Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

giovedì 29 novembre 2018

GP Village, un vero affare!

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Il Comune di Biassono ha uno spiccato fiuto per gli affari. Lo dimostrano i soldi incamerati attraverso la base d'asta con cui, ogni anno, vengono concesse temporaneamente aree comunali a uso parcheggio e campeggio esclusivo, in occasione del Gran Premio di Formula 1La base d'asta, anche quest'anno, è rimasta ferma ad euro 20mila, con rialzo minimo di euro 1.000. Come al solito, è pervenuta un'unica domanda di partecipazione alla gara e, come al solito, la società Cooperativa Posteggiatori Riuniti Milanese Scrl si è aggiudicata la gara con un'offerta di euro 20.500 (!). 
Tanto? O troppo poco? Analizzando le cifre nel dettaglio, possiamo capire meglio l'effettivo valore delle aree concesseGiova infatti rilevare che, oltre alle aree suddette, a Biassono esistono altre aree pubbliche gestite a parcheggio (e non anche a campeggio) nei giorni della manifestazione sportiva.

Si tratta di quelle di: Via Trento e Trieste, angolo Via delle Industrie; Via degli Artigiani; Via Locatelli; Via De Gasperi; Via Europa; Via dell'Olmo, angolo Via dei Gelsi; Via Padania, escluso lato immobili residenziali; Via Friuli; Via Emilia; Via dei Gelsi.
Aree, queste, gestite tutte da Monza Mobilità Srl in virtù di specifica convenzione per la sola durata dell'evento, eventualmente estesa ad un giorno prima ed un giorno dopo, previo pagamento di un canone corrispondente al 25% degli introiti percepiti dalla vendita dei biglietti di parcheggio. 

Con Determinazione n.477 del 15.10.2018, il Settore Patrimonio ha accertato l'entrata del canone di concessione temporanea di tali aree sulla scorta del prospetto riepilogativo fornito dalla società Monza Mobilità.

Corrispettivo lordo venduto: euro 71.100
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Quota 25% competenza Comune di Biassono: euro 17.775 (!) 
Quasi quanto introitato dalla concessione delle aree del GP Village, più estese ed adibite non solo a parcheggio, ma anche a campeggio. E non solo per i giorni della manifestazione sportiva ma, come detto, per 5 giorni prima e 3 giorni dopo l'evento.
Sorgono spontanee almeno due domande:
Perché la concessione delle aree GP Village è effettuata A CORPO e NON A MISURA?
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Perché per lo stesso evento sportivo l'Amministrazione leghista adotta sul proprio territorio DUE DISTINTI E DIVERSI CRITERI DI CONCESSIONE? 

