Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

martedì 29 settembre 2015

BIASSONO, IL PAESE DELLE INDAGINI IN CORSO

Dopo esser riusciti per una decina di giorni a tenerle racchiuse nelle ovattate stanze di Villa Verri, sono ora trapelate notizie riguardanti accertamenti effettuati dagli uomini della Guardia di Finanza all'interno degli uffici comunali.

E, come sempre, il Sindaco Piero Malegori ha teso a minimizzare: “non sono venuti per problemi del Comune”... “sono verifiche che vengono eseguite di consueto e non soltanto a Biassono”.

Sarà, ma intanto si apprende che ci sarebbero indagini in corso e che il Sindaco “rimanda commenti e dettagli sulla vicenda” al termine delle stesse.

Quante volte, in questi anni, abbiamo sentito Malegori ripetere questo solito, logoro, ritornello?

Vale forse la pena riepilogare gli episodi che, nel corso dei mandati dell'attuale sindaco, hanno visto il palazzo municipale sotto l'occhio dei riflettori per vicende mai chiarite e quasi sempre poco edificanti:

1)     viene rinvenuta una “cimice” collocata all'interno dell'auto di servizio della Polizia  Locale.

Malegori che fa? Sospende il giudizio e gli eventuali provvedimenti, riservandosi di chiarire la vicenda al termine delle indagini. Sono passati anni e l'unico barlume è stata una farfugliata battuta in uno degli ultimi consigli comunali, strappata dopo più sollecitazioni di LpB, secondo cui il caso sarebbe stato archiviato. Perché? Come mai? Chi ha fatto cosa? E l'archiviazione è davvero tale? Silenzio tombale. I biassonesi stanno ancora aspettando!

2)    “scandalo vigili”

I fatti sono più recenti e noti; l'amministrazione, costretta dal clamore mediatico che ha assunto la vicenda, emette un roboante comunicato dal titolo “Nessuna negligenza ma decisa fermezza nella gestione della Polizia Locale”.

In detto comunicato si riconosce, citiamo testualmente, che “Biassono vuole capire approfonditamente chi e perché abbia screditato la propria divisa e l'integrità morale e professionale, prestando il fianco a ricatti e “fango” che umiliano il nostro Comune”.
E più avanti: “i biassonesi non meritano tutto questo, ne siamo convinti ed agiremo con fermezza, come sempre abbiamo fatto (sic), per scoprire la verità e restituire il giusto valore e dimensione a chi opera per il bene della cittadinanza "......." - in questo difficile momento (eravamo al 5 dicembre 2014, ndr) l'amministrazione lascerà svolgere le ulteriori indagini ed approfondimenti alle competenti autorità, con piena fiducia e con la certezza che vengano a galla le verità ed i veleni”.

E' imbarazzante e inquietante che una giunta ammetta che, all'interno della propria struttura amministrativa, possano girare “ricatti”, “fango” e “veleni”.   

Anche in questo caso, sarebbe forse giunto il momento per i biassonesi di apprendere un briciolo di verità e di chiarezza da parte di chi li amministra.

3)  viene sospeso il servizio di pattugliamento notturno per il tramite della locale Protezione Civile.

Interrogato al riguardo, il sindaco sostiene che ne avrebbe decretato la sospensione “a fronte di un problema che potrebbe coinvolgere personalmente i volontari”.
E ovviamente che, “sono tutt'ora in corso tutte le verifiche del caso”.

Linguaggio ermetico e decisamente criptico; l'essenziale è, come sempre, che i cittadini capiscano il meno possibile.

Noi che, per inclinazione, siamo portati a pensare sempre per il peggio quando c'è di mezzo Malegori, azzardiamo che probabilmente questa Amministrazione possa aver adibito, per anni, i volontari della Protezione Civile a compiti e mansioni non propriamente rientranti nelle loro funzioni istitutive. 

Chiarezza, anche su questa vicenda, ancora non c'è stata.

4)   è di oggi, dicevamo, la notizia delle verifiche in Comune da parte della Guardia di Finanza.

Anche in questo caso, bocche cucite e l'ennesimo rinvio di una spiegazione e di un chiarimento al termine delle indagini in corso.

Lista per Biassono ritiene che il municipio, la casa comune di tutti i biassonesi, debba avere pareti di cristallo.

E che i nostri concittadini abbiano tutto il diritto di essere portati a conoscenza delle cause e della ragioni per le quali, ormai periodicamente, il comune di Biassono viene portato agli onori delle cronache per vicende non propriamente edificanti.
Malegori, il cui doppio mandato scade tra pochi mesi, la deve smettere di nascondere la polvere sotto il tappeto.

