Timide
schiarite sul bilancio di previsione 2017. Ma potrebbero essere solo avvisaglie
di furibonde tempeste. Recapitato ai consiglieri un documento della Corte dei
Conti nel giorno stesso in cui ci si è riuniti in Villa Verri per discutere di
spese e investimenti a Biassono, la seduta ha portato a galla tutte le storture
e i paradossi che LpB sta denunciando da anni. Innanzitutto, in merito ai
pesanti rilievi critici della Corte dei Conti (si veda il documento in allegato), non c’è stato verso di far prendere posizione all’assessore
al Bilancio Piero Malegori: sollecitato dal nostro capogruppo Alberto Caspani
sin dall’apertura dei lavori del consiglio comunale, si è limitato a rinviare dapprima
alle risposte contenute nel documento fatto pervenire ai consiglieri, quindi a
rimandare la discussione al punto inerente l’approvazione del bilancio. Peccato
che, arrivati al fatidico momento, il presidente del consiglio comunale Mauro
Rossi ha visto bene di sciogliere la seduta e rimandare tutti a casa, temendo
una maratona d’interventi lunga tutta la notte (occorreva entrare nel merito
degli 11 emendamenti al bilancio presentati dalla sola Lista per Biassono).
Aggiornamenti dunque a lunedì sera, quando il consiglio comunale tornerà a
riunirsi in Villa Verri dalle ore 21, nella speranza di veder fra il pubblico
qualche biassonese non legato solo alle rappresentanze politiche. Quanto all’analisi del piano triennale
dei lavori pubblici e la determinazione delle aliquote per il 2017 (rimandiamo le
considerazioni sul punto “Valorizzazione degli immobili comunali” a un
successivo approfondimento legato alla discussione di bilancio), riportiamo qui
sotto gli aspetti salienti trattati sino alla sospensione dei lavori.
ODG n.1: Approvazione Programma triennale Opere Pubbliche
Fra
le tante osservazioni mosse, a partire dall’eclatante stanziamento di 1.600.000
euro nel 2018 per il rifacimento del centro storico senza aver neppur
predisposto un confronto con la cittadinanza, ai soliti e costosi interventi
tampone della scuola elementare “M. L. King” (310mila euro in tre anni,
evitando una volta ancora di predisporre un piano di autentica rigenerazione
del plesso), è emersa la totale assenza di una visione strategica di lungo
respiro. Nessuna intenzione di spendersi nella ricerca di preziosi fondi che,
proprio quest’anno, avrebbero potuto giovare a un recupero in grande stile di
Villa Verri (per la quale si spenderanno solo 60mila euro in vista di un
miglioramento della pavimentazione esterna), né provvedere a salubri tagli
sulla manutenzione delle rotonde dell’ex strada provinciale (60mila euro di
risparmio, a fronte di un progetto di adozione delle stesse da parte di
associazioni o privati). Tanti poi i problemi storici ancora irrisolti. In
particolare:
1) La riqualificazione di Via Pessina. Nella
Relazione sulle opere pubbliche si dice che “l'ipotesi progettuale, a seguito
di opportune verifiche statiche e geologiche in corso di perfezionamento, dovrà prevedere...”. Siamo ancora al
tempo futuro, dopo anni di discussioni: delle ricerche catastali commissionate
a uno studio professionale non si hanno ancora notizie, mentre non è stata
chiarita ancora la questione relativa alla proprietà del muro di contenimento da
modificare per mettere in sicurezza la via. L’amministrazione continua a
parlare di accertamenti in corso, ma non dà mai risposte: ora tutto dovrebbe
risolversi in 10 giorni stando alle dichiarazioni dell’assessore
all’Urbanistica Alessio Anghileri, ma non è credibile chiedere un voto
d’appovazione alle opere quando non si hanno in mano elementi per valutare i
costi effettivi dell’opera.
