2017 e solo dopo le censure e la diffida della Corte dei Conti in ordine all'estrema lentezza del sistema di riscossione dei tributi comunali, si decide a dare, citiamo testualmente dalla Relazione della Giunta che ha accompagnato il Bilancio Pluriennale 2018-2020, "... avvio ad una più completa attività di controllo volta al recupero dell'evasione che interesserà le tasse locali con particolare riferimento a Imu, Tasi e Tari".
Nella certezza, si poteva leggere più sotto, che "l'attività di accertamento tributario porterà al recupero di una notevole somma derivante dall'evasione".
Via libera, quindi, all'aggiudicazione dell'appalto per il "servizio di realizzazione di un modello organizzativo dati per la fiscalità partecipata e l'ottimizzazione dell'Ufficio Tributi".
Via libera ai privati, agli imprenditori della riscossione a caccia degli appalti dei Comuni che hanno deciso di abbandonare Equitalia (che peraltro a Biassono gestiva solo ed esclusivamente la riscossione delle contravvenzioni per violazione del Codice della Strada).
Quello di sparare su Equitalia è stata una disciplina molto diffusa; molto praticata anche dalla Lega Nord. Una disciplina di facile presa sulla collettività e che ha reso molto in termini di visibilità e consenso.
Senonché passare dal "mostro pubblico" Equitalia alla "riscossione dal volto umano" del Privato, non sempre significa automaticamente pagare meno e/o pagare il giusto.
E la vicenda di questi giorni dei 318 avvisi di accertamento Imu e dei 258 avvisi di accertamento Tares relativi alle annualità 2012-2013 lo sta proprio a dimostrare.
Aggio del 10-12% sulle somme effettivamente riscosse; fisso a pratica di 8-10 euro per ogni anagrafica gestita; spese postali a carico dell'Ente; spese di procedura esecutiva, anche di natura cautelare, addebitate al contribuente, sono, di norma, il tariffario pesante delle società che si incaricano di incassare le imposte locali.
Talvolta capita pure che l'aggio riconosciuto arrivi anche a superare il 30%!!
L'ultima variazione di Bilancio votata a dicembre dal Consiglio Comunale prevedeva, tra l'altro, un incremento in entrata di 135.000 euro per "Accertamenti tributari" (da 510.000 a 645.000 euro). Per converso, la voce spese prevedeva un aumento di 68.843,86 euro per "Aggio su accertamento tributi anno 2018" (da 0 a 68.843,86 euro). Inutili e senza risposta le richieste di chiarimento in ordine all'abnorme entità dell'aggio riconosciuto, formulate da Lista per Biassono all'Assessore competente.
Lista per Biassono continua a ritenere l'incapacità di riscuotere quanto di spettanza del Comune come uno degli indicatori per giudicare, negativamente, l'operato di una Giunta.
Lista per Biassono ritiene inoltre che il Comune debba essere in grado di riscuotere autonomamente, senza regalare ai privati lucrose commissioni sotto forma di aggi.
Il Comune che vorremmo dovrà saper garantire il rispetto delle regole nel pagamento di tributi e sanzioni, sapendo distinguere tra situazioni di "morosità incolpevole" o meno. Le prime da seguire attraverso i Servizi Sociali o sperimentando anche forme innovative quali il baratto amministrativo; le altre, da perseguire.
Altre forme di riscossione"creativa" non sono date.
Sacrosante, quindi, le richieste di spiegazione e chiarimento formulate dai contribuenti biassonesi, alle quali i nostri Amministratori debbono una immediata e circostanziata risposta.

mercoledì 9 gennaio 2019

BIASSONO NON E' UN COMUNE RIFIUTI FREE


Smaltire rifiuti non è sempre segno di buone pratiche ecologiche. Il caso di Biassono lo dimostra. Quello dei Comuni Ricicloni è ormai un appuntamento consolidato cui aderisce un numero sempre maggiore di Comuni, i quali vedono nell'iniziativa di Legambiente un importante momento di verifica degli sforzi compiuti per consolidare la raccolta differenziata e, più in generale, un sistema integrato di gestione dei propri rifiuti.
A partire dall'edizione 2016 l'accento è stato posto sui Comuni Rifiuti Free, ovvero quegli enti locali a bassa produzione di rifiuto indifferenziato destinato a smaltimento.
Per essere considerati Comuni Rifiuti Free occorre quindi raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata, ma anche, e soprattutto, conferire non più di 75kg/abitante/anno di rifiuto secco non riciclabile.
Ed è proprio a partire dal 2016 che il Comune di Biassono è sparito dai radar ed ha smesso di occupare i piani alti delle classifiche.
Nel 2018 in Lombardia sono stati 299 i Comuni Rifiuti Free ( erano stati 258 nel 2017)
Di questi, 16 sono quelli della provincia di Monza e Brianza:
Lesmo (8.550 ab.) 32,4 kg/ab./anno
Usmate Velate (10.293 ab.) 34,2
Caponago (5.213 ab.) 35,1
Sulbiate (4.283 ab.) 41,2
Camparada (2.055 ab.) 42,3
Mezzago (4.493 ab.) 42,7
Bernareggio (11.074 ab.) 42,7
Cavenago (7.350 ab.) 43,1
Ronco Briantino (3.502 ab.) 43,4
Bellusco (7.403 ab.) 47,4
Ornago (5.075 ab.) 50,2
Agrate Brianza (15.540 ab.) 58,7
Correzzana (3.025 ab.) 59,4
Seveso (23.456 ab.) 63,1
Roncello (4.701 ab.) 73,7
Carnate (7.327 ab.) 74,9
L'Amministrazione biassonese si è sempre vantata di essere ai primi posti tra i Comuni brianzoli in tema di raccolta differenziata, anche se i suoi cittadini, rispetto all'impegno profuso, non ne hanno mai ricavato reale beneficio in termini di riduzione delle tariffe.
Abbiamo a più riprese evidenziato l'inopportunità di fare redigere il Piano Finanziario annuale, nel quale vengono fissate tariffe ed obiettivi di gestione, a Gelsia Ambiente Srl, gestore stesso del servizio di raccolta rifiuti.
Piano Finanziario le cui previsioni, anno dopo anno, hanno sempre puntato al "mantenimento del valore di produzione dei rifiuti non riciclabili in linea con l'anno precedente" e non hanno mai contemplato l'avvio concreto di iniziative atte alla riduzione del rifiuto prodotto ed alla promozione di comportamenti corretti al fine di migliorare anche la qualità della raccolta differenziata.
Sulla scorta dei dati disponibili di Arpa Lombardia i rifiuti non differenziati/abitante/anno, a Biassono, sono passati dagli 85,6 kg del 2015, ai 90,3 kg del 2016, ai 95 kg del 2017.
Ben al di sopra, come si vede, della soglia virtuosa dei 75 kg/abitante/anno.
Stante l'inerzia dell'Amministrazione, temiamo che neppure la tanto auspicata introduzione della tariffazione  puntuale, con l'adozione di un sistema basato sulla quantità di rifiuto effettivamente prodotto, possa servire ad invertire la rotta.