Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 29 giugno 2011

KULTURKAMPF

A Biassono è veramente difficile fare Cultura, o semplicemente cultura, con la c minuscola.
Mossi dall’obiettivo di vivacizzare il nostro paese, stiamo infatti organizzando alcuni eventi di valore pubblico, ma l’impresa risulta assai difficile.
Basti qualche esempio.
Il primo: una serata reportage dedicata a Gaetano Osculati. Forse non tutti gli abitanti di Biassono sanno che questo “oscuro” cittadino, loro conterraneo in quanto nato a San Giorgio nel 1808, è stato un esploratore, cartografo e botanico famoso, nonché conoscitore ed esploratore delle Americhe. Fu il primo italiano ad attraversare tutta l’Amazzonia e per questo venne sopranominato il Marco Polo del Brasile. A Biassono non esiste neanche una piccola targa che ricordi l’illustre personaggio.
Per questo motivo Biassono in Progress intende organizzare una serata in suo ricordo, proiettando foto dell’Amazzonia e ricordando le gesta eroiche dell’esploratore brianzolo.
Il secondo: una serata reportage sulla Patagonia. Vogliamo cioè  replicare una proiezione di foto già fatta a Biassono a metà giugno, essendo pervenute parecchie richieste da quanti non hanno avuto modo di partecipare alla “prima”.
Ebbene, tutto questo si scontra con la burocrazia della nostra amministrazione.
Sulla serata Osculati sono state espresse perplessità di carattere logistico e contenutistico, senza tuttavia aver preso posizione ufficialmente. Si dice. Si rimanda. Intanto il tempo passa e l’evento, programmato per l’8 luglio, rischia di essere pubblicizzato troppo tardi.
Quanto al reportage sulla Patagonia, l’idea di fondo consiste nell’organizzare l’iniziativa nel giardino di Villa Monguzzi. Peccato che per farlo dobbiamo pagare un fantomatico pedaggio! Pochi soldi, una cinquantina d’euro, ma non è affatto chiaro perché un evento culturale invece di essere accolto con entusiasmo, debba essere “tassato” come l’organizzazione in sede di una qualsiasi riunione di odontoiatri.
A chi poi va pagato l’obolo? Alle casse comunali, forse? Sbagliato; si paga alla cassa di  Villa Monguzzi.
Da cittadino faccio molta fatica a capire. Ricapitoliamo.
Villa Monguzzi è proprietà del Comune di Biassono, il quale l’ha avuta in cambio di una cessione di terreno prospiciente il Parco di Monza. Terreno reso edificabile in una zona che dovrebbe essere soggetta a tutele ambientali rigorose, ovvero: facciamo una schifezza, ma dotiamo almeno il Comune di una villa in zona centrale, cosicché si allestisca un centro di ritrovo per i nostri concittadini. Ecco la furbata, però: dichiariano che Villa Monguzzi è sì pubblica, ma privata al tempo stesso. L’ossimoro degli ossimori!
In questo modo l’amministrazione comunale può però avere un controllo diretto e contemporaneamente la possibilità di negare l’uso della villa ai non amici. Una logica che di culturale ha ben poco.

Fabrizio Baccenetti

lunedì 27 giugno 2011

VISITA CICLOPEDONALE GUIDATA ALLE ZONE VERDI DI BIASSONO

Take your walk on the wild side, Biassono, 19/6/2011
Lista per Biassono organizza per Domenica 3 luglio 2011 una visita guidata alle zone verdi del paese. Biassono infatti, a parte il Parco di Monza, presenta ancora sul suo territorio aree verdi di un certo interesse che una maggiore conoscenza dei cittadini può contribuire a conservare e valorizzare.
La visita sarà l’occasione per farsi un’idea delle diverse caratteristiche che può assumere il verde in un territorio come quello di Biassono: greenbelts, incolti, campi coltivati, boschetti ricolonizzati, mosaici, verde urbano e piantumazioni, giardini, aree naturali e corso fluviale del Lambro e di pensare a questi lembi più o meno estesi di territorio come valori ambientali, paesaggistici e parte costitutiva della qualità del vivere a Biassono. 
Zona boschiva nei pressi del Lambro, Biassono, 19/6/2011
Sparviero inseguito da Rondine, Biassono, 19/6/2011
Il tutto senza grossi discorsi ma semplicemente andando a guardare, con l’aiuto di qualche naturalista esperto, cosa c’è, osservando, magari anche scoprendo angoli che sfuggono ai più e che non ci aspetteremmo di trovare in paese.
Cercheremo anche di osservare, se siamo fortunati, qualche animale selvatico che frequenta il nostro territorio, in particolare le specie di uccelli presenti nel periodo estivo.

