I pannelli elettorali finiscono per dire sempre più del dovuto. Osservando gli ormai logori manifesti della Lega Nord di Biassono, rimasti stranamente appesi nel bel mezzo dell'agone propagandistico per le europee, il loro slogan suona oggi ancor più straniante di ieri: "per altri cinque anni di buon governo". Se i consensi a livello nazionale stanno calando drasticamente, il Carroccio non si limita a perdere solo voti a Biassono, ma anche e soprattutto soldi pubblici.
Secondo la determinazione n.168, del 22.04.2014, l'amministrazione comunale risulta infatti tenuta a corrispondere circa 8.300 euro per via di una causa di lavoro vinta dal personale cui si era precedentemente opposta. L'ennesima di una lunga serie, che rischia oltretutto di aprire la strada a molte altre rimaste per ora in sospeso. Sarebbe forse il caso di ricordare in via Bellerio - sede della Lega Nord - quale sia stata, dunque, l'esemplarità di buona amministrazione padana.
Riassumendo:
1) spesa una barca di euro per incarichi professionali esterni all'Amministrazione, finalizzati alla redazione di un PGT molto discutibile, oltre che nel merito pianificatorio (a causa dello smodato consumo di suolo agricolo) anche nel merito della legittimità (per palesi violazioni della vigente normativa urbanistica), a tal punto che la discussione avverrà nelle aule del Tribunale Amministrativo Regionale. Un tribunale dove l'attendono diverse sentenze sui ricorsi presentati, primo fra tutti quello di Lista Per Biassono e di Legambiente.
2) spesa un'altra barca di euro per retribuire i dipendenti comunali (circa 12), in primis il caposettore Danilo Lavelli, utilizzando remunerazioni extra contratto a compenso della partecipazione alla redazione del PGT (paradossalmente e successivamente fatto oggetto di numerose osservazioni presentate dall' Ufficio Tecnico, guidato dallo stesso architetto Lavelli, poi accolte in sede definitiva d'approvazione). In poche parole: un tecnico viene pagato per redigere il piano con fondi extra contrattuali, quindi ri-pagato per correggere errori dello stesso piano con retribuzione ordinaria.
3) Dopo i rilievi della Corte dei Conti circa la legittimità di queste spese, l'amministrazione comunale pensa bene di recuperare le somme impropriamnte erogate a Lavelli trattenendo mensilmente, per un intero anno, una parte del suo stipendio contrattuale. Lavelli non la prende molto bene, pensando che il proprio lavoro extra vada comunque retribuito, e promuove una causa del lavoro che puntualmente vince costringendo l'amministrazione leghista a restituirgli il maltolto.
4) Gettata di conseguenza un'altra barcata di euro per spese processuali e rimborsi dovuti con interessi a Lavelli.
5) E non è finita qui: è molto plausibile, infatti, che gli altri 12 dipendenti coinvolti nell' avventura di questo scellerato PGT, seguendo l'esempio del caposettore Lavelli, presentino anaolghi ricorsi per vedersi giustamente riconosciuti i loro diritti in sede processuale.
A questo punto la barca di soldi sarà divenuta un bastimento. Chi volesse divertirsi a determinarne l'effettivo tonnellaggio non deve far altro che sommare tutti gli euro spesi fino ad oggi a quelli futuri da spendere per le prossime cause in arrivo.
Chissa cosa direbbe il segretario nazionale Salvini, se venisse a saperlo: come esempio di buona amministrazione leghista, non c'è che dire. Ecco perché sui manifesti per le europee capeggiava la scritta "BASTA EURO" : li hanno spesi tutti!!!!!!
LpB