2) La riqualificazione dell’Area Festa in Via
degli Artigiani: sempre nella Relazione si parla di “eliminazione della
crescita di erbe infestanti sui bordi stradali”. Rimedio individuato: “bonifica
dei tratti stradali con scarifica dello strato bituminoso e risanamento in cls,
per la successiva stesura del manto in asfalto”. Costo: 200.000 euro. Non sono
forse un po' eccessivi? Ma soprattutto, è questa davvero una priorità per
Biassono? E se è vero che i lavori puntano a valorizzare l’area a favore del
Comune, come mai non è stato elaborato alcun piano a riguardo? Mah!
3) La realizzazione, nel 2018, della pista
ciclabile dal cimitero al confine di Lissone. Spesa prevista 40.000 euro,
finanziata con Convenzione urbanistica. Si rimanda dunque a possibili accordi
con privati per intervenire su un’area in realtà legata a doppio filo al Piano
di Governo del Territorio. Peccato che su questo gravi da anni un ricorso portato
avanti da LpB, esponendo a conseguenze legali qualsiasi intervento che alteri
le attuali condizioni dei territori a ovest di Biassono. Territori,
oltrettutto, su cui torna a incombere lo spettro di un titanico Masterplan (ben
90mila mq di superficie coperta edificabile su un totale di 180mila mq di
slp (superficie lorda di pavimento); dunque una quota ancora superiore a quella prevista nell’ultra
cementificante Piano di Governo del Territorio).
E’
stato integrato il Regolamento del 30.06.2014 con la previsione (art. 27,
capitolo IV, componente Tari) di una riduzione del 25% sulla parte fissa e
variabile della tariffa per i 5 anni successivi alla disinstallazione di
apparecchi di video poker, slot machines, videolottery o altri apparecchi con
vincite in denaro. La
riduzione vale per le utenze non domestiche e, più precisamente, per i soggetti
“che esercitano a titolo principale, attività di bar o attività di commercio al
dettaglio di prodotti del tabacco”. E' un emendamento al Regolamento che va
nella direzione già indicata, fin dal 2011, da Lista per Biassono. Unica
perplessità: forse sarebbe stato meglio prevedere una riduzione anche maggiore
(40%) ma sulla sola parte variabile della tariffa, e non su quella fissa che
attiene ai costi generali di gestione del servizio che, in quanto tali,
dovrebbero suddividersi indistintamente su tutti i cittadini, siano essi Utenze
domestiche che Attività. LpB ha perciò votato a favore dell'introduzione della
riduzione in chiave di contrasto al fenomeno delle ludopatie. Si tratta infatti
di una battaglia che il nostro gruppo sostiene da anni (anche attraverso
emendamenti ai bilanci passati) e finalmente pare esser stata recepita dalla
giunta.
OdG
n.5: determinazione aliquote IMU anno 2017
Invariate
rispetto agli anni precedenti. Questo il dettaglio:
abitazione
principale A1/A8/A9: 4,6 per mille
fabbricati
ad uso produttivo: 8,4 per mille
unità
immobiliari concesse in uso gratuito a parenti e familiari: 4,6 per mille
aree
edificabili: 8,2 per mille
Le
entrate hanno avuto il seguente andamento negli ultimi anni:
Rendiconto
2015: euro 1.250.000
Pre
Consuntivo 2016: euro 1.660.782,73
Preventivo
2017: euro 1.600.000.
OdG
n.6: determinazione aliquote TASI 2017
Anch'esse
invariate rispetto agli anni precedenti:
abitazione
principale A1/A8/A9: 1,4 per mille
fabbricati
ad uso produttivo: 1,1 per mille
fabbricati
concessi in uso gratuito per i quali il contribuente usufruisce di apposito
regime agevolato determinato ai fini Imu: 1,4 per mille
fabbricati
assimilabili alle abitazioni principali posseduti da anziani o disabili
ricoverati in Rsa: 0,0 per mille
Aree
edificabili: 1,0 per mille
Le
entrate hanno avuto il seguente andamento negli ultimi anni:
Rendiconto
2015: euro 1.815.000
Pre
Consuntivo 2016: euro 555.326,43
Preventivo
2017: euro 610.000
Il
discorso per entrambi i punti è sempre lo stesso: aliquote ormai consolidate da
anni al livello massimo consentito e particolarmente ingiuste in quanto
indifferenziate. Oltretutto con conseguenze paradossali: basti l’esempio delle rendite
catastali fino a 600 euro, che pagano in più rispetto alla vecchia Imu, mentre le
rendite oltre tale soglia risparmiano. Risultato: più elevata la rendita,
maggiore il risparmio.
