Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 23 dicembre 2012

QUALE DIALOGO SENZA ASCOLTO?


Il 20 dicembre 2012 Biassono ha compiuto, suo malgrado, un altro grande passo verso la deriva culturale cui è inesorabilmente destinato da tempo.

E con il paese tutti i suoi cittadini che si sono visti, ancora una volta, sottrarre la libertà di scegliere cosa e chi andare a sentire in un luogo pubblico destinato, anche, alla cultura. Con un chiaro abuso di potere e in violazione persino delle norme comunali vigenti, il Sindaco Malegori, probabilmente atterrito all’idea che un musulmano prendesse la parola in sala civica, ha intenzionalmente precluso ai suoi concittadini la libertà e il privilegio di poter fruire della presenza di tre illustri rappresentanti del mondo culturale e religioso italiano. Personalità di rilievo internazionale che vengono abitualmente ospitati nei più prestigiosi ambiti culturali.

Evidentemente per il “Primo cittadino” di Biassono tutti i suoi concittadini non si meritano tanto o non sono ritenuti in grado di apprezzare temi simili, quindi prende lui la decisione per tutti. All’ultimo momento, con ridicoli e confutabili pretesti, chiude a chiave la sala civica e ne vieta l’uso agli organizzatori.

È questo che si meritano i biassonesi? Sono davvero soddisfatti del trattamento riservato loro?

Fortunatamente, per gli interessati al contenuto interreligioso e interculturale della proposta, la serata dedicata al libro “I love Mary” è stata accolta e ospitata dal Parroco Don Giuseppe Galbusera presso l’oratorio femminile, intitolato proprio a “Maria Immacolata”. E gliene siamo grati.

La profondità dei temi affrontati, la bellezza delle immagini di Maria di Nazareth, raccolte dal reporter Sergio Ramazzotti in tutto il mondo, e il confronto tra le competenze dei due relatori, Cuciniello dell’ISMU e Asfa Mahmoud, hanno offerto momenti di intensa riflessione riguardo l’importanza e la centralità del dialogo interreligioso tra i popoli, dialogo che tende al fine comune di promuovere pratiche di pace, solidarietà e rispetto tra soggetti di religioni, culture ed etnie diverse.

Ma quale dialogo è possibile senza ascolto?

Vittoria Sangiorgio

venerdì 21 dicembre 2012

IL SINDACO OMBRA O L'OMBRA DEL SINDACO?


Il funzionario al patrimonio del Comune di Biassono, decide di revocare l’uso della sala civica ad Alberto Caspani, consigliere comunale di Lista per Biassono,  dopo avergliela concessa nel lontano 12 novembre scorso.
La lettera di revoca la trovate cliccando qui: CLICCA QUI
Leggendo il regolamento comunale citato dal funzionario Pertile dott. Luigi, si trova che l’articolo 1 e l’articolo 5 descrivono che il Pertile Dott. Luigi non ha facoltà di rifiutare la sala ai consiglieri comunali; questa prerogativa è del sindaco, che può farlo solo sentiti i capi gruppo del consiglio comunale.

Qui di seguito il testo del regolamento che si trova sul sito del Comune di Biassono.

Art. 1

La Sala Civica è a disposizione dei seguenti Enti, Associazioni e privati, con la priorità qui indicata:

a) Amministrazione Comunale, Biblioteca civica e Istituti Scolastici di Biassono;
b) Partiti politici e Organizzazioni sindacali che abbiano sede o che siano rappresentati in Consiglio Comunale;
……..

Art. 5

In casi di motivata necessità il Sindaco può revocare autonomamente le autorizzazioni già concesse ai soggetti di cui ai paragrafi d) ed e) dell'art. 1 del presente regolamento. Per le revoche delle autorizzazioni ai soggetti di cui ai paragrafi a), b) e c) il Sindaco deve sentire preventivamente il parere dei capigruppo consiliari.
……

Non ci risulta, per ammissione dei capi gruppo di CDL e PD, che il sindaco abbia convocato o chiesto il parere degli stessi.

