Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

venerdì 28 ottobre 2011

LA DOMANDA

"Non dovrebbe forse il nostro Comune costituirsi parte civile contro il suo ex-assessore?"


Articolo tratto da Il Giorno
Monza, 28 ottobre 2011 - Tre anni fa, quando era assessore alla Sicurezza a Biassono, aveva partecipato a un posto di blocco assieme ai suoi vigili. Berretto in testa con la scritta «polizia locale», l’allora assessore leghista Angelo De Biasio, attuale presidente del Consiglio provinciale di Monza e Brianza, aveva anche partecipato alla raccolta dei dati dei veicoli fermati. Un fatto che non è passato inosservato da una pattuglia dei carabinieri di Monza, in transito per ben due volte da quelle parti.

Oggi De Biasio si ritrova indagato per avere usurpato le funzioni di polizia municipale. Lo ha comunicato lui stesso ieri pomeriggio all’inizio dei lavori dell’assemblea, dove ha rimesso il mandato nelle mani dei consiglieri.
I fatti risalgono alla notte tra il sabato 20 e il venerdì 21 giugno del 2008: l’allora assessore assisteva all’operazione «Sobri e sicuri».
«Nessuna notizia ufficiale mi è pervenuta fino alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e di informazione di garanzia, in seguito alla quale, venerdì 14 ottobre, ho potuto ottenere copia dell’intero fascicolo che mi riguarda», ha spiegato all’aula De Biasio, aggiungendo di «confidare nell’archiviazione in tempi brevi». «Sono assolutamente convinto di avere fatto pienamente e soltanto il mio dovere - ha detto ancora -. Ma sono pronto a fare immediatamente un passo indietro».

I lavori del Consiglio sono stati subito sospesi e il caso è stato affrontato dalla conferenza dei capigruppo, che ha deciso di confermare la fiducia a De Biasio. «Non compete a noi votare atti di sfiducia, saprà l’interessato come comportarsi», taglia corto il capogruppo del Pd Domenico Guerriero. Che però aggiunge: «La Lega ha giocato sporco. Per due settimane ci hanno tenuti bloccati sull’ordine del giorno di richiesta di dimissioni dei nostri solo per il loro voto favorevole all’operazione Serravalle quando uno di loro aveva già un avviso di garanzia in tasca».
La Lega fa quadrato: «De Biasio ha fatto un’azione corretta rimettendo il mandato al Consiglio - commenta il segretario provinciale di lumbard Dionigi Canobbio -. Siamo solidali con lui: non si può stare tre anni senza sapere che c’è un’indagine nei tuoi confronti».
di Monica Guzzi

5 commenti:

  1. De Biasio veramente "cristallino"!!!! Sapeva dell'avviso di garanzia ma, come sottolineato dal rappresentante del PD, ha atteso il momento più "conveniente" per renderlo noto. D'altronde lo abbiamo potuto (tristemente) conoscere quando era membro dell'amministrazione leghista di Biassono. La vicenda che lo riguarda, oggetto dell'avviso di garanzia, evidenzia un fatto gravissimo: egli ha dimostrato l'assoluta mancanza di consapevolezza di quanto sia importante la "separazione" di ruoli tra chi politicamente amministra e i dipendenti comunali. Egli non era parte del corpo di Polizia Urbana e, tantomeno, il loro "capo". Tuttavia i vigili si sono comportati come se lo fosse, perchè in caso contrario avrebbero dovuto essi stessi rifiutare la sua partecipazione all'operazione di polizia. Immagino infatti che gli stessi rifiuterebbero, ad un cittadino qualsiasi, di partecipare alle operazioni di polizia. Evidentemente i rapporti creatisi tra De Biasio e il corpo di Polizia erano tali che la separazione di ruoli non era chiara. Questo episodio offre lo spunto per quesiti più generali che riguardano gli amministratori pubblici:
    - è lecito che un amministratore politico si senta e si comporti come il "capo" dei dipendenti comunali ?
    - quali devono essere i rispettivi ruoli ?
    - quali controlli e quali strumenti ci sono per evitare che ognuno esca dal proprio ambito ?

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  2. ------Una notte da vigile inguaia De Biasio--------
    Forse si è un attimo montato la testa!
    Circa un anno fa mi trovavo in un bar di Biassono molto centrale, bevevo tranquillamente un caffè pomeridiano quando entra il suddetto De Biasio con fare cupo e preoccupato, coraggiosamente estrae con un gesto deciso e fluido un cellulare, con fermezza eroica e sprezzante del pericolo compone il numero del corpo dei Vigili di Biassono. Pronto… Pronto c’è il comandante? Sono io….. De Biasio, ciao, sono da………… venite subito c’è fuori un Negro che importuna la gente se fate in fretta lo beccate……!!
    Fuori un povero ragazzo che timidamente e con discrezione, senza creare il ben che minimo disturbo, chiedeva qualche centesimo.
    Forse si è un attimo montato la testa!

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  3. Non ci sono più i "celoduristi" di una volta, che figura.
    Ho letto sul Giornale di Carate la dichiarazione del presidente De Biasio in merito al fatto in oggetto e da buona "mammoletta" dichiara che era li per registrare SOLO il tipo di automobile a fini statistici ed il berretto indossato era un GADGET regalatogli dalla Polizia Locale....
    Dismessi i panni di sceriffo, dimenticato il film Braveheart, al quale diceva di ispirarsi.
    Come un Bossi qualunque pur di rimanere attaccato alla poltrona di presidente del consiglio provinciale, preferisce passare per ingenuo e buttare alle ortiche il celodurismo.
    Stiamo forse assistendo all'autunno dei leghisti?
    Speriamo.

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  4. I leghisti sembrano essersi specializzati nell'occupazione delle poltrone e nel mantenere in vita enti non necessari, ma costosi (province) pur di "sistemare" amici e parenti. Seguendo l'esempio del "capo" (Bossi con il "trota") anche De Biasio ha pensato di "sistemare" il figlio, prima nei consigli di amministrazione delle società partecipate ed ora in consiglio comunale.
    Il decreto del "federalismo comunale", al di là di quanto raccontano i leghisti, contiene SOLO numerose possibilità, per le amministrazioni locali, di aumentare le imposte o di imporne di nuove, cosa che immagino anche l'amministrazione leghista di Biassono farà poichè non le rimane più nulla da vendere (mi correggo: "da svendere"), anzichè cercare di spendere meglio i soldi pubblici.
    Nel decreto non è indicato che le imposte complessive, per i cittadini, NON AUMENTERANNO (che sarebbe già una magra consolazione, poichè i cittadini avrebbero desiderato una diminuzione della già elevatissima pressione fiscale).
    D'altronde anche l'amministrazione leghista di Biassono ha già dimostrato, in passato, come saper utilizzare l'autonomia impositiva che le è stata concessa: quando Berlusconi ed il governo da lui presieduto, comprendente la Lega, per motivi elettorali ha eliminato l'ICI (solo sulla prima casa), l'amministrazione di Biassono ha prontamente applicato l'addizionale comunale IRPEF, incassando così entrate sia dall'ICI (seconde case) che dai redditi IRPEF.
    Ora con il "federalismo comunale" le possibilità che avrà saranno molte di più ........
    Ovviamente a scapito e spese dei cittadini.
    Ma non era Roma la "ladrona"?

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  5. Vista la difficile scelta tra essere Guardia o Ladro, ha deciso di fare entrambe le cose... per natale riceverà la divisa da Polizia Locale,color verde brillante! Sarà tutto contento!

    John Johnson

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