L’appuntamento allora è per :
DOMENICA 3 LUGLIO ALLE ORE 9,30 DAVANTI ALLA MACINA (DI FRONTE AL MUSEO)
Il percorso verrà effettuato in bicicletta fermandosi in alcuni punti e procedendo a piedi con bicicletta alla mano in alcuni tratti. La durata prevista è di 2 ore per una lunghezza di una decina di km.  
L’iniziativa è sperimentale e per un corretto svolgimento è necessario che il numero di partecipanti sia limitato ad un massimo di 25 persone. Preghiamo quindi chi volesse partecipare di comunicare la propria partecipazione inviando un mail a listaperbiassono2011@gmail.com specificando nome, cognome e numero di partecipanti. Sarà nostra cura rispondere per confermare l’iscrizione all’iniziativa.

Volpe, Biassono, 19/6/2011


giovedì 23 giugno 2011

RACCOLTA FIRME IN VIA SANTA MARIA DELLE SELVE

SABATO 25/6 DALLE 16,30 ALLE 18,30 LISTA PER BIASSONO ORGANIZZA UNA RACCOLTA FIRME IN VIA SANTA MARIA DELLE SELVE PER LA VIVIBILITA' DELLA ZONA DI SANT'ANDREA. SAREMO CON UN BANCHETTO NEI PRESSI DELLA CAMPANA PER LA RACCOLTA DEL VETRO E CON L'OCCASIONE POTREMO DISCUTERE, ANCHE CON L'AUSILIO DI UN QUESTIONARIO,  DELLE PROBLEMATICHE DELLA ZONA E DELLE POSSIBILI SOLUZIONI. L'INIZIATIVA E' PREVALENTEMENTE RIVOLTA AI RESIDENTI DELLA ZONA DI SANT'ANDREA MA E' APERTA A TUTTI I BIASSONESI INTERESSATI. VI ASPETTIAMO NUMEROSI! 



martedì 21 giugno 2011

ASSOCIAZIONI: QUESTE SCONOSCIUTE

Forse non tutti i biassonesi sanno che nel loro comune da oltre due anni si è costituito il gruppo locale dell’associazione umanitaria Emergency, che fa riferimento ai gruppi di Monza e Brianza.
Emergency è un’associazione italiana fondata nel maggio del 1994 a Milano da Gino Strada. Una Ong, organizzazione non governativa riconosciuta e, per il fisco, una Onlus, organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Insomma, un’associazione umanitaria indipendente il cui scopo è portare assistenza medico chirurgica gratuita e di alta qualità alle vittime dei conflitti armati, così come a chi soffre le conseguenze sociali di guerre, fame, povertà ed emarginazione.
Proprio perché cura gli effetti della guerra, Emergency è impegnata sin dalla sua costituzione nella promozione di valori di pace, di solidarietà e di rispetto dei diritti umani.
Oltre alla chirurgia di guerra, l'attività di Emergency si è così estesa alla cura di malattie invalidanti quali la poliomielite, di malattie endemiche come la malaria, andando a toccare anche la chirurgia specialistica, l'assistenza sanitaria di base, la risposta a bisogni sociali estremi presenti nei paesi in cui opera.
A Biassono, dunque, esiste un gruppo di volontari dell’associazione che si propone di far conoscere il prezioso operato di Emergency e si adopera, attraverso banchetti informativi, per la raccolta dei fondi necessari a sostenere i progetti in corso in Afganistan, Sudan, Sierra Leone, Cambogia, Libia e Italia.

Le associazioni biassonesi, ma proprio tutte (da quelle sportive, di volontariato a quelle culturali e ricreative o combattentistiche), sono inserite in un elenco consultabile sul sito web dell’amministrazione comunale biassonese che ne riporta i dati essenziali per poter essere contattate dagli interessati.

Tutte, tranne Emergency. 
A distanza di due anni Emergency non compare ancora in tale elenco. Nonostante le ripetute sollecitazioni a farlo, dell’associazione non c’è traccia. Abbiamo appreso che la gestione del sito viene affidata a una ditta esterna che non ha ancora provveduto a inserire Emergency, e solo il 9 giugno ha aggiornato la nuova composizione della giunta e del consiglio comunale dopo le elezioni dello scorso 15 maggio.
E se comparire in un semplice elenco web sembra rappresentare un ostacolo quasi insormontabile, figuriamoci ottenere una sede dove poterci riunire o accogliere i nuovi biassonesi interessati a collaborare con i volontari!
La richiesta di una sede per riunioni è stata inoltrata all’Ufficio Patrimonio il 6 marzo 2011 e ancora oggi siamo in attesa di una risposta ufficiale. Verbalmente ci sono state esposte dall’assessorato al Patrimonio le innumerevoli difficoltà nell’individuare in ambito comunale un piccolo spazio, per due ore quindicinali, da destinare a Emergency, apportando come pretesto la scarsa disponibilità alla condivisione delle associazioni che trovano sede in villa Monguzzi.
Peccato, però, che tali associazioni, come abbiamo potuto verificare, non siano mai state interpellate.
Ci è stato anche proposto di attendere la ristrutturazione di Villa Bossi, sede in cui dovrebbero trovare collocazione le associazioni biassonesi, ma questa è un’altra storia…

