E' vero: per schiodare le persone da casa oggi bisogna invitare George Clooney o Nicole Minetti.
Onestamente, però, mi aspettavo di più. Più partecipazione da parte dei genitori, ma anche e soprattutto degli insegnanti, che hanno disertato quasi in toto la serata.
Caspita, si parlava della demolizione di una scuola, di un edificio al servizio della comunità; a quanto pare, la cittadinanza era presa da altro (o...disinteressata, o peggio, indifferente).
Come spesso succede, quando vengono organizzati incontri con i cittadini, si guarda al massimo chi sono i promotori, e si partecipa solo se si condivide il colore politico. Almeno funzionava così sino a qualche anno fa. Ora neppure più quello. Destra, sinistra, centro, su o giù, stessa cosa: chi se ne frega!
Ecco, è questo che non capisco, il perché non siamo capaci di essere più obiettivi e di guardare oltre il nostro orticello. Se una cosa viene proposta per il bene della comunità, non ha importanza chi la propone e la promuove: occorre condividerla, proprio perché "noi" siamo la comunità. Non gli altri.
Forse sto sognando, ma non mi rassegno. I pigri apprezzino almeno una sintesi dell'incontro (risultato alla fine di vivo interesse!).
Dopo una breve introduzione al tema del capogruppo di Lista per Biassono, Alberto Caspani, è stata la volta dell'architetto Paolo Favole, ideatore della scuola: accanto al plastico della "sua" opera, ha innanzitutto evidenziato le ragioni di un progetto davvero innovativo, e aggiungerei coraggioso, per un piccolo paese com'era Biassono negli anni 70. In particolare si è soffermato su come, con uno studio accurato e mirato, oltre che con l'ausilio di pedagoghi, si sia raggiunto un livello di concezione degli spazi esterni ed interni in totale sintonia con l'ambiente circostante.
Hanno fatto seguito gli interventi dell'architetto Giorgio Beretta, che ha ben illustrato come recuperare la struttura per renderla anche una realtà "produttiva", nonché dell'insegnante Vittoria Sangiorgio, che ha portato la testimonianza della sua prima esperienza nella scuola. Acute, infine, le domande dei genitori presenti, tutti pronti ad abbracciare la causa della difesa dell'edificio.
Sono stata però delusa per la mancata partecipazione della controparte, che avrebbe sicuramente vivacizzato l'incontro, ma, soprattutto, avrebbe spiegato l'inspiegabile: le ragioni, se di ragioni si può davvero parlare in questo caso, che hanno portato alla drastica decisione di abbattere un edificio scolastico relativamente giovane (forse il primo caso in Italia?) e perché mai non sia stata effettuata in questi anni la cura del nostro patrimonio pubblico.
Vorresti saperne di più? E allora attivati, partecipa, non subire passivamente!
Monica Patuzzi
una mamma
COME RECUPERARE LA SCUOLA DI S. ANDREA?
QUALCHE
DATO PER UN CONFRONTO
(a cura dell'arch. Giorgio Beretta)
Scuola di Cepina - Valdidentro :
· Nei
3 mesi di chiusura estiva ultimati i lavori
· 1 ml
di Euro il costo della riqualificazione
· 200.000
Euro il costo per la sicurezza sismica
· 500.000
Euro altri costi tecnici necessari
· 1,7
ml di Euro il costo totale dell’intervento
· Risparmiati
60.000 lt gasolio/anno
· 150
Tn di emissioni di CO2 in meno
· 100.000
Euro/anno di risparmio energetico
· 13
anni ammortamento dei costi sostenuti
Scuola Biassono M. Luther.
