@Marta Viganò |
L’area cani di Biassono fa discutere
ancora prima di essere inaugurata. A seguito di un post lanciato sul gruppo
Facebook “Sei di Biassono se…(non si cancellano i post)”, curato
dall’educatrice cinofila Marta Viganò, lo spazio prescelto per l’allestimento
in via Locatelli ha sollevato non poche perplessità in merito alle sue
dimensioni, così come alla possibile gestione degli spazi. Benché un servizio
simile fosse stato richiesto dai biassonesi stessi per anni, tanto da esser
proposto all’amministrazione Malegori attraverso una mozione di Lista per
Biassono prima, ripreso poi dalla nuova giunta Casiraghi con apposita delibera
e investimento da 20mila euro circa, sono proprio i possessori di cani a
sentirsi messi all’angolo. Marta Viganò, fattasi apprezzare a Biassono per
servizi di dog-sitter, esibizioni e corsi di agility, ha riassunto il suo punto
di vista critico in 4 punti:
1) Due recinti separati da una rete = cani che da
un recinto all’altro non faranno altro che abbaiarsi e ringhiarsi, proprio per
quello che viene definito “effetto rete”;
2) “Chi porterà il suo cane a
sgambare fino in via Locatelli, per poterlo lasciar correre libero (ammesso
riesca a correre, poiché le aree in allestimento risultano entrambe troppo
piccole per qualsiasi cane di taglia di media o grande)?”;
3) Le aree cani
dovrebbero essere posti dove poter lasciare il cane libero e dove possa
socializzare…peccato che i cani comunichino usando spazi e distanze e, in
entrambi i recinti, di spazio ce n’è ben poco!;
4) Se abbiamo presente le
aiuole e gli spazi pubblici verdi di Biassono, piene zeppe di escrementi non
raccolti, mi chiedo quante montagne di cacche ci troveremo lì dentro!
@Marta Viganò |
Inevitabile la delusione della
giovane esperta biassonese, alla quale il progetto pare più che altro un costoso
contentino e che, nonostante la sua preparazione tecnica, non è stata neppure
interpellata dal Comune in merito al progetto. Le sue osservazioni non sono
però passate sotto silenzio, tanto da accendere un vivace dibattito online,
ormai orientatosi verso la necessità di aprire un maggior dialogo con
l’amministrazione e prevedere modifiche rispetto a quanto già intravisto dai
lavori in via Locatelli. Conseguentemente una concittadina ha fatto pervenire a Biassono in Progress una
lettera aperta, nella quale il problema delle aree cani viene inserito in un
contesto più ampio, dove al di là degli aspetti tecnici (pur sempre
questionabili a seconda degli obiettivi stabiliti) viene messo in evidenza
anche un problema di educazione stessa dei possessori di cani.
NUOVE IDEE IN CAMPO
@Marta Viganò |
“Passeggio spesso col mio cane
intorno alle vie limitrofe a casa - scrive Marina Terraneo - e m’imbatto sempre
in molti amici a 4 zampe con i loro padroni. A mio avviso, per avere una area di conforto, sarebbero necessari almeno
80 per 40 metri (3200mq, contro i previsti 20x30) e questi dovrebbero essere
attrezzati con piante arboree, nonché idonei arredi. Penso a un’area progettata
con diverse recinzioni a basso impatto ambientale, gestita da volontari “specializzati” che si impegnino
nella valorizzazione di un bene comune (un servizio simile comporta tanto un
problema di cura del territorio, quanto di civile convivenza fra uomo e cane).
Quello che sta nascendo, invece, appare troppo piccolo per soddisfare il reale
fabbisogno dei biassonesi. Potrebbe essere funzionale se si allestissero altre
aree sul territorio biassonese. Basti un esempio: con una recinzione (magari di
legno) di 30 metri, una fontana e
due punti luce, potrebbero essere immediatamente utilizzabili anche i “Giardini Capra” nei pressi della scuola media e/o parte di quelli di “Padre Pio”, o in
ogni caso altre aree del territorio. Avere un’area piccola e unica, in un
Comune dove sono tantissimi i proprietari di cani, serve a ben poco, porta solo
a un aumento dell’intolleranza e a una deviazione verso altri luoghi,
alimentando ulteriori disagi, incomunicabilità e l’ignoranza verso le relazioni uomo-animale”.
Area cani Livigno |
Marina Terraneo, dando seguito a
stimoli emersi nella discussione online, invita a prendere spunto dai migliori
progetti sino ad ora avviati in altri Comuni, dove le aree attrezzate sono
addirittura attrezzate all’interno di parchi (e non in microgiardini),
permettendo di passeggiare col proprio cane in tutta tranquillità e
d’interagire con educatori cinofili o collaboratori.
Essenziale, infatti, è
educare anche i padroni, oltre che i cani, offrendo servizi come quelli di
aiuto asilo cani, percorsi di socializzazione, ma organizzando anche
manifestazioni cinofile ed hobbistiche, con possibilità di appuntamenti per
consulenza, corsi di formazione base, stage e, nel miglior libro dei sogni, disporre
addirittura di una pensione per cani o di servizi di pensione a richiesta.