Che impronti, almeno l'ultimo scorcio della sua discutibile amministrazione, a regole di partecipazione e, soprattutto, di trasparenza. Che dovrebbe essere la norma in ogni Comune che si rispetti.



martedì 22 settembre 2015

VERGOGNA RENZI, O VERGOGNA LEGA?

La Lega Nord, con tanto di manifesti strombazzanti per il paese, attacca il governo Renzi sulle tasse; prima di puntare il dito, sarebbe forse meglio guardasse alla trave nel proprio occhio.  

E' ormai evidente come il federalismo fiscale abbia fallito clamorosamente: da un lato un aumento della fiscalità generale e, dall'altro, un super incremento della fiscalità locale.
I tagli nei trasferimenti dallo Stato sono stati compensati infatti agendo sulla leva delle tasse locali.

Il Comune di Biassono, ormai da anni, ha adottato un regime di aliquote fiscali tra i più elevati, che è stato puntualmente riconfermato anche per l'anno in corso.

Ciò non impedisce al sindaco Piero Malegori di dichiarare soddisfatto: "siamo riusciti a far quadrare il Bilancio SENZA DOVER TOCCARE LE TASSE".

Occorrerebbe ci spiegasse com'è possibile agire ulteriormente sulla leva fiscale quando le tasse locali, a Biassono, sono già ai livelli massimi.

E sarebbe pure opportuno che i cittadini gli chiedano conto della promessa di diminuire dello 0,1% l'aliquota dell'addizionale comunale irpef, da lui stesso avanzata a inizio anno.
Impegno, ovviamente, disatteso; tutte le tasse rimangono invariate: Tari, Imu, Tasi, addizionale irpef non caleranno.

Né sono state prese in considerazione le proposte di Lista per Biassono volte ad introdurre criteri di maggiore equità.

Evidentemente, per i ragionieri che ci governano gli effetti sociali ed economici della perdurante crisi non costituiscono una priorità e debbono pertanto rimanere sullo sfondo.
Ma le tasse biassonesi non sono solamente tra le più elevate; sono anche ingiuste.

Capita sempre più spesso di sentire assessori che si vantano di aver introdotto, a Biassono, una tassazione uguale per tutti. In ossequio, probabilmente, alla proposta di Matteo Salvini di un'aliquota fiscale unica: "una tassa uguale per tutti, per ricchi e poveri".
Proposta"rivoluzionaria", l'ha definita Salvini.

Sarebbe più corretto definirla proposta di "restaurazione", in quanto ci farebbe tornare indietro di 167 anni, ripristinando di fatto l'impostazione fiscale dello Statuto Albertino, che i nostri Costituenti avevano decisamente superato.
"I cittadini contribuiscono indistintamente, nella proporzione dei loro averi, ai carichi dello Stato" (art. 25 Statuto Albertino del 4 marzo 1848).
Quasi 100 anni più tardi, nel 1947, l'Assemblea Costituente elaborò il testo dell'art. 53 della Costituzione Repubblicana, sancendo il passaggio dall'imposizione proporzionale a quella progressiva: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività".

Ecco le motivazioni che furono addotte a sostegno della progressività: "Non si può negare che una Costituzione la quale, come la nostra, si informa a principi di democrazia e di solidarietà sociale, debba dare la preferenza al principio della progressività. Ho sempre pensato che chi ha dieci mila lire di reddito e ne paga mille allo Stato, con l'aliquota del 10 per cento, si troverà con 9 mila lire da impiegare per i suoi bisogni privati; mentre chi ne ha centomila, dopo aver pagato l'imposta del 10 per cento in base alla stessa aliquota, si troverà con una  disponibilità di 90 mila lire. E' ovvio che per pagare l'imposta il primo contribuente sopporta un sacrificio di gran lunga maggiore del secondo, e che sarebbe equo alleggerire l'aggravio del primo e rendere un pò meno leggero quello del secondo" (Salvatore Scoca, costituente democristiano).

Come detto, l'imposizione, da parte della Lega Nord, del criterio proporzionale e non progressivo, ha reso la tassazione locale biassonese oltre che tra le più elevate tra i comuni della Brianza anche, e soprattutto, tra le più ingiuste.

Facciamo solo due esempi:

ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF: aliquota unica dello 0,8 per cento (il massimo consentito). Senza aliquote differenziate per scaglioni di reddito e con l'unica esenzione dei redditi fino a 7.500 euro.

TASI: aliquota unica dello 2,5 per mille. Senza esenzioni e senza detrazioni. Col deprecabile risultato di penalizzare, rispetto alla vecchia IMU, le rendite catastali fino a 600 euro. E di favorire, invece, le rendite oltre tale cifra. E più la rendita catastale è elevata, maggiore è il risparmio.