King
Superficie
complessiva interessata dall’Ambito di Trasformazione 2 (5 aree)
pari
a 41.950
mq di cui:
·
via Locatelli E ( destinazione
servizi) = 16.200 mq+
·
via Locatelli AB(attività
economiche) = 12.200 mq+
·
via Mazzini C (resid.le ex
croce bianca) = 5.550 mq+
·
via M. L.King D (resid.le
ex scuola) = 8.000 mq=
Tot 41.950 mq
Circa 8 ml di euro il valore di aree e immobili pubblici ceduti dall’Amministrazione
di cui:
·
circa
3ml per l’area edificabile di M.L. King
(slp di residenza edificabile =
6.000 mq = 18.000 mc x 150 Euro/mc = 2.700.000,00 + pertinenze = euro 3.000.000,00);
·
Circa 2ml per l’area di via Mazzini (Croce
Bianca) (slp di residenza edificabile = 4.000 mq =
12.000 mc x 150 Euro/mc = 1.800.000 euro + pertinenze = Euro 2.000.000,00 cui va sommato 1.000.000,00 circa dell’immobile
esistente oggi sede della Croce Bianca e dei Servizi Comunali Socio-sanitari;
·
circa
2ml per le due aree di via Locatelli
(slp di attività economiche
edificabili = 9.500 mq = x 200 Euro/mq = 1.900.000,00 + pertinenze = euro 2.00.000,00; per un totale appunto di circa 8.000.000,00 di
euro = valore pubblico ceduto dalla PA in favore di operatori immobiliari (?)
in cambio di:
·
Circa 5ml di
euro il costo totale di costruzione del nuovo polo scolastico comprensivo del
costo dell’area di via Locatelli da acquisire (16.200mq x 80 euro/mq=1.300.000,00) e supponendo
di costruire le stesse quantità alienate (Scuole elementari di P.zza Italia +
elementari M.L. King per circa 2000 mq x 2000 euro/mq= 4.000.000
di euro) per un totale di circa 5.300.000 di valore max restituito alla collettività. Quindi
sarebbero almeno 2.700.000,00 di euro i soldi
che si regalerebbero alla “speculazione immobiliare” (8.000.000
- 5.300.000=2,7 ml)
ALTRO CHE
OPERAZIONE A COSTO ZERO!
Quanto costerebbe allora il recupero e la riqualificazione energetica
della vecchia scuola di via M.L.KING adottando lo standard “Passive House”,
utilizzato per il recupero della scuola di Cepina?
I
costi per un intervento di efficientamento energetico realizzato con gli standard
P.H (cioè con la totale autosufficienza energetica) non dovrebbero superare
circa 700 euro/mq per un totale stimabile approssimativamente
in 1,5 ml di euro ammortizzabili in meno di un decennio
e restituendo alla collettività un bene comune entrato nella memoria collettiva
e nella storia del nostro paese.
Per
non contare la conservazione di un patrimonio immobiliare considerevole che verrebbe
risparmiato dalla svendita, nonché la possibilità di destinare l’area di via
Locatelli alla localizzazione di Istituti Scolastici di livello Superiore (come
i licei e gli Istituti tecnico-professionali), in modo tale da non costringere
i nostri ragazzi al pendolarismo scolastico gravato per generazioni sugli
studenti biassonesi (basterebbe mettere a disposizione del Provveditorato
Scolastico l’area acquisibile al demanio anche con esproprio per pubblica
utilità).
Inoltre,
sarebbe meglio che le aree di via Locatelli, destinate a ospitare nuove attività
produttive, mantenessero l’originaria destinazione a standard (al servizio
degli insediamenti produttivi esistenti, come già destinati dal PRG, onde ospitare
servizi e infrastrutture d’interesse collettivo quali:
·
attività sportive e ricreative del dopolavoro e il benessere psico-fisico dei lavoratori,
·
Centro Servizi alle Imprese a
sostegno della loro competitività,
·
Attività di ristorazione
interaziendale ecc.
Progetti
sicuramente ambiziosi, ma non per questo da accantonare per far posto a nuovi
capannoni e per i quali, annualmente, vi sono Bandi Regionali di finanziamento
destinati ad accrescere l’attrattività
insediativa, la modernizzazione e l’infrastrutturazione di questi ambiti
produttivi.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!