Come sta il Comune di Biassono? Ecco un'analisi generale del Conto Consuntivo 2019, in discussione nell'ultimo consiglio comunale dello scorso 7 luglio.
ENTRATE TRIBUTARIE che passano da euro 5.149.039 (2016) ad euro 5.312.014 (2017), ad euro 6.022.672 (2018), agli attuali euro 5.776.445, con una diminuzione del 4,09%
Tra queste:
IMU: 1.250.000 (2015); 1.660.872 (2016); 1.600.000 (2017); 1.702.000 (2018); 1.600.000 (2019)
TASI: 1.815.000 (2015); 555.326 (2016); 610.000 (2017); 570.000 (2018); 570.000 (2019)
TARI: 1.2000.615 (2015); 1.221.067 (2016); 1.235.000 (2017); 1.345.884 (2018); 1.250.000 (2019)
ADDIZ. COM. IRPEF: 1.575.000 (2015); 1.615.000 (2016); 1.700.000 (2017); 1.710.000 (2018); 1.740.000 (2019)
I TRASFERIMENTI da Stato, Regione ed altri Enti passano da euro 4.304.279 (2016) ad euro 4.112.581 (2017); ad euro 4.859.699 (2018); agli attuali euro 5.533.949,20 (di questi, 4.147.758,01 vanno imputati all'Ufficio di Piano) .
Le ENTRATE EXTRATRIBUTARIE passano da euro 2.577.666 (2016), ad euro 1.692.204 (2017), ad euro 1.794.082 (2018), agli attuali euro 1.639.153 con una riduzione del 8,64%.
Queste le principali voci di entrata:
Sanzioni Codice Strada: 345.000 (2015); 249.821 (2016); 249.384 (2017); 450.000 (2018); 417.644 (2019 - 7,19%)
Concessioni cimiteriali: 118.912 (2015); 129.936 (2016); 110.956 (2017); 166.728 (2018); 161.467(2019 - 3,16%)
Proventi refezione scolastica: 7.000 (2015); 17.167 (2016); 8.166 (2017); 53 (2018); 30 (2019)
Proventi trasporti alunni: 48.003 (2015); 49.205 (2016); 51.589 (2017); 48.231 (2018); 40.534 (2019 - 15,96%)
Convenzione operatori telefonia mobile: 87.000 (2015); 113.005 (2016); 163.627 (2017); 90.344 (2018); 98.173 (2019 + 8,67%)
Fitti reali di fabbricati: 120.405 (2015); 105.350 (2016); 96.279 (2017); 92.088 (2018); 86.884 (2019 - 5,65%)
Recupero spese immobili in affitto: 60.680 (2015); 71.293 (2016); 83.228 (2017); 58.807 (2018); 60.287 (2019 + 2,52%)
Tra le ENTRATE PER ALIENAZIONE e TRASFERIMENTI DI CAPITALE:
Proventi concessioni edilizie urbane primarie: 200.535 (2015); 510.935 (2016); 283.478 (2017); 224.873 (2018); 95.709 (2019 - 57,44%) – segnale esaurimento consumo territorio
Proventi concessioni edilizie urbane secondarie: 96.797 (2015); 217.594 (2016); 134.660 (2017); 57.411 (2018); 43.621 (2019 - 24,02%)
Per quanto attiene alle SPESE, al netto delle somme relative all'Ufficio di Piano, quelle correnti aumentano del 6,58% passando da 7.974.720 (2018) agli attuali 8.215.599, ed hanno la seguente incidenza sul Bilancio:
spese istituzionali, generali e di gestione: sono pari al 32,83% di tutte le spese
ordine pubblico e sicurezza: sono pari al 4,50% di tutte le spese
istruzione e diritto allo studio: costituiscono il 10,71% di tutte le spese
tutela e valorizzazione dei beni e della attività culturali: rappresentano il 2,20%
politiche giovanili, sport e tempo libero: 1,36% di tutte le spese
turismo: 0,00%
assetto del territorio ed edilizia abitativa: 0,96% di tutte le spese
sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente: 20,98% di tutte le spese
trasporti e diritto alla mobilità: 7,49% di tutte le spese
soccorso civile: 0,11% di tutte le spese