Il tema della valorizzazione delle aree di proprietà comunale da destinare a campeggio e parcheggio in occasione del Gran Premio di Formula Uno, infatti, è da sempre  al centro delle attenzioni di Lista per Biassono.
Facciamo dunque il punto sull'intera questione.
Dal 1° febbraio 2001, e per un decennio, la gestione di gran parte delle aree comunali da destinare a parcheggi e campeggio, in occasione di manifestazioni sportive, è stata disciplinata da apposita Convenzione che concedeva a Sias - la società che gestisce l'autodromo - il diritto di superficie "in totale autonomia di forma e di determinazione di tariffe di accesso" (in maniera esclusiva fino a 7 giorni precedenti e 5 giorni successivi a quello di gara).
Tale Convenzione, scaduta il 31 gennaio 2011, veniva prorogata da nuovo Accordo, a sua volta scaduto il 30 gennaio 2013. Accordo non più rinnovato, né rinnovabile, in conseguenza della modificata destinazione delle aree di proprietà comunale dovuta all'adozione del nuovo PGT.
Come venire incontro alle esigenze di Sias considerato che, da tale data, le richieste risultavano "urbanisticamente incompatibili" con le destinazioni di zona disciplinate dal Piano delle Regole del PGT?
Sopperisce la fantasia delle amministrazioni leghiste in termini di "finanza creativa".
Si parte (anno 2013) con un'Ordinanza contingibile ed urgente, per scongiurare "il rischio concreto di un danno grave ed imminente per l'incolumità pubblica e l'igiene".
Risultato: il Sindaco Piero Malegori ordina a Sias.....di procedere all'allestimento del campeggio su di un'area pubblica di mq.46.110. Ovviamente senza alcun introito per le casse comunali.
Alle veementi rimostranze di Lista per Biassono, questa la motivazione fornita dal Comune: "l'area è sottratta dalla disponibilità economica per espressa destinazione di zona disciplinata dal vigente PGT. L'utilizzo come area campeggio nello scorso settembre è avvenuto, in via eccezionale, solo mediante il ricorso ad ordinanza sindacale contingibile ed urgente e che, evidentemente, per sua natura non poteva prestarsi ad alcuna valutazione o parametrazione monetaria". (sic!).
Lista per Biassono sollevava con largo anticipo la questione della valorizzazione delle aree comunali anche in occasione dell'edizione 2014 del Gran Premio di Formula Uno.
Risposta: "è in predisposizione una strategia amministrativa più conforme alla normativa vigente e che prevede la sottoscrizione di un atto di concessione temporaneo ed eccezionale delle aree storicamente destinate a campeggio e a parcheggio".
Risultato: non cambiò nulla; l'eccezionalità e la temporaneità diventano la norma e le aree vengono cedute senza introiti anche per quell'anno.
Proteste di Lista per Biassono e risposta dell'Amministrazione: "l'area di  mq 46.110 è censita al Catasto terreni del Comune di Biassono come area agricola e per tale tipologia di bene disponibile non si possono applicare le regole di calcolo per aree definite suolo pubblico".
E' solamente a partire dal 2015 che, all'interno dell'Amministrazione leghista, si riesce ad insinuare il principio che l'utilizzo delle aree di proprietà comunale devono portare ad una remunerazione economica a favore dell'Ente.
Nel bando di gara per la concessione temporanea di aree comunali ad uso parcheggio e campeggio esclusivo (fino a 334 camper e fino a 1.336 utenti a vario titolo), in occasione dell'edizione 2015 del Gran Premio, viene fissata una base d'asta pari ad euro 30.000 con rialzo minimo di euro 1.000.
Si aggiudica la gara la società Cooperativa Posteggiatori Riuniti Milanese Scrl, con un'offerta di euro 35.000 per la concessione temporanea di mq.59.979: l'area del GP Village oltre a quelle di Via Parco (Centro Sportivo e vicinale della Sciavatera).
Per l'edizione 2016, invariata la superficie, la base d'asta viene fissata ad euro 35.000, con rialzo minimo di euro 1.000. Arriva una sola domanda di partecipazione alla gara, e la società Cooperativa Posteggiatori Riuniti Milanese Scrl si aggiudica la concessione temporanea (5 giorni prima e 3 giorni dopo l'evento sportivo) con un'offerta di euro 36.543.
Edizione 2017: scende lievemente la superficie delle aree comunali oggetto di concessione (da 59.979 a 57.337mq). Si riduce considerevolmente la base d'asta (da 35.000 a 20.000 euro). Perviene una sola domanda di partecipazione e la solita Società si aggiudica la gara con un'offerta di euro 21.050.
E siamo ai giorni nostri, edizione 2018, con i dati di cui si è detto in apertura. Tirando le somme, nonostante timidi tentativi di raddrizzare il problema, è evidente che Biassono non riesce a far fruttare adeguatamente le ricchezze di cui dispone.  
Crediamo ce ne sia abbastanza affinché il Consiglio Comunale regolamenti l'intera materia una volta per tutte!   


