Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

venerdì 27 settembre 2019

BIASSONO E' SMART!


La rivoluzione digitale è arrivata anche a Biassono. Forse un po’ in ritardo rispetto a quanto i cittadini di Milano già conoscono e sperimentano, ma in sorprendente anticipo sul territorio di provincia. In quest’ultima settimana, infatti, abbiamo compiuto decisi passi avanti per trasformarci in una “smart city”: una cittadina “intelligente”, nella quale servizi e risorse possano finalmente essere messi a sistema, grazie all’impiego delle tecnologie più avanzate. Il tema era stato più volte sollecitato in consiglio comunale da Lista per Biassono, venendo promosso anche attraverso mozioni mirate, senza ottenere però appoggio dalla maggioranza. 





Venerdì 20 settembre, in collaborazione con Brianza Innovation Retepiù e con un sorprendente invito ad accomodarsi nei giardini di Villa Verri, il sindaco Luciano Casiraghi ha invece proposto una serata di presentazione sui possibili sviluppi futuri di Biassono. Prendendo spunto da una battuta dell’esploratore Marco Polo ne “Le città invisibili” di Italo Calvino (“Di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”), il rappresentante di Retepiù ha evidenziato quali siano oggi gli ambiti indispensabili su cui intervenire per trasformare la nostra comunità in una “smart city”: i bisogni quotidiani, i rapporti fra cittadini e la pubblica amministrazione, così come la digitalizzazione delle imprese e degli operatori di servizio







Dal 2008, a livello globale, il numero di persone che vivono in città ha infatti superato il numero di quelli che vivono in ambienti rurali, spingendo a rimodulare la nostra idea di comunità. Una tendenza, fra l’altro, che non pare volersi stabilizzare: se oggi il 56% della popolazione mondiale risulta concentrata nei nuclei urbani, nel 2050 lo sarà per il 70%. Nel nostro Paese, questi valori appaiono ancor più allarmanti: il 76% degli italiani vive già in città, ma nel 2050 saranno l’80%





Siamo ormai di fronte alla sfida dell’overpopulation (del sovraffollamento urbano), che comporta conseguenze sempre più pesanti dal punto di vista dell’inquinamento ambientale (2.5 milioni di morti in Europa occidentale nel 2017 e 76mila in Italia), ma anche dell’innalzamento della temperatura terrestre: oltre il 35% di produzione di anidride carbonica, oggi, deriva dagli impianti elettrici e di riscaldamento, così come dai trasporti (32%). L’energia assorbita dalle città, poi, oscilla fra il 60 e l’80% del totale, con picchi massimi proprio nei Comuni più piccoli. Da qui l’esigenza di un cambio di politica anche per cittadine come Biassono, chiamate a fare rete con i paesi limitrofi per puntare a una sensibile riduzione dei consumi energetici, ma anche per contrastare più efficacemente i cambiamenti climatici. I passi che il nostro Comune è tenuto compiere riguardano innanzitutto la connessione delle infrastrutture attraverso sensori intelligenti, in virtù dei quali sarà possibile raccogliere dati utili per le applicazioni e le piattaforme digitali finalizzate a un miglior coordinamento dei servizi. I nostri stessi smartphone sono destinati a divenire parte integrante delle politiche di riorganizzazione territoriale, offrendo possibilità di interazione sul piano della sicurezza pubblica e privata, nei rapporti con le scuole, rispetto ai consumi energetici e alle risorse della mobilità, oltre che della gestione delle riserve idriche o dello smaltimento dei rifiuti. 





Qualche esempio? I parcheggi liberi potranno essere trovati semplicemente con un click sul proprio telefono, ma anche la disponibilità di un mezzo per spostarsi in modalità car-sharing. I semafori saranno velocizzati attraverso l’uso di sensori per rilevare l’effettivo livello di traffico, mentre la moltiplicazione delle colonnine di ricarica elettrica permetterà di muoversi con mezzi meno inquinanti, connettendosi con ulteriori dispositivi digitali. E’ poi al vaglio l’adozione di nuove piste ciclabili autoilluminanti per risparmiare sui consumi (Pavia sta letteramente facendo da “apripista”), al pari dell’impiego di materiali edilizi per l’assorbimento delle sostanze inquinanti volatili, mentre già a breve i lampioni delle strade pubbliche si accenderanno solo se rileveranno movimento effettivo. 







A Milano è stato poi lanciato un servizio che sta conquistando molte altre cittadine: la cosiddetta “logistica dell’ultimo miglio”, che prevede consegne in tempi rapidissimi grazie ad apparecchiature completamente automatizzate (Yape). Una presentazione ad ampio spettro delle nuove possibilità sarà tenuta il 10 ottobre in Villa Reale a Monza, ma Biassono mostra di essere già sulla buona strada: a breve, in piazza Italia, sarà installata la prima colonnina di ricarica per l’utilizzo di un’auto elettrica in condivisione fra amministrazione comunale e cittadini (dai quali potrà essere fruita il mercoledì e il venerdì pomeriggio, oltre che per tutto il sabato e la domenica). 