OdG n.7: approvazione Piano Finanziario TARI (tassa raccolta rifiuti)
Con
determinazione n.585 del 02.12.2016 l'Amministrazione ha affidato l'attività di
supporto alla redazione del Piano Finanziario Tari-anno 2017 alla ditta Gelsia
Ambiente Srl (costo dell'operazione: euro 2.787,70), benché il gestore del
servizio di raccolta differenziata sia proprio Gelsia. Motivazione:
“la predisposizione del predetto Piano Finanziario si configura come operazione
di elevata complessità, in quanto necessita la raccolta, analisi ed
elaborazione di una articolata serie di dati provenienti da soggetti
diversi...”. Gelsia
Ambiente Srl, affidataria per il Comune di Biassono del Servizio di Igiene Urbana,
ogni anno redige il Piano Finanziario mediante il quale vengono fissate le
tariffe ed anche gli obiettivi di gestione dell'Amministrazione Comunale.
Le
entrate hanno avuto il seguente andamento negli ultimi anni:
Rendiconto
2015:euro 1.200.615
Pre
Consuntivo 2016: euro 1.221.067
Preventivo
2017: euro 1.225.000
Biassono
è da tempo ai primi posti tra i Comuni brianzoli in materia di raccolta
differenziata. Ma i suoi cittadini, rispetto all’impegno profuso, non hanno mai
tratto significativo beneficio in termini di riduzione delle tariffe. In
passato le uniche categorie merceologiche che hanno potuto usufruire di qualche
sgravio sono state “Studi ed Uffici” e “Attività Industriali ed Artigiane”. Lista
per Biassono ritiene che chi produce meno rifiuti indifferenziati debba essere
premiato e per questo continua e continuerà a richiedere l'adozione di un
sistema di tariffazione puntuale, con un tributo calcolato solo sulla effettiva
produzione di rifiuti indifferenziati residui.
La
percentuale di raccolta differenziata, negli anni, ha avuto il seguente
andamento:
2012:
70,32%
2013: 71,72%
2014: 71,00%
2015: 72,89%
2016: 72,11%
Prev 2017:
72,13%
Nel documento Gelsia viene più volte previsto complessivamente “un
mantenimento del valore di produzione dei rifiuti non riciclabili in linea con
il 2016” (1.374.811 kg contro
1.361.199 kg dell'anno precedente). Ciò,
a nostro giudizio, contrasta con gli obiettivi “che si intendono raggiungere
nel 2017”, tra i quali spiccano: “avviare
iniziative tendenti alla riduzione del rifiuto prodotto”, “informazione all'utenza e promozione di
comportamenti corretti con particolare riferimento ai circuiti di raccolta
differenziata dei rifiuti, al fine di migliorare anche la qualità della
raccolta differenziata e incrementare la capacità di intercettazione
differenziata”.
In
generale, la tariffa Tari 2017 è così ripartita:
i
costi variabili salgono al 40,53% (erano il 38,38% nel 2016)
quelli
fissi rappresentano il 59,47% (erano il 61,62% nel 2016)
Della
parte fissa (euro 728.564) il 73,04% è attribuito alle utenze domestiche (euro
532.143,15), mentre il restante 26,96% alle Attività (euro 196.420,85).
Della
parte variabile (euro 496.453) il 68,54% è attribuito alle utenze domestiche
(euro 340.268,89), mentre il restante 31,46% alle Attività (euro 156.184,11).
Erano,
nel 2016, rispettivamente il 67,04% e il 32,96%.
Molto
impegno ma, come si vede, il cittadino biassonese continua a pagare.
OdG
n.8: determinazione aliquota Add. Com. all'Irpef
E’
stata confermata, per il 2017, l'aliquota dell'addizionale comunale già in
vigore da anni (0,8% per tutti gli scaglioni di reddito), con una novità
piuttosto sorprendente: una soglia d’esenzione per redditi sino ad euro 9.000.