diritti sociali, politiche sociali e famiglia: 18,55% di tutte le spese
sviluppo economico e competitività: 0,17% di tutte le spese
politiche per il lavoro e la formazione professionale: 0,06% di tutte le spese
energia e diversificazione delle fonti energetiche: 0%
relazioni con le altre autonomie territoriali e locali: 0%
Questo, invece, l'andamento delle spese per investimenti: da euro 882.825,28 (2015) ad euro 1.294.170,28 (2016) ad euro 134.398 (2017), ad euro 1.365.109,40 (2018), agli attuali euro 783.499,98. Tra le opere realizzate:
Completamento sistema informatico uff. comunali : euro 36.458
Acquisto attrezzature per la sicurezza pubblica: euro 31.600
Opere straordinarie Scuole: euro 87.480
Manutenzione straordinaria Palazzetto Sport: euro 24.041
Realizzazione loculi Cimitero: euro 259.999
Asfaltature stradali: euro 56.482
Messa in sicurezza strade comunali: euro 100.000
Installazione colonnine per controllo velocità: euro 17.324
Prolungamento Via delle Vigne: euro 22.715
Interventi efficientamento energetico: euro 89.705
L'esercizio 2019 si chiude con un avanzo complessivo di euro 5.473.441,13
Che risulta così suddiviso :
euro 1.052.771,08 avanzo libero non vincolato
euro 1.007.040.96 risorse vincolate
euro 3.413.629,09 risorse accantonate; di queste, euro 3.342.679,92 rappresentano il vincolo che l'Amministrazione ha posto all'utilizzo dell'Avanzo di Bilancio mediante l'accantonamento nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (che assommava ad euro 1.187.365,04 nel 2016, euro 2.315.307,75 nel 2017, ed euro 3.353.102,47 nel 2018).
E siamo, quindi, ai residui attivi di dubbia esigibilità che, giocoforza, non possono non attirare l'attenzione, e la denuncia, di ogni forza di opposizione che svolga con scrupolo e diligenza il compito di controllo che la cittadinanza gli ha affidato.
Una vera ed autentica "montagna" che le Amministrazioni leghiste succedutesi ininterrottamente dal 1996 ad oggi stanno cercando di "smontare" solo ed esclusivamente a partire dal 2017 e solo ed esclusivamente in conseguenza del noto provvedimento della Corte dei Conti.
Le cifre dei residui attivi non riscossi, tralasciando l'esercizio 2019:
Anni precedenti al 2015: euro 1.507.882,34
2015: euro 426.530,55
2016: euro 1.371.580,24
2017: euro 845.238,91
2018: euro 1.894.832,58
Complessivamente i Residui Attivi al 31.12.2019 ammontano ad euro 11.336.615,58 9.690.991,51 (erano 9.690.991,51 nel 2018 ed 8.091.108,26 nel 2017).
Somma che rimarrebbe pesantissima anche scorporando la Competenza 2019 (euro 5.290.550,96). Ci attesteremmo infatti sulla considerevole cifra assoluta di euro 6.046.064,10 (erano 3.543.075,14 nel 2016, 4.096.153,51 nel 2017 e 4.927.293,08 nel 2018).
La domanda che, a nome del biassonese medio, ci sentiamo di porre a chi ha amministrato sinora il nostro Comune può apparire semplice e banale: perché?
Perché si sono lasciati passare quasi vent'anni per "dare avvio" ad un'attività di accertamento? Perché si sono lasciate cadere nel vuoto le segnalazioni e le grida d'allarme che puntualmente Lista per Biassono sollevava? Perché ci si è mossi solo ed esclusivamente dopo la censura e la diffida della Corte dei Conti?
