"Monitoreremo le situazione". E' questo l'impegno assunto dal sindaco Piero Malegori nei confronti dei lavoratori biassonesi della Watts che, alla luce degli ultimi sviluppi di cronaca, rischiano di perdere il
posto di lavoro.
Impegno, se ci è consentito,
piuttosto general generico. Non si capisce, infatti, in cosa
esso concretamente si sostanzi.
Forse il sindaco non riesce a scorgere la spada di Damocle che pende sui nostri concittadini: la posizione di totale chiusura della dirigenza aziendale da una parte, dall'altra il rifiuto pregiudiziale di accedere agli ammortizzatori sociali (che eviterebbero, almeno temporaneamente, il ricorso ad interventi traumatici),
determineranno, il 12 maggio, l'inoltro di 28 lettere di licenziamento.
Ci saremmo aspettati, quindi,
qualcosa di più del semplice "monitorare la situazione".
Avremmo auspicato, e continuiamo
ad auspicare, la decisa azione della nostra amministrazione per il ristabilimento
di un tavolo di confronto tra tutte le parti coinvolte.
Lista per Biassono, nel
manifestare la propria solidarietà ai dipendenti della Watts, non mancherà di
chiedere conto al sindaco ed alla giunta delle iniziative intraprese per
scongiurare l'adozione di provvedimenti quali i licenziamenti.
Pur senza coltivare soverchie
illusioni.
Conosciamo i nostri
amministratori e sappiamo che la materia sindacale e i diritti dei lavoratori
non rientrano appieno nelle loro corde.
Ma li conoscono, soprattutto, i
dipendenti comunali.
Da ormai quattro anni la Giunta
leghista decide con proprio atto unilaterale la destinazione di risorse che
sarebbero demandate alla contrattazione decentrata integrativa.
Così come, in maniera
unilaterale, decide sulle indennità di responsabilità o sull'erogazione del
salario accessorio.
Mettendo in atto, nei fatti,
atteggiamenti discriminatori tra i dipendenti comunali.
Lega Nord: sempre più padrona (strafottente) a casa dei biassonesi.
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