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venerdì 23 novembre 2018

Biassono GP, un salasso

Quando si parla di Gran Premio di Formula1, sulla bocca dei nostri amministratori suona sempre e solo lo stesso mantra: "è un evento che porta ricchezza a tutto il territorio". La smentita, però, viene dai conti presentati nella recente determinazione n. 540 del 9.11.2018Il Settore Patrimonio di Biassono ha infatti licenziato la rendicontazione finale dell'evento denominato "Biassono GP edizione 2018" che, da qualche anno, l'Amministrazione comunale promuove e organizza con risorse finanziarie proprie

Eccone il sunto:

ENTRATE 2018
le adesioni di sponsorizzazione finanziaria sono state 23, per un introito di euro 14.640,00.
10 sono state invece le adesioni al contributo forfettario di compartecipazione, per un'ulteriore entrata di euro 8.587,50.

SPESE 2018
Le spese complessive ammontano ad euro 40.166,94.
L'edizione 2018 dell'evento ha comportato pertanto un disavanzo pari ad euro -16.939,44.

Ed ecco, di seguito, le risultanze delle precedenti edizioni gestite dall'amministrazione Casiraghi.

ANNO 2017 (Determinazione n.499 del 18.10.2017)

ENTRATE: euro 29.780,00 così suddivise:

29 adesioni di sponsorizzazione finanziaria, per euro 7.320,00
9 adesioni di contributo forfettario di compartecipazione, per euro 6.600,00
7 sponsor ufficiali della manifestazione, per euro 15.860,00

SPESE complessive sostenute: euro 35.798,20.

L'edizione 2017 dell'evento ha comportato pertanto un disavanzo pari ad euro -6.018,20.

ANNO 2016 (Determinazione n.521 del 03.11.2016)

ENTRATE: euro 31.479,60 così suddivise:

35 adesioni di sponsorizzazione finanziaria, per euro 12.627,00
9 adesioni di contributo forfettario di compartecipazione, per euro 6.110,60
Contributo Regionale per euro 12.742,00

SPESE complessive sostenute: euro 45.613,19

L'edizione 2016 dell'evento ha comportato pertanto un disavanzo pari ad euro 14.133,59.

Non è tutto oro, evidentemente, quello che luccica.

mercoledì 14 novembre 2018

Piazza Italia: i parcheggi servono ancora?


Il parcheggio antistante la scuola elementare “Aldo Moro” appare sempre meno funzionale alle esigenze di Biassono. Per lunghe settimane, in qualsiasi periodo dell’anno, viene utilizzato per l’installazione di giostre, palchi, bancarelle o come pista da ghiaccio, trasformandosi in uno spazio ricreativo più che destinato alla sosta degli autoveicoli. Servizi che la cittadinanza mostra di gradire, vista la ricorrenza delle proposte d’uso alternative. Da quando è stato creato l’ampio e vicino parcheggio di Largo Pontida, l’area laterale di piazza Italia ha offerto soprattutto un comodo appoggio per chi frequenta Villa Verri o la chiesa parrocchiale, tenuto conto che i tempi di sosta dei genitori degli alunni della scuola “Aldo Moro” dipendono principalmente dai loro orari di entrata o uscita.

Un’abitudine comunque poco ecologica e sostenibile, perché le distanze interne di Biassono consentono senza alcuno sforzo gli spostamenti a piedi e, se l’amministrazione comunale tenesse fede alla volontà di istituire il servizio di Pedibus più volte chiesto da Lista per Biassono, permetterebbero anche di sviluppare un approccio alla vita comunale decisamente più salutare e aggregante. Per chi studia, così come per chi abita e vive in paese. Sono mutate inoltre le esigenze di spazio pubblico all’interno dei giardini municipali di Villa Verri: l’area giochi, originalmente installata per offrire uno spazio ricreativo occasionale, è diventata il principale polo d’attrazione per le famiglie con bimbi piccoli. 

Una trasformazione dettata non solo dalla centralità e facile accessibilità dell’area, ma anche dal fatto che sul resto del territorio comunale non sono state valorizzate adeguatamente altre soluzioni, senza dubbio più tranquille e meno esposte all’inquinamento prodotto dalle auto in continuo passaggio sulla Monza-Carate. Resta inoltre il grave problema di conciliazione dell’area gioco dei giardini municipali con la presenza di un edificio di carattere monumentale: Villa Verri, benché destinata a servizi amministrativi, è una villa di delizia settecentesca, tutelata dalla Soprintendenza ai Beni culturali e architettonici. 