Non solo; come visto, l'evidenza dei Residui Attivi Mantenuti mette in rilievo che molti degli stessi, anche di lunga data, sono posti in capo a: Operatori della Telefonia Mobile, Compagnie di Assicurazione, Enti e Società per Azioni, Studi professionali, della cui insolvenza ci riesce impossibile capire le ragioni.
E come se non bastasse, a differenza dei privati cittadini, per questi soggetti inottemperanti, persone giuridiche che chiudono Bilanci floridi, non sono neppure previste more, penalità e/o sanzioni.
Anzi; gli si rinnovano le convenzioni in essere senza prendersi la briga di sanare le situazioni debitorie pregresse!
Qualche esempio concreto:
Esercizio 2012: la società Wind Tre SpA è debitrice di euro 3.403,44 oltre ad altri euro 4.638,21.
Non solo non si riesce a recuperare da una SpA tali somme, ma nel 2013, senza sanare il pregresso, si rinnovano le due convenzioni con la stessa Società che risulta ad oggi debitrice di altri euro 18.000 ed ulteriori euro 13.000.
Esercizio 2013: insolventi anche la società Telecom Italia SpA per 16.310,91 euro e la società Wind Telecomunicazioni per 3.947,71 euro.
Esercizio 2014: inspiegabili i 10.000 euro che la società Cierre liquidazione danni deve in virtù di un accordo transattivo. Ovvero: il Comune raggiunge una transazione verosimilmente rinunciando a parte del suo credito e poi non riesce ad incassare quanto convenuto e stipulato nero su bianco in un verbale di accordo?
Esercizio 2017: la società Monza Mobilità s.r.l. è debitrice delle somme di euro 7.620,00 oltre ad euro 3.247,25 per canone di concessione temporanea di aree comunali per parcheggi.
Perché gli è stata rinnovata la concessione per il 2018 senza che sia intervenuta una sanatoria del pregresso?
Non ci dilunghiamo, per carità di patria, sulle annose situazioni deficitarie relative ai canoni di gestione ed alle utenze del Centro Sportivo Comunale e di Villa Monguzzi (di recente definita un "fiore all'occhielllo"). Basta saper leggere i numeri; parlano da soli!
L'Amministrazione tiene a comunicare che, dal 2017, ha affidato la riscossione coattiva a "Società specializzata". Sappiamo anche, dalle evidenze contabili, che gli importi riscossi sono passati dai 45.025 euro del 2017 ai 622.165 del 2018, ai 551.278 del 2019.
L'impressione che se ne ricava è che comunque tale attività, oltre a costituire un business per le Società che la praticano, che si vedono riconoscere aggi anche superiori al 30%, non riesca ad incidere efficacemente sugli Esercizi di più vecchia data e vada comunque ad interessare quasi ed esclusivamente la fascia relativa al cosiddetto "contribuente medio", ovvero il privato cittadino.
Abbiamo più volte sostenuto, e lo ribadiamo, che per Lista per Biassono l'incapacità o la mancata volontà di riscuotere quanto di spettanza del Comune costituisce uno degli indicatori principali per giudicare l'operato dell'Amministrazione comunale. Tanto più in periodi di prolungata crisi economica come l'attuale.
Abbiamo altresì sostenuto che questa Giunta e questo Consiglio, per quanto di rispettiva competenza, avrebbero dovuto quanto prima essere nella condizione di distinguere nettamente le situazioni di cosiddetta "morosità incolpevole", dalle altre. Per le prime, sperimentare anche forme innovative quali un Regolamento sul baratto amministrativo; le seconde, da perseguire.
Ci fa piacere rilevare che all'interno dell'Ufficio di Piano, nell'ambito degli interventi volti al contenimento dell'emergenza abitativa e al mantenimento dell'alloggio in locazione, si stia ragionando in un'ottica di sostegno alle famiglie con morosità incolpevole.