                                        Vittoria Sangiorgio
                           e i volontari di Emergency Biassono

martedì 14 giugno 2011

51% di voti per i referendum: Biassono si muove!

I referendum per l’acqua pubblica, no al nucleare e legittimo impedimento hanno visto anche a Biassono la partecipazione della maggioranza assoluta degli elettori: i votanti hanno superato il 51%. Per Lista per Biassono questo risultato è da considerare molto importante e per molti aspetti storico, dimostrando una grande attenzione e sensibilità dei cittadini per alcuni temi fondamentali, primari della convivenza civile: l’acqua, l’ambiente, la giustizia. Proprio per questo, per la rilevanza civica di questi temi, Lista per Biassono ha sostenuto la campagna per la partecipazione al voto e per il sì ai quattro referendum.
 Siamo quindi molto contenti che anche a Biassono sia stato superato il quorum, un risultato straordinario se si pensa al fatto che i leader nazionali delle forze politiche (Lega Nord e PDL) che hanno espresso finora circa i 2/3 dei voti in paese avevano apertamente invitato all’astensione.
 Notevole anche il fatto che la partecipazione al voto è stata alta ovunque con andamenti molto simili nelle diverse zone del paese: in tutte le sezioni, ad eccezione della 5 e della 8, è stato superato il quorum. Sorprendentemente la partecipazione al voto è stata più alta proprio in due sezioni dove Lega e PDL sono tradizionalmente più forti: la 3 (zona via Alberto da Giussano) con il 53,44% e la 9 (zona via Lombardia ed adiacenti) con il 52,79%.
Questi dati riflettono, in piccolo,  l’andamento nazionale che ha visto tra le regioni con maggior partecipazione al voto alcuni dei tradizionali bacini di consenso leghista e pidiellino al Nord, come il Veneto, dove ha votato il 58,9% dell’elettorato. Molti quindi sono stati gli elettori che in passato hanno votato centro-destra a partecipare al voto, assieme anche a molti giovani che si sono mobilitati per il voto attraverso la rete.
Tutto questo ci dice che in Italia, ma anche nella nostra Biassono, si sta assistendo ad un fenomeno totalmente nuovo: i cittadini certo sono anche molto arrabbiati per la situazione politica generale ma, soprattutto, non sono più disposti a dare deleghe in bianco secondo mere logiche di schieramento. E con loro bisogna fare i conti, discutere contenuti e proposte. Guardare al futuro. Senza preconcetti e senza rendite di posizione, liberamente, Biassono si muove!  

OCCHIO AL TERRITORIO!