Sul prato d’ingresso sono inoltre presenti antichi reperti di valore (basti pensare alla colonna romana, spogliata anni or sono del suo prezioso capitello da ladri mai perseguiti). Il complesso conserva un suo disegno prospettico e possiede piante botanicamente interessanti (per le quali LpB ha chiesto inutilmente una loro valorizzazione didattica), ma poco tutelate. Le strutture monumentali dei giardini, fra cui una statua e la fontana centrale, sono del tutto lasciate all’incuria. Al contrario, l’amministrazione comunale è spesso in lotta con cittadini che considerano i giardini uno spazio per le deiezioni dei propri animali a quattro zampe. L’immagine della Villa, spesso sfondo per servizi fotografici in occasione dei matrimoni civili ma anche palco per manifestazioni culturali di grande successo, è infine guastata da una serie di installazioni che poco hanno a che vedere con la sua storicità.

I tempi sono ormai maturi per una prendere una decisione radicale: i giardini di Villa Verri dovrebbero essere liberati da tutto quanto non compete con le funzioni storico-paesaggistiche del sito, trasferendo le attività complementari in una nuova area attrezzata in piazza Italia. I parcheggi a fronte del monumento dei caduti si prestano infatti per essere riadattati a spazio ricreativo, offrendo non solo giochi e panchine per le famiglie, ma anche strutture fisse per le sempre più ricorrenti manifestazioni pubbliche. Una scelta che permetterebbe fra l’altro di far risparmiare più soldi agli organizzatori delle iniziative, ma anche di offrire agli alunni della scuola “Aldo Moro” una nuova zona protetta utile per attività all’aperto. La trasformazione del parcheggio può essere portata avanti senza necessariamente alterare l’attuale viabilità, che sfrutta il passaggio laterale di via Matteotti per i flussi diretti a nord o a ovest della Monza-Carate. Il finanziamento dell’intervento può invece godere di fondi pubblici a disposizione per i plessi scolastici, visto l’integrazione della nuova area attrezzata alle attività didattiche. Siamo sicuri ne trarrebbero ulteriore giovamento anche le attività commerciali nelle immediate vicinanze. 

E’ tempo per la giunta e l’ufficio tecnico comunale di prendere atto che, a distanza di anni, persino un paese ultraconservatore come Biassono si trasforma. 


giovedì 8 novembre 2018

Mozione per l'istituzione del Bilancio di sostenibilità



In previsione del prossimo consiglio comunale e come primo atto ufficiale di allineamento di Lista per Biassono alle richieste formulate dall'Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, abbiamo presentato oggi in Comune la seguente mozione. Tempo di svoltare per Biassono.





MOZIONE DI LISTA PER BIASSONO
in merito all’ISTITUZIONE DEL BILANCIO COMUNALE DI SOSTENIBILITA’


Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile, definendo 17 Obiettivi da raggiungere entro il 2030: gli SDGs, Sustainable Development Goals nell’acronimo inglese. 

In sintesi, essi sono:

  1. Sconfiggere la povertà
  2. Sconfiggere la fame
  3. Salute e Benessere
  4. Istruzione di qualità
  5. Parità di genere
  6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
  7. Energia pulita e accessibile
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica
  9. Imprese, innovazione e infrastrutture
  10. Ridurre le disuguaglianza
  11. Città e comunità sostenibili
  12. Consumo e produzione responsabili
  13. Lotta contro il cambiamento climatico
  14. Vita sott’acqua
  15. Vita sulla terra
  16. Pace, giustizia e istituzioni solide
  17. Partnership per gli obiettivi

È stato un evento storico sotto diversi punti di vista, essendo stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Tutti i Paesi sono ora chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, definendo una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs e rendicontando i risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’Onu. 