EDUCARE EDUCANDOSI
“Ho sempre pensato, e ora che da 6 anni vive con noi ne ho la certezza - conclude Terraneo - che vivere con un cane rappresenti un riavvicinamento ad atteggiamenti sociali di tolleranza, di allegria, di benessere e armonia, a beneficio delle proprie famiglie e delle relazioni sul territorio. Il rapporto attuale con gli animali domestici si è infatti modificato rispetto al passato, tant’è che oggi il “migliore amico” dell'uomo è sempre più coinvolto nelle nostre vite. Spesso è al nostro fianco nelle passeggiate domenicali, nei momenti belli e tristi, ci segue al mare o in montagna, frequenta con noi corsi di educazione o attività ludiche. E’ in corso una vera e propria evoluzione nel rapporto con il cane, che lo ha portato a una costante e progressiva "urbanizzazione". Va considerato a tutti gli effetti un cittadino (si stanno facendo persino petizioni per avere una assistenza medica nazionale gratuita) e, fortunatamente, molte amministrazioni locali stanno venendo incontro alle nuove esigenze. Chi crea nuovi spazi, aree recintate adibite al gioco, o più marcatamente alla socializzazione….è proprio in un contesto urbano che diventa sempre più importante una riflessione sul concetto di condivisione degli spazi, così come di convivenza e qualità di vita. Pensare a un giardino per cani, oggi, non significa semplicemente alzare quattro steccati o aggiungere strutture tecniche. Significa pensare a un mondo di relazioni viventi”.
“Ho sempre pensato, e ora che da 6 anni vive con noi ne ho la certezza - conclude Terraneo - che vivere con un cane rappresenti un riavvicinamento ad atteggiamenti sociali di tolleranza, di allegria, di benessere e armonia, a beneficio delle proprie famiglie e delle relazioni sul territorio. Il rapporto attuale con gli animali domestici si è infatti modificato rispetto al passato, tant’è che oggi il “migliore amico” dell'uomo è sempre più coinvolto nelle nostre vite. Spesso è al nostro fianco nelle passeggiate domenicali, nei momenti belli e tristi, ci segue al mare o in montagna, frequenta con noi corsi di educazione o attività ludiche. E’ in corso una vera e propria evoluzione nel rapporto con il cane, che lo ha portato a una costante e progressiva "urbanizzazione". Va considerato a tutti gli effetti un cittadino (si stanno facendo persino petizioni per avere una assistenza medica nazionale gratuita) e, fortunatamente, molte amministrazioni locali stanno venendo incontro alle nuove esigenze. Chi crea nuovi spazi, aree recintate adibite al gioco, o più marcatamente alla socializzazione….è proprio in un contesto urbano che diventa sempre più importante una riflessione sul concetto di condivisione degli spazi, così come di convivenza e qualità di vita. Pensare a un giardino per cani, oggi, non significa semplicemente alzare quattro steccati o aggiungere strutture tecniche. Significa pensare a un mondo di relazioni viventi”.
L'amministrazione dovrebbe mettere una TASSA sui cani, così si potrebbe fare l'area cani come è spiegato sopra, mettere i giochini i lettini per il riposino pomeridiano ecc. ma lo sapete cosa state chiedendo cara Marta e Marina? è già fin troppo che vi hanno fatto l'area e se non vi va bene andrò dal Sindaco a proporre di modificarla in un'area giochi per bambini, oppure un'area per imbecilli.
RispondiEliminaproporrò all'amministrazione di mettere il climatizzatore per l'area e a Marina Terraneo il doppio dei metri che ha proposto e magari una sedia a dondolo così si rilassa un po' visto che è di lista per biassono ed è un po' nervosetta. Condivido la tassa sui cani almeno cosi il ricavato l'Amministrazione terrà pulito i marciapiedi dalla cacca dei cani
RispondiEliminada quei gran maleducati di padroni. Caspani proponi all'amministrazione per il prossimo consiglio comunale la tassa sui cani forza e coraggio.
Di nervosetti, mi pare, ci sono solo i due commenti precedenti.
RispondiEliminaL.M.
Cara Marina sei fusa!!!
RispondiEliminaVisto dove la hanno fatta scommetto che non ci andrà nessuno.
RispondiEliminaCon tutto il sacrosanto rispetto per i cani e i loro padroni, ma non vi pare un'esagerazione tutto questo grande fiume di parole per un problema che interessa si e no quindici/venti persone?
A me sembrano soldi veramente buttati via e sono d'accordo nel chiedere una bella tassa sui cani e fare delle multe salatissime ai padroni che non puliscono quello che i loro cani sporcano.
In questo paese ormai succede di tutto fra vigili ballerini, comandanti nazisti, e mai nessuno responsabile di niente. Ci mancava proprio tutta questa bella discussione sui cani mi sembra di vivere nel paese di desperate housewife.
ci vuole un bel regolamento che obblighi i padroni di cani a portare con anche una bottiglia di acqua da versare quando i loro cani fanno pipi. In centro paese è uno schifo ho visto pipi su ogni angolo e persino su porte di ingresso di abitazioni. Non sono del vostro colore ma cari amministratori mettete una bella tassa sui cani e sopratutto mettete il divieto nei giardini del Comune.
RispondiEliminaSmettiamo di contestare io ringrazio l'Amministrazione per averci dato un'area sgambamento cani. Che sia piccola o grande va bene così com'è grazie Sindaco
RispondiEliminaHi nice reaading your post
RispondiElimina