Il consumo di suolo nella provincia di Monza e Brianza ha ormai raggiunto percentuali elevatissime e insostenibili. Ne siamo ben consapevoli, tanto che nel nostro programma elettorale il tema della difesa ambientale del territorio ha una rilevanza strategica, in quanto strumento per garantire gli standard di vivibilità auspicati dai cittadini. Crediamo infatti sia prioritario iniziare a perseguire la logica del consumo zero del territorio, un territorio che vorremmo caratterizzato da ampie zone verdi protette, risanate, ben progettate e collegate da una rete di piste ciclabili efficiente. E riteniamo ancor più necessario e auspicabile il diretto coinvolgimento dei cittadini nei processi che riguardano la pianificazione delle future politiche territoriali.
Le Amministrazioni comunali sono chiamate a varare i nuovi PGT (Piano di Gestione del Territorio) e la Provincia di Monza e Brianza la V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) del  P.T.C.P (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).
Al fine di dare forza e sostanza ai progetti locali in ambito provinciale, si è costituito un coordinamento di associazioni e gruppi della provincia di Monza e Brianza che ha deciso di collaborare per partecipare attivamente alla VAS del PTCP, monitorandone l’andamento anche in relazione alle proposte/suggerimenti che verranno avanzate.
Lista per Biassono ha deciso di aderire a tale coordinamento che intende formulare proposte e progetti nati “dal basso”, dalla partecipazione della “cittadinanza attiva” di cui il coordinamento si considera parte integrante (partecipazione peraltro auspicata da tutte le più recenti normative europee in materia). Lo scopo è quello di integrare le conoscenze comuni di chi vive e opera quotidianamente sul territorio, condivise da tutte le componenti sociali, sulle quali dovrebbero basarsi le politiche di governo del territorio.
Il coordinamento afferma due principi che noi condividiamo:
1.     Tutte le aree agricole attualmente esistenti, al di là della loro funzione produttiva, in un contesto attualmente altamente urbanizzato come quello della provincia di MB, si devono considerare STRATEGICHE
2.    Tutte le aree libere, al di là della loro definizione, quando rappresentano tasselli importanti per la realizzazione o l’ampliamento della rete ecologica sovralocale, devono essere considerate STRATEGICHE
L’altro grande e difficile tema sul quale le associazioni aderenti al coordinamento si sono confrontate, e che quasi collima con quello delle aree libere ed agricole perché le aree interessate sono praticamente coincidenti, è quello riguardante Pedemontana con le sue compensazioni e le sue mitigazioni.
I punti toccati sono tutti di fondamentale importanza per la qualità di vita dei cittadini che devono poter fornire, attraverso l’azione del coordinamento, il loro vigile contributo per evitare di veder proliferare sul proprio territorio nuove costruzioni, che per loro natura determinano un forte richiamo di mobilità, come centri commerciali, nuovi capannoni industriali, outlet, centri direzionali o grosse lottizzazioni residenziali, alla mera ricerca di oneri di urbanizzazione.
Su questi aspetti, il coordinamento, denominato ‘Osservatorio PTCP’, misurerà la volontà della Provincia di MB di mettere l’ambiente e la sua tutela al centro dell’azione politica e amministrativa con azioni concrete che tengano conto di quanto proposto dalle associazioni e dai gruppi che, da anni, operano costantemente sul territorio.
                                                                                                
                                                                                    Vittoria Sangiorgio

sabato 11 giugno 2011

BATTI QUORUM


Oggi è la vigilia elettorale dei referendum e siamo tutti, o quasi, col fiato sospeso per via del quorum. Dovendo mettere in conto un buon 20-30% di astensioni (dato comunque sottostimato, visto che esiste una fascia endemica di non votanti che lascia sempre decidere gli altri), al successo dei referendum serve infatti il 50% +1 dei votanti: sotto quella soglia tutto è inutile e la votazione non viene considerata valida.
A scuola, tanti anni fa, mi hanno insegnato che il voto è un diritto-dovere: diritto di scegliere per “chi” o per “cosa” votare, in quanto forma diretta di democrazia; dovere ed obbligo morale, in quanto segno di partecipazione alla vita politica del mio Paese. Questo “imprinting” mi ha accompagnato e  mi accompagna tuttora nella vita di cittadino, nonostante negli anni il diritto-dovere sia stato ridotto a solo diritto, senza che il cittadino abbia più il dovere di partecipare o semplicemente scegliere per chi o cosa votare.
Siamo arrivati lentamente ad un “laissez faire” molto più liberista, tipico di chi si occupa dei propri “beni”: la casa, l’orticello, la carriera; tutte cose molto materiali, ma ben lontane dal concetto di cosa pubblica, la cui gestione e i cui alti temi sono lasciati a chi davvero li capisce.
Nulla di più sbagliato ed umiliante.
Non so cos’abbia creato questo spostamento di vedute, ma è certo la base da cui trae forza quella famosa “casta” che, pur sulla bocca di tutti, continua a dettare regole alle quali siamo tenuti ad uniformarci: sia che si tratti di leggi vitali per la nazione, che di privilegi ai quali mai avremo accesso.
Per questo motivo siamo uno dei Paesi più indisciplinati dell’Europa; le leggi che ci governano non le sentiamo nostre. Deleghiamo, ma non siamo poi capaci di vigilare.
Perchè dovremmo rispettare il codice della strada? Non l’abbiamo fatto noi!
Perchè non dobbiamo evadere il fisco? Sono in fondo regole scritte da qualcun altro.  
Credo che la partecipazione dei cittadini alla vita politica del proprio Paese sia l’antidoto primo alla Casta, la medicina contro i “furbetti” del quartierino o della strada.  
Dobbiamo tornare a pensare il principio fondamentale della democrazia. Tutte le volte che vorremo infrangere qualche regola, ci ripeteremo: “No! Non possiamo, l’abbiamo fatta anche noi!”
Vale per i referendum, ma anche e soprattutto per ogni votazione futura; affinché davvero si possa dire: “io c’ero e ho partecipato”.

Fabrizio Baccenetti