L’attuazione dell’Agenda 2030 richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese alle amministrazioni pubbliche, dalla base civile alle istituzioni filantropiche, dalle università ai centri di ricerca, agli operatori dell’informazione e della cultura. Come evidenziato nella relazione annuale presentata il 4 ottobre scorso in Parlamento da ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (http://asvis.it), oltre al Governo italiano, sono dunque coinvolte anche le Regioni, le Province e i Comuni, benché a livello territoriale l’informazione e la sensibilità su questi temi risultino ancora scarse. 

Come dichiarato in occasione delle elezioni amministrative 2016 da Matteo Ricci, vicepresidente ANCI, “su tutte queste questioni, i sindaci chiedono da sempre di poter incidere con maggiore efficacia, anche perché chiamati a rispondere in prima battuta alle esigenze dei cittadini, nonostante alcuni di questi temi non siano sotto la loro piena responsabilità. Vorremmo perciò sensibilizzare fin da subito i sindaci affinché integrino il loro impegno locale con un impegno all’interno di ANCI per dare sempre maggiori strumenti a tutte le autonomie”.


Migliorare la qualità della vita e rendere le città sostenibili rappresenta quindi una vera sfida
per i sindaci ed è per questo che ANCI e ASviS chiedono un impegno formale,
un’adesione all’Agenda Globale 2030, per portare il Paese sul sentiero della sostenibilità e
quindi di inserire tra gli impegni amministrativi, in particolare, quelli indicati dall’Obiettivo 11 con i suoi dieci “sotto-obiettivi”, da realizzare attraverso azioni concrete da parte dell’Amministrazione Comunale. 

I sotto-obiettivi sono:

1. Accesso per tutti ad un alloggio e a servizi di base adeguati
2. Fornire trasporti sicuri e sostenibili
3. Urbanizzazione inclusiva e sostenibile
4. Salvaguardia del patrimonio culturale e naturale
5. Riduzione numero di persone colpite da calamità
6. Riduzione impatto ambientale pro capite delle città (aria e rifiuti)
7. Accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri e inclusivi
8. Rafforzamento dei rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane
9. Introduzione di piani integrati di inclusione e l'adattamento ai cambiamenti climatici
10. Sostegno ai paesi meno sviluppati nella costruzione di edifici sostenibili e resilienti

Proprio per rafforzare la consapevolezza su questi impegni fondamentali per la sopravvivenza della nostra società, per uno sviluppo equilibrato rispetto al pianeta e alle comunità che lo abitano, ma anche per contribuire a una maggiore responsabilizzazione e a un più ampio coinvolgimento del cittadino nella vita amministrativa,

Lista per Biassono impegna il Consiglio Comunale e l’amministrazione comunale tutta a:

  • perseguire, nelle modalità e nelle facoltà concesse ai Comuni, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu;

  • stilare ogni anno, in occasione del Bilancio di Previsione e del Bilancio Consuntivo, analoghi documenti di Bilancio sostenibile di Previsione e di Bilancio sostenibile Consuntivo, nei quali siano sinteticamente indicati i progetti da perseguire rispetto ai 17 obiettivi sostenibili e il loro livello di realizzazione effettiva su scala annuale o pluriennale, contribuendo in tal modo a dotare il Comune di un proprio Bilancio di Sostenibilità, nonché di uno strumento concreto di misurabilità e rendicontazione;

  • organizzare almeno un incontro pubblico all’anno che informi la cittadinanza sui risultati del percorso sostenibile intrapreso, permettendo di raccogliere eventuali contributi diretti dalla base civile e di coinvolgerla sul piano pubblico e privato nell’impegno amministrativo di sostenibilità;

  • promuovere l’informazione pubblica sui temi dell’Agenda 2030 e degli impegni assunti a livello comunale;

