"Non voglio alzare le
tasse", dichiara il sindaco alla stampa locale per giustificare
l'intenzione di mettere in vendita gli alloggi comunali di Casina Cà Nova e di
Cascina Mantova. "Non intendo alzare più le tasse", si accinge a ribadire anche questa sera, quando si discuterà del bilancio consuntivo 2013 in consiglio comunale. "Non aumenteremo le tasse", sarà la manfrina in occasione dell'imminente bilancio preventivo 2014.
Occorrerà che qualcuno lo informi
che le tasse, a Biassono, ha già provveduto lui stesso ad aumentarle, ed in
misura massima.
Nel 2006 Malegori iniziò il suo
primo mandato con queste parole: "nel corso degli ultimi anni si è
consolidato il primato di Biassono come uno dei paesi meno costosi in quanto a
tasse e imposte comunali. A Biassono abbiamo il primato della pressione
tributaria tra le più basse, un volume degli investimenti che risulta crescente
e la gestione costantemente sotto controllo, un grosso motivo di vanto e
successo da un punto di vista politico-amministrativo".
Sono passati 8 anni e la
situazione si è letteralmente capovolta.
Biassono è in pole position per
aggiudicarsi la palma di Comune più esoso della Brianza per quanto concerne la
tassazione locale.
Valga per tutte l'indifferenziata
addizionale Irpef ai massimi (8 per mille).
O le aliquote Imu abitazione
principale (4,6 per mille), ed altri immobili (9,2 per mille).
E questo nonostante il fatto che
la Lega Nord, da anni, sta dissennatamente adottando provvedimenti di
dismissione del patrimonio pubblico, col solo intento di fare cassa.
Con lo stile proprio di quelle
classi sociali in declino storico, costrette a bussare agli sportelli del Monte
di Pietà per svendere i gioielli di famiglia.
Infischiandosene del fatto che,
in ultima istanza, sono i cittadini biassonesi i veri proprietari di tutto ciò
che costituisce l'insieme di risorse riconducibili al patrimonio del Comune.
Ma si sa, quella delle
dismissioni è la strada più facile.
Troppo complicato lavorare sul
contenimento delle spese o sulla lotta all'evasione ed all'elusione fiscale.
Ad ogni buon conto, a prescindere
dall'eticità della scelta di vendere gli alloggi comunali, non c'è chi non vede
che, in tempo di crisi, mettere sul mercato degli immobili in un tempo
relativamente breve non può che deprimere il prezzo degli stessi.
Con un mercato già in discesa,
anche un numero limitato di immobili in più che venga immesso rischia infatti
di far sì che le case vengano svendute a meno del loro reale valore.
A chi giova?
Un primato, però, Malegori lo ha
già raggiunto: quello di passare alla storia come il sindaco di Biassono che ha
portato al livello massimo la pressione tributaria locale e che, al contempo,
ha provveduto a dismettere la gran parte del patrimonio pubblico.
LpB
Tante buone ragioni per cambiare.
RispondiEliminaM.L.
Ecco il risultato di concedere all'amministrazione comunale la possibilità impositiva: maggiore pressione fiscale per i cittadini (quelli che pagano, naturalmente, mentre gli evasori continuano a ringraziare).
RispondiEliminaLa lega a Biassono ha esemplificato benissimo cosa significa "buona amministrazione".
Informate salvini, per favore; continua a raccontare la favola delle "amministrazioni leghiste virtuose" ........
Se "Roma ladrona", come hanno spesso tuonato i leghisti, come definire questa amministrazione leghista di Biassono ?
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