Un altro affascinante assaggio delle innovazioni in via di lancio sul nostro territorio è stato offerto mercoledì 25 settembre, nella sede di Palazzo Bossi: lo Studio ZetaPiù dei fratelli Zurawski, nuovo gestore dell’immobile attraverso il progetto Talent Yard, non solo ha trasformato la storica dimora in uno spazio di sperimentazione per l’uso di scenografici effetti luminosi, ma ha ospitato anche alcune delle imprese più innovative della nostra zona: fra le tante proposte basate sull’uso delle tecnologie digitali, l’adozione della realtà virtuale e aumentata per finalità ricreative e lavorative, ma anche nuove modalità di apprendimento e comunicazione segnica, con l’obiettivo di superare le disabilità nelle scuole, così come sul lavoro o nella vita quotidiana. E ancora, collaborazioni con creativi e artisti per sviluppare i propri talenti, nell’ottica di individuare nuove opportunità di business. 





Finalità perseguite anche dal quarto Talent Garden organizzato domani, sabato 28 settembre, dall’Associazione culturale Gaetano Osculati: le iniziative in programma in Villa Verri rappresentano da anni una delle più importanti piattaforme di lancio e visibilità per i giovani del nostro territorio. Ma se l’edizione 2019 darà spazio soprattutto alle arti, con esibizioni fotografiche, musicali e teatrali, un altro progetto dell’associazione coinvolgerà a breve la Camera del Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. Anche l’amministrazione si appresta a sviluppare nuovi servizi in convenzione con l’importante organo di rappresentanza delle imprese territoriali: durante l’ultimo consiglio comunale, è stata infatti approvata l’istituzione di uno sportello amministrativo che agevoli i rapporti diretti con la Camera del Commercio, avvantaggiandosi di una nuova piattaforma d’accesso e dei numerosi servizi digitali ad essa connessi. Sì, Biassono è davvero pronta a voltare pagina. Anzi, “a fare upgrade”. 



domenica 22 settembre 2019

Maltrattamenti animali, Biassono alla guida della mobilitazione in Brianza

L’amministrazione comunale di Biassono ha fatto della lotta alla sporcizia urbana, di origine canina o umana, un caposaldo del suo operato; proprio per questo, potrebbe oggi giocare un ruolo chiave nel risolvere la peggior problematica denunciata in Brianza, onorando al contempo una delle nostre concittadine più meritevoli. Marta Viganò, giovane dog trainer venuta a mancare nei giorni scorsi per un tragico incidente, non ha soltanto aiutato tante famiglie biassonesi a educare i propri animali di compagnia nelle manifestazioni organizzate in paese. Non si è limitata a sensibilizzare e offrire indicazioni preziose per dotare Biassono della sua prima area cani attrezzata in via Locatelli. Insieme ai suoi colleghi, aveva portato all’attenzione pubblica diversi casi riguardanti la tutela degli animali in Brianza e in Italia. 

Il più grave, oggi, rimane ancora quello che interessa la zona Cascinazza di Monza, le cui prime denunce risalgono addirittura al 1998. 

Cani, cavalli, conigli e ovini ridotti in condizioni “incompatibili con la loro natura” (per usare una perifrasi legale), all’interno di uno spazio di circa mille metri quadrati in via Rosmini 13, a Monza, dove i blitz delle forze dell’ordine avevano anche rilevato la presenza di un macello, nonché di un caseificio abusivo. 

L’operazione era stata condotta lo scorso gennaio, con conseguente denuncia in Procura. Peccato che, come più volte accaduto in passato, il caso sia rimasto sul tavolo, lasciando man forte agli abusi denunciati. Per arrivare a un’immediata risoluzione, sono stati lanciati nuovi appelli di sensibilizzazione sulla stampa locale, senza ottenere alcunché. 


Occorre perciò un intervento istituzionale, supportato da quante più firme possibili, affinché gli animali possano essere finalmente liberati e tutelati. Chiediamo al sindaco di Biassono, che tanta sensibilità ha dimostrato sino ad oggi verso queste tematiche di degrado urbano e civile, di sollecitare la Procura alla soluzione del caso. Al contempo, invitiamo tutti i concittadini ad avviare una nuova petizione di firme, scrivendo al sindaco di Biassono (borgomastro@biassono.org ) e all’Enpa di Monza (maltrattamenti@enpamonza.it), per evitare che il caso finisca impantanato nell’oblio burocratico e che maltrattamenti del tutto inaccettabili continuino ad essere perpetrati. Sarebbe certo il modo più efficace per onorare l’impegno di Marta nella protezione e nella cura degli animali, che tanti biassonesi e amici hanno voluto riconoscerle stringendosi in massa ai suoi funerali. Dall’altra, consapevoli della necessità di nuovi spazi pubblici per la cura dei nostri cani, chiediamo anche che il prossimo parco istituito a Biassono sia intitolato proprio a Marta Viganò, com’è giusto sia per tutti quei biassonesi che col proprio impegno pubblico hanno contribuito a migliorare la nostra comunità.

Copia e incolla questo messaggio alla tua email di mobilitazione:Chiedo che la Procura di Monza presso cui, nel mese di gennaio 2019, è stata depositata la denuncia per maltrattamenti sugli animali presenti in via Rosmini 13, a Monza, si pronunci ufficialmente sul caso, adottando provvedimenti definitivi di tutela dei diritti animali ed eco ambientali”.