Delle due l’una: o il Pertile dott. Luigi è il vero sindaco (non eletto), oppure assume su di sé le prerogative del sindaco, lasciando poi il borgomastro Piero Malegori in una posizione alquanto scomoda, quella di chi vede un atto illecito e non solo non lo denuncia, ma anzi lo asseconda.

Non sappiamo bene come stiano le cose: se esistono dei regolamenti, fatti oltretutto dalle precedenti giunte leghiste e che vengono citati ad ogni piè sospinto dalla Lega Nord, al pari che dai solerti funzionari, al fine di rintuzzare le richieste delle opposizioni, e se questi stessi vengono poi disattesi o violati dagli stessi funzionari, vuol dire che a Biassono vige una pseudo-democrazia. Fuori dalle righe, potremmo tranquillamente definirla una dittatura della maggioranza.

Bell'esempio di ILLEGALITA’. 
     

mercoledì 19 dicembre 2012

STOP AL RAZZISMO DELLA LEGA NORD!



ATTENZIONE!

Diversamente da quanto comunicato in precedenza, l'iniziativa "Welcome Night" prevista per giovedì 20 dicembre alle ore 21, presso la sala civica di Villa Verri a Biassono, si trasferisce all'oratorio femminile in via Don Beretta, sempre a Biassono, alla stessa ora e nello stesso giorno. 

I motivi di tale spostamento sono contenuti nel comunicato che segue.

Lista per Biassono e l'Associazione culturale Gaetano Osculati ringraziano il parroco Don Giuseppe Galbusera per la gentile e tempestiva ospitalità offerta. 




































A tali pretestuose motivazioni, Lista per Biassono ha ulteriormente precisato le modalità di svolgimento della manifestazione, per bocca del suo capogruppo.







martedì 11 dicembre 2012

LO SGURBATT SENZA NOME


Da qualche giorno i componenti la Giunta Municipale, i Consiglieri Comunali e le Associazioni Biassonesi hanno ricevuto l'invito, dall'Ufficio Cultura, per presentare proprie candidature relative all'assegnazione dell'annuale riconoscimento "ul sgurbat d'or".

Benemerenza cittadina che, ai sensi dell'art. 1 del Regolamento, si prefigge lo scopo di "riconoscere i meriti dei cittadini che, con opere concrete, abbiano lavorato per un periodo significativo a favore della comunità con spirito di collaborazione, contribuendo al successo di iniziative promosse da tutte le Associazioni o dall'Amministrazione Comunale".

Premesso che contribuire al successo di iniziative promosse dall'Amministrazione Comunale non ci pare, di per sé, un titolo di merito, ci preme evidenziare quanto segue:

a) le candidature, a norma di Regolamento, possono essere presentate anche da singoli cittadini. Ma quanti biassonesi ne sono effettivamente a conoscenza? Quanti conoscono la scadenza entro la quale presentare le suddette candidature? Non ci consta, peraltro, sia mai stato predisposto alcuno specifico ambito, all'interno degli uffici comunali, ove poter lasciare la propria motivata segnalazione.

b) ne consegue: l'individuazione del soggetto da premiare è frutto di un'ampia scelta condivisa dall'intera comunità biassonese, oppure risultato di un "sondaggio interno tra gli addetti ai lavori"?

c) la designazione è di esclusivo appannaggio del Sindaco, sentito il parere della Giunta comunale. Non sarebbe forse meglio investire della tematica la neo costituita Commissione Cultura? Sarebbe, in questo modo, garantita una maggiore partecipazione e trasparenza. 

Felice Meregalli

REGALINO DI NATALE DA FORMIGONI&Co


Cifre impietose. Rispetto all'anno scorso sono aumentati del 7,13% i lavoratori lombardi che percepiscono un'indennità di mobilità, e del 28,08% quelli con indennità di disoccupazione.

Questi dati testimoniano come sia lontana l'uscita dalla crisi e di come in molte realtà la cassa integrazione non sia stata in grado di contenere il calo occupazionale, o di evitare la chiusura di tante realtà industriali, artigianali e commerciali.

Alla luce di ciò, molte Amministrazioni Comunali, anche quelle che hanno sempre teso a negare la crisi economica, hanno assunto provvedimenti volti a venire incontro ai cittadini colpiti dall'emergenza occupazionale.

