Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 21 aprile 2013

SERATA D'APPROFONDIMENTO SUL SISTEMA PENSIONISTICO


Lunedì 18 aprile Lista Per Biassono ha inaugurato un primo incontro pubblico su temi che, al di là delle problematiche strettamente connesse alla vita civica, aiutino anche i biassonesi a disporre di migliori strumenti per leggere e comprendere la propria contemporaneità. Le serate d'approfondimento non hanno la pretesa di esaurire argomenti di per sé complessi, bensì di chiarirli in modo semplice e accessibile, creando dunque uno spazio di confronto e dialogo per accertare dubbi, lanciare proposte, crescere insieme attraverso il confronto di posizioni anche opposte (come ha dato prova l'articolato dibattito di lunedì sera). Per questo motivo i contenuti della serata dedicata al sistema pensionistico,  grazie al contributo del dott. Gabriele Montuori, sono stati raccolti in un'apposita sezione del blog (clicca qui ): liberi di lasciare commenti. 













1 commento:

  1. Ho partecipato alla serata sulle pensioni. Sono tendenzialmente pessimista, mentre mi recavo in sala civica ero sicuro che non sarebbe stata un iniziativa molto partecipata (sono ormai cosciente che, anche nel nostro piccolo, è molto più facile incazzarsi che rimboccarsi le maniche e proporre). Bene, me ne sono tornato a casa dopo una bella e sentita discussione. Si, quelle 29 persone sparse per la sala civica (le ho voluto contare) che erano presenti (giovani e meno giovani), dopo la relazione sul regime pensionistico nel nostro paese e dopo alcune domande di chiarimento si sono confrontate iniziando una interessante discussione sulle cose che ci stanno avvenendo intorno.
    Partendo dalla riforma delle pensioni "Fornero" (messa lì, secondo me, non per "riformare" un sistema pensionistico ma per "far cassa", in tempo di crisi, con le pensioni, come da input europeo) si è arrivati a discutere della crisi attuale e come uscirne. Non sta scritto da nessuna parte che solo gli esperti hanno diritto di parola e di far proposte. Se poi gli esperti sono quei bocconiani (coi loro redditi) che ci ritroviamo sulla piazza, direi che hanno più diritto di parole quelle donne e quegli uomini che fanno sempre più fatica a far quadrare i conti in famiglia. E infatti, giovani e non giovani presenti si sono trovati d'accordo che a "raschiare il barile" (gli esperti usano paroloni come stagnazione, recessione...) non si ottiene nulla, anzi, si cade più in basso. Si è detto che è sempre più importante l'istituto delle pensioni integrative ma che quello contributivo pubblico va rivisto e rafforzato; si è fatto il parallelo con la crisi del 29, quando il governo USA finanziò l'attività produttiva sostituendosi al privato (in crisi o fuggito). Si è terminata la discussione (la sala civica non è più disponibile dopo le 23) cozzando contro il muro del Debito pubblico che non permetterebbe ampi spazi di manovra alla nostra economia. Sperando che la discussione continui anche su questo blog aggiungo qualche considerazione.
    Il Debito pubblico è da decenni che ce lo portiamo dietro, non dico di conviverci, dico che per un paio d'anni è meglio puntare a rilanciare dal basso l'economia, senza salassi a salari e pensioni, ma promuovendo e pilotando investimenti il più possibile. Facilitando concretamente l'apertura di imprese giovanili e no più consone a questo stato di crisi. Sgravando tasse la dove si produce e stanando (non bolscevicamente damblè, ma gradualmente e inesorabilmente) gli evasori. Noi, magari con un governo in carica e in collaborazione con altri governi , dobbiamo ALMENO iniziare una politica in Europa per scrollarsi di dosso questa cappa finanziaria che controlla l'economia. Sono "menti eccelse" (per parafrasare quel "menti raffinate", di Falconiana memoria, riferito al mondo della politica) che subordinano la nececessaria produzione (di ciò che effettivamente ci necessita) alla pura speculazione finanziaria. Hanno anche un indirizzo: stazionano al centro di quel 20% di ricchi che si "ciucciano" l'80% delle nostre risorse. E' un mondo parallelo di cui possiamo farme a meno. La Grecia è una nazione alle prese con grossi problemi economici, non la paura ancestrale che ci limita nei movimenti. I Monti e le Fornero ce li hanno ragalati queste "menti" della finanza, abbiamo visto di che pasta sono fatti, lasciamo che sia il berlusca e la Lega a trattare la questione dell'Europa?
    e.d.

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