Non ci sarebbe bisogno di scomodare Don Milani, ma gli studenti della scuola di Barbiana sapevano bene che "non c'è nulla di più ingiusto quanto far parti uguali fra i disuguali".
Magari sarebbe il caso di far ritornare sui banchi di scuola anche i nostri amministratori.
E ciò a prescindere dalla credibilità di chi avanza siffatte "proposte di riforma".


Nonostante la Lega Nord abbia governato per decenni, sia a livello nazionale che regionale e comunale, l'unica cosa che ha saputo realizzare è infatti un aumento delle imposte pagate dai cittadini.

martedì 15 settembre 2015

I DEFIBRILLA-ARMATINI IN CAMPO A BIASSONO

Sono ormai tre mesi che l’assessore allo Sport annuncia la consegna dei defibrillatori alle società sportive e alle scuole biassonesi, di ogni ordine e grado.

Abbiamo letto la notizia della consegna a maggio in sala civica; poi abbiamo riletto la notizia della consegna durante il GP di Formula1. E abbiamo pensato: vuoi vedere che questi defibrillatori sono come i carri armati di Mussolini? A ogni manifestazione pubblica il nostro assessore allo Sport, meglio noto col nome di battaglia assessore alla Grancassa, li consegna a qualcuno, con tanto di stretta di mano e foto ricordo, per poi portarseli via (in attesa della nuova occasione per riconsegnarli).

Indagando con i diretti interessati abbiamo però rilevato che, al momento, le società sportive ne sono ancora sprovviste – nonostante vengano organizzati eventi pubblici aperti a neofiti, come il recente Game Sport; inevitabile sorgano domande maliziose pure sui tempi d’attesa delle scuole.

Un dato è ormai palese: mai come quest’anno il fuori GP di Biassono ha assunto toni e dinamiche ideali per la propaganda leghista, sostenuta – non dimentichiamolo - con i soldi del bilancio comunale (“esauriti” o “miracolosamente disponibili” a seconda degli umori e delle simpatie del sindaco), oltre al cospicuo contributo - a denti stretti - degli esercizi pubblici aderenti all’iniziativa; dinamiche quanto mai simili a quelle dei controversi defibrillatori, pagati in buona parte dalle società sportive stesse, ma destinati a essere messi a disposizione dalla giunta solo al “momento giusto”.

Visto l’andazzo e l’avvicinarsi delle elezioni comunali, è inevitabile aspettarsi che anche le prossime iniziative mireranno a magnificare più le gesta dei nostri brillanti turbo-amministratori (con grancassa incorporata), anziché soddisfare le aspettative dei cittadini. Portiamo pazienza. Il tempo sta per scadere.


Sappiamo però che l’assessore Grancassa segue questo blog e potrebbe quindi rilasciarci informazioni in merito, a meno che preferisca attendere la prossima cerimonia dei defibrilla-armatini, oppure il momento della loro agognata consegna. La prossima volta ci attendiamo in compenso le foto delle installazioni, non semplici strette di mano.

venerdì 11 settembre 2015

IL CASTELLO FANTASMA DI BIASSONO

Presentato al pubblico come "Il Castello", in virtù dei suoi richiami architettonici alle fortezze medioevali, l'asilo nido comunale di Via Lega Lombarda è destinato a passare alla storia come "Il Castello fantasma". L'ultimo bando d'assegnazione della struttura, infatti, lascia supporre che i suoi abitanti, per lungo tempo ancora, saranno solo gli spiritelli cattivi della coscienza biassonese.   

La storia di questa tormentata opera pubblica è tristemente nota, ma ogni volta che la si ripete - come nelle migliori favole di cavalieri e regine malvagie - il fiato resta sospeso in attesa di un finale immutabile. 

Sorge quale onere di urbanizzazione in corrispettivo alla lottizzazione di edifici residenziali di pregio nella medesima area, in tempi ormai preistorici. 

La sua realizzazione viene ultimata a giugno 2012.

Originariamente destinato, come detto, ad Asilo Nido Comunale, vede ben presto naufragare il bando per la sua gestione. L'idea di dotare la comunità biassonese di un nuovo servizio pubblico viene peraltro velocemente accantonata dalla Lega Nord.

Vane le istanze avanzate da famiglie e gruppi di opposizione (Lista per Biassono e PD), volte a prevedere l'istituzione di una Scuola Materna Statale.

Incredibili, si ricorderà, le motivazioni addotte in Consiglio Comunale dal Sindaco Piero Malegori per negare tale possibilità: "mettetevi in testa che a  Biassono non è possibile"....."Io non vado contro la Storia di Biassono"......"Fatevene una ragione; se anche ci fosse la disponibilità dello Stato per il tramite del Provveditorato, la mia è una decisione politica"....."Perché ad una scuola dell'infanzia pubblica si iscriverebbero solo figli di cittadini con reddito medio/basso o figli di immigrati".