La Giunta Regionale, invece, nella seduta del 25 ottobre aveva approvato una delibera che modificava, peggiorandoli, i requisiti per ottenere l'esenzione dai tickets sanitari per le categorie di lavoratori più colpiti dalla crisi: disoccupati, lavoratori in cassa integrazione o in mobilità.

Dal 1° novembre questi lavoratori ed i loro familiari, che finora avevano diritto all'esenzione dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica e per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, avrebbero potuto godere dell'esenzione esclusivamente se il loro reddito familiare risultava pari o inferiore a 20.000 euro.

Sull'onda delle proteste di sindacati e parti sociali il provvedimento è stato parzialmente modificato: in pratica sino al 31 dicembre rimane in essere il requisito precedente. Dal 1°gennaio 2013 lavoratori disoccupati, in cassa integrazione od in mobilità per ottenere l'esenzione dovranno possedere un reddito familiare di non oltre 27.000 euro.

Per l'ennesima volta Formigoni e la sua giunta (PDL e LEGA NORD), prima di finire una legislatura contrassegnata da scandali, inchieste, arresti, sino all'accusa più grave (voto di scambio e connivenza con la 'ndrangheta per un Assessore), hanno scelto di far pagare i costi di una gestione incongrua delle risorse pubbliche destinate alla sanità lombarda a chi è già in una situazione di difficoltà economica e di grave incertezza sulle proprie prospettive occupazionali.

E la Lega Nord? Promesse e proclami nelle piazze; accondiscendenza in Giunta e nel Consiglio Regionale.

Felice Meregalli

giovedì 6 dicembre 2012

AL SINDACO MANCA SOLO IL CAVALLO!




Ma qualcuno spiegherà mai, al nostro sindaco, che non abbiamo svenduto il cervello, con tutto quel che ne consegue, nell’avergli affidato l’ultimo mandato elettorale?

Gli abbiamo riconosciuto l’onere e l’onore di amministrare il Comune per cinque anni, che sono certo un tempo sufficiente per fare tante cose buone a favore di Biassono; ma se ci accorgiamo poi che qualcosa non torna, abbiamo quanto meno il diritto di rimettere in discussione qualche sua decisione, soprattutto se gli elettori la ritengono sbagliata.

A questo, in particolare, servono i referendum, che sono abrogativi oppure consultivi, come nel caso di Biassono: cancellano delle leggi e atti che l’elettorato ritiene sbagliati, proponendone di nuovi.

Potrebbe essere il caso dell’abbattimento della scuola di S. Andrea.
Invece lui, il sindaco, afferma: “ Un referendum sulla demolizione della Sant’Andrea? Neanche per idea”.
Più che da sindaco, pare proprio parli da “Padrone delle Ferriere”, o se preferisce da “Mastro di Borgo”.

Evidentemente crede che l’esser stato eletto gli abbia conferito il potere assoluto di decidere cosa si possa e non si possa fare: manco fosse il Luigi XIV della Brianza, “L’état, c’est moi!”.
Lui ha deciso che il referendum non si fa; neanche per idea! La legge sono Io!
Lui è di quelli che se si arrabbia, si riprende il pallone e se lo riporta a casa! Tiè!
La sua consapevolezza della democrazia sembra ferma ai tempi delle partitelle di calcio fra monelli.

D'altronde, con il regolamento che vige a Biassono in materia di referendum, il sindaco sa bene che indirne uno è praticamente impossibile; e questo, grazie alle precedenti giunte leghiste di cui ha fatto parte e che, non a caso, hanno fissato il numero di firme da raccogliere al 20% degli aventi diritto al voto.
Per fare un paragone, se a livello nazionale esistessero le stesse regole, al posto delle attuali 500.000, ci vorrebbero circa 8.000.000 di firme; sì, avete letto bene: 8 milioni di firme per indire un referendum, ben 16 volte di più!

Questa è la democrazia leghista cui siamo sottoposti.
Meditiamo. Già meditiamo: alzare la voce costa troppa fatica a Biassono.



F.B.