  • istituire un registro comunale di sostenibilità, all’interno del quale siano riportati i nomi dei cittadini  che, di volta in volta, partecipano alle iniziative pubbliche di sostenibilità organizzate dal Comune, prevedendo eventuali riconoscimenti, facilitazioni e/o benemerenze in funzione del numero delle partecipazioni, e/o delle azioni personali/associative realizzate a favore della comunità

lunedì 5 novembre 2018

Area feste a Biassono? Dietrofront della giunta


Ha tenuto banco, recentemente, la discussione attorno allo spostamento dell'Area Feste in Largo Pontida e zona limitrofa.
A prescindere da ogni considerazione in ordine alla bontà di tale scelta, stupisce il repentino dietrofront operato a riguardo dalla Giunta.
Dal 2017, infatti, il Piano Triennale Lavori Pubblici proposto e sostenuto dalla maggioranza, e parte integrante dei Bilanci di Previsione, ha sempre contemplato la "riqualificazione Area Feste Via degli Artigiani" per una previsione di spesa pari ad euro 200.000.
La Relazione accompagnatoria specificava trattarsi di "eliminazione della crescita di erbe infestanti sui bordi stradali mediante la scarifica dello strato bituminoso e risanamento in calcestruzzo, per successiva stesura del manto in asfalto".
Opera, e spesa, riproposta anche nel Bilancio Pluriennale 2018/2020; in particolare prevista in attuazione per l'esercizio 2019.
Sempre respinte le obiezioni di Lista per Biassono in relazione sia al costo che alla "priorità" dell'opera.
Con delibera n.130 del 13.09.2018 la Giunta effettua un'ardita retromarcia e comunica l'intendimento di individuare, ancorché in via sperimentale e transitoria, una nuova area da destinare alla collocazione delle attrazioni (luna park) che ogni anno vengono autorizzate in occasione dei festeggiamenti della Festa Patronale, "in quanto quella sita in Via degli Artigiani, lontana dal Centro cittadino, mal si presta ad un controllo di ordine pubblico, soprattutto in orario serale".

venerdì 2 novembre 2018

IDEE CONFUSE PER IL FUTURO DI BIASSONO


L'unico Consiglio Comunale sin qui svoltosi dopo la pausa estiva ha permesso d'inquadrare meglio alcune questioni che, periodicamente, arrivano alla discussione dell'organo consiliare biassonese.
Particolarmente surreale si è dimostrata la trattazione del tema "riqualificazione di Via Pessina".
Da una parte un Assessore, quello al Bilancio, che giustificava la richiesta di contributo statale per la messa in sicurezza del territorio attraverso l'adozione di uno specifico progetto per Via Pessina.
Dall'altra un collega di Giunta, l'Assessore ai Lavori Pubblici, che negava l'esistenza di un siffatto progetto sostenendo trattarsi esclusivamente del ripescaggio di un vecchio disegno e di un escamotage per consentire al Comune di accedere ai benefici di cui alla Legge 205/2017.
Se questo è il modo di procedere, appaiono un po' più chiare le ragioni per le quali, lo scorso anno, il Comune di Biassono si è classificato al 5.263° posto tra tutti i Comuni richiedenti.
La discussione, poi, sull'approvazione del Bilancio Consolidato ha visto Lista per Biassono porre tre semplici richieste di chiarimento: la prima sul capitale sociale di Brianzacque; la seconda sul "Fondo per Rischi ed Oneri", stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile (passa dai 363.673,14 euro del 2016 ai 931.157,62 del 31.12.2017); la terza sulla voce della Gestione Straordinaria "Sopravvenienze passive e insussistenze dell'attivo" (parliamo di ben 1.226.811,61  euro).
Apriti cielo! Tre innocue domande che hanno provocato l'interruzione prolungata dei lavori del Consiglio Comunale.
Con un Assessore al Bilancio che ha testualmente definito le richieste di chiarimento "troppo tecniche" per poter formulare delle risposte.
E con il Capo Settore Finanziario che, dopo adeguata riflessione, ha cercato, senza riuscirci, di fornire delle spiegazioni pertinenti.
Il convincimento che si trattasse di voci attive "cancellate" dal Bilancio, ne è uscito rafforzato.
In attesa dell'ennesimo condono governativo o, se si preferisce, "pace fiscale", e della relativa rottamazione di cartelle esattoriali, il Comune di Biassono si è evidentemente portato avanti con il lavoro smontando una buona parte dei residui attivi di dubbia esigibilità.