Gli aspetti positivi riguardano dunque l'innalzamento della soglia dai 7.500
euro del passato ai 9.000 odierni. Ancorché parziale e insufficiente (la
variazione darà maggior respiro ad appena una 50 di famiglie biassonesi, per
una maggior copertura a carico dell’amministrazione comunale di appena 10mila
euro), il provvedimento va però nel senso auspicato per anni da Lista per
Biassono che, a ogni seduta di Bilancio, ha sempre proposto emendamenti volti
ad elevare la soglia di esenzione sino a 15.000 euro (con un impegno di spesa
di circa 120.000 euro). Provvedimento senza dubbio insufficiente e assai vicino a un’opera di
maquillage per recuperare
credibilità agli occhi dei cittadini, LpB ha comunque scelto d’incoraggiare la
giunta su questa strada, strappando l’impegno per i prossimi anni a incrementare ulteriormente la base d’esenzione. Un'altra nostra battaglia che
viene parzialmente recepita e rispetto alla quale abbiamo dunque votato a
favore (è un nuovo segnale di discontinuità col passato), ma con pesantissime
riserve. In particolare: viene mantenuta e consolidata l'aliquota massima
(0,8%), unitamente all'indifferenziazione dell'aliquota in base agli scaglioni
di reddito (valgano a riguardo le stesse argomentazioni già sviluppate in tema di
aliquote Tasi circa la mancata applicazione del principio di progressività
dell'imposizione fiscale, sancito dall'articolo 53 della Carta Costituzionale).
OdG
n.9: DUP (Documento Unico di Programmazione)
E'
il nuovo presupposto fondamentale per l'approvazione del Bilancio di Previsione
2017 – 2019. Nella “Sezione Strategica” appaiono risibili i paragrafi dello
“Scenario di Riferimento” (pag. 8), soprattutto in ordine alla conferma “della
ripresa e agli sviluppi favorevoli sul mercato del lavoro”. Così come
“l'Analisi strategica delle condizioni esterne” è ampiamente superata
dall'esito del Referendum del 4 dicembre che ha bocciato la Riforma
Costituzionale, nonché dalla pronuncia della Consulta sulla Riforma Elettorale,
che ne ha cassato buona parte. Se passiamo agli “Obiettivi strategici
dell'Ente”, rileviamo (pag. 44) che “nel futuro l'ente ha intenzione di
elaborare i seguenti documenti:
1)
il bilancio partecipato, che costituisce una pratica innovatrice della gestione
urbana, capace.....di coinvolgere attivamente cittadini nel processo
decisionale riguardante la gestione del nostro ente”;
2)
il bilancio sociale inteso come risultato di un processo con il quale
l'amministrazione rende conto
sulle scelte.......in modo di consentire ai cittadini di conoscere e formulare un proprio giudizio su come
l'amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo
mandato.
Sono
parole che, alla luce dell'odierna realtà che avremo modo di affrontare
nell’analisi di bilancio lunedì sera, suonano grottesche e beffarde. Diciamo
che avremmo potuto ritenerci già parzialmente soddisfatti se questa amministrazione,
a quasi un anno dal suo insediamento, avesse cominciato col reintrodurre le
Commissioni Consultive, a partire proprio da quelle Bilancio e Tributi.
La
“Sezione Operativa” del DUP parla già da sé:
Missione
5, Programma 1
“Valorizzazione dei beni di interesse storico”: zero euro nel
2017, 2008 e 2019
Missione
6, Programma 2
“Giovani”: zero euro nel 2017, 2018 e 2019
Missione
7, Programma 1
“Sviluppo e valorizzazione del Turismo”: zero euro nel triennio.
Missione
9, Programma 2
“Tutela, valorizzazione e recupero ambientale”: zero euro nel
triennio.
Missione
10, Programma 2
“Trasporto Pubblico Locale”: zero euro nel triennio
Missione
20, Programma 2
“Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità”:
euro
272.520,35 nel 2017
euro
333.737,95 nel 2018
euro
405.253,22 nel 2019
-->
Impossibile
votare a favore
Nessun commento:
Posta un commento