Della serie: come trasformare un problema sociale in un problema politico!

Avanti quindi, costi quel che costi, con la scelta della gestione privata di un "Centro per l'Infanzia" destinato ad accogliere due sezioni di asilo nido, una sezione "primavera" e due sezioni di scuola materna.

Si appronta tutta la documentazione di gara per l'affidamento della concessione del servizio per il periodo 01.09.2015/31.08.2030.

Gara che, con determinazione del 29.01.2015, viene dichiarata DESERTA non essendo pervenuta alcuna offerta.

L'amministrazione Malegori subisce lo smacco, ma procede imperterrita.

Anziché perseguire seriamente la strada della Scuola Materna Statale, emette, con delibera n.84 del 25.06.2015, "nuovi indirizzi amministrativi in merito al Centro per l'Infanzia".

E per rendere maggiormente appetibile il nuovo bando di gara si stabilisce che:

a) gli oneri per l'arredo base per l'intera struttura sita al piano terra e al primo piano per i servizi oggetto della concessione, siano a carico del Comune di Biassono fino ad un massimo di euro 40.000 (iva esclusa);

b) che gli oneri per le utenze (ad esclusione di quelli relativi alle linee telefoniche e rete dati) derivanti dal funzionamento della struttura, fino al 31.07.2019 per i primi tre anni di concessione, dovranno essere a carico dell'Amministrazione Comunale;

c) che a partire dall'anno scolastico 2016/2017 e per i successivi ulteriori due anni scolastici dovrà essere erogato, dall'Amministrazione Comunale, un contributo di euro 10.000 per ogni sezione di scuola dell'infanzia e "primavera" che dovesse essere attivata all'interno di detta struttura come previsto dall'attuale convenzione a disciplina dei rapporti tra il Comune di Biassono e le locali scuole dell'infanzia biassonesi (Segramora e San Giorgio).

Tale nuovo bando di gara per l'affidamento della concessione del servizio di gestione del Centro per l'Infanzia (periodo 02.01.2016/31.07.2019) scadrà alle ore 12 del giorno 16 settembre 2015.

Dal 2012 molta acqua è passata sotto i ponti; diversi anni scolastici sono trascorsi, ma la struttura comunale continua a languire.


Poi, come sempre, ci sarà qualcuno che avrà l'ardire di venirci a raccontare la barzelletta che si tratta dell'ennesimo fiore all'occhiello di questa Amministrazione, acquisito al patrimonio comunale a costo zero per i cittadini!    

martedì 8 settembre 2015

IL GRANDE FRATELLO A BIASSONO

Con settembre riprende, per chi può, l'attività lavorativa e riprendono anche le incombenze tributarie per i biassonesi (prima scadenza, 30 settembre, tassa rifiuti).
Con delibera n.111 del 28.07.2015, la Giunta Comunale ha dato incarico di rimodulare in diminuzione i canoni nella misura massima del 20%.

Forse che sia rinsavita la Lega Nord di Biassono, dopo essersi accorta che ormai da anni i propri cittadini pagano le tasse locali più elevate?

Manovra elettoralistica in previsione dell'ormai prossima scadenza di mandato?

Nulla di tutto ciò!

Si tratta delle condizioni di miglior favore sui canoni corrisposti per la concessione di aree comunali su cui sorgono gli impianti radio base di ricezione e trasmissione dati, che la Lega Nord gentilmente ha deciso di concedere ai gestori di telefonia mobile, in considerazione dell'attuale situazione economica.
Un pò come le comode rateazioni già concesse nei confronti degli abusi edilizi sul territorio comunale.

Proprio così!

Per i contribuenti biassonesi che da ormai sei anni stanno drammaticamente facendo i conti con una crisi economica che aggredisce i bilanci famigliari, nessuna riduzione di tasse, nessun innalzamento della soglia di esenzione, nessuna progressività, nessuna applicazione per scaglioni di reddito.
Invece per gli operatori di telefonia mobile, che chiudono sempre i propri bilanci in largo attivo, sconti, trattamenti di favore e nessuna sanzione in caso di morosità.

Ma i cittadini di Biassono stiano sereni; gli sconti infatti verranno concessi solo ed esclusivamente:

a) qualora richiesti (!!!);

b) previa gratuita ospitalità sul traliccio di proprietà dell'eventuale installazione del sistema di videosorveglianza del Comune;

c) qualora fossero riscontrate irregolarità o ritardi nei precedenti pagamenti, non si farà luogo all'applicazione del beneficio fino a che non siano sanate tali irregolarità.

La Lega Nord, oltre a rasentare il ridicolo, sta raschiando il fondo del barile.

Forse è arrivato il tempo di cambiare.