Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 24 aprile 2013

LETTERA APERTA AL SINDACO PIERO MALEGORI


Mancano poche ore al 25 Aprile, data della Liberazione d'Italia, data in cui si ricordano non soltanto la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma anche tutte le vittime della guerra: la memoria, in senso lato, non va solo ai nomi inscritti nel monumento ai caduti, bensì a ogni persona che in guerra, o per causa di essa, ha perso la vita. 

Milioni di ragazzi, costretti ad andare a morire al fronte; famiglie intere sterminate dai nemici della patria e dalle bombe: tutto questo, e molto altro ancora, è la guerra. 

Spesso ci si dimentica di quanto siano state devastanti le due guerre mondiali, al pari di ogni altra guerra incomprensibile sotto qualunque punto di vista. La guerra non ha, e non può avere, nessuna connotazione o idealismo politico di alcun genere. 

Sul monumento ai caduti sono incisi i nomi dei morti biassonesi durante i due conflitti del '15 e del '40, ma quando il primo cittadino depone i fiori, il ricordo non va solo a loro: va a tutte quelle famiglie di ogni paese che, per causa della guerra, hanno sofferto, a quanti hanno perso un padre, un fratello o un amico in un conflitto, a quanti ancora hanno perso la dignità per via della guerra. 

Per questo motivo nella Costituzione viene sancito a chiare lettere che “L'Italia ripudia la guerra”: per evitare che cose orrende come queste possano riaccadere e possa generarsi altra sofferenza inutile. 

Per questo motivo chiedo al Sindaco di Biassono,in coscienza, d'indossare la fascia tricolore, perché prima d'esser esponente di un partito, è rappresentate dei cittadini e tutti i cittadini, in quel momento, vorrebbero depositare quei fiori. 

Non esiste alcun tipo di giustificazione per non poter indossare il tricolore ed onorarlo; inoltre la Costituzione, all'articolo 54, dice espressamente che “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

Quindi lo faccia almeno per rispetto della Costituzione, adempiendo con onore a questo rito. Fatico veramente a comprendere i motivi per cui non non intenda indossare la fascia e, con me, molti altri concittadini sarebbero curiosi di ascoltare motivazioni che prescindano da ideologie politiche secessioniste e anticostituzionali.

Si ricordi, caro "borgomastro", che lei è sindaco insignito dalla Repubblica Italiana ed ha prestato un giuramento che dev'essere rispettato. 

La Costituzione parla chiaro,onori il tricolore e questa Festa della Liberazione.

Simone Monguzzi

5 commenti:

  1. Ben detto!
    Vediamo se stavolta il Sindaco saprà comportarsi da uomo delle Istituzioni.

    P.P.

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  2. In caso contrario proporrei una forma di protesta pacifica voltando le spalle al Sindaco "sfasciato" durante il suo intervento! Che ne dite?
    Il cittadino Arturo

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  3. Molto di quanto scrive Simone è condivisibile e quindi lo ringrazio perché troppo a lungo associazioni come l'ANPI hanno protestato nel silenzio totale dei cittadini e naturalmente completamente inascoltati dalla nostra amministrazione.
    Una forma di protesta pacifica tipo quella proposta da Arturo socondo me è anch'essa auspicabile ovvio che perché essa abbia clamore e successo occorre che in piazza ci siano tanti e poi tanti cittadini.
    Quindi apprezzabili e meritevoli le proteste sui vari blog ma poi...... per voltare le spalle bisogna essere presenti fisicamente.
    antonella

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  4. .... e perché anzichè voltare le spalle al Sindaco e quindi anche al monumento ed a tutte le autorità presenti non facciamo modo di essere in tanto e tutti con un bel TRICOLORE ? non sarebbe anch'esso un bel segnale senza mancare di rispetto a alcuno ?

    antonella

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  5. Trovo sensato e non di "parte" ciò che si dice nella lettera, da anni ci trasciniamo questo problema di un sindaco poco rispettoso dei cittadini (non suoi elettori) e della costituzione. L'idea di una protesta civile ma forte come quella di voltargli le spalle mentre legge i suoi soliti distinguo non mi dispiace.
    Daniele

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