Ha
preso avvio il battage pubblicitario a favore del Referendum consultivo
sull'autonomia della Regione Lombardia indetto per il prossimo 22 ottobre.
Le
imponenti affissioni pubblicitarie sui mezzi di trasporto e nelle principali vie
di tutte le città lombarde, unite alle inserzioni online, fanno ragionevolmente
ritenere che la cifra già prevista di 46 milioni di euro, sarà destinata a
lievitare. Risorse
sottratte agli investimenti utili a risolvere i problemi reali dei cittadini
lombardi. Si
sta invece costruendo una leggenda che spaccia questo Referendum, di mera e
vuota propaganda, come la cura di tutti i mali.
Anche
la nostra Amministrazione si sente impegnata nell'operazione e, solerte, dal
sito istituzionale del Comune informa i biassonesi che potranno esprimere il
proprio voto attraverso le opzioni SI – NO o SCHEDA BIANCA ( l'astensione,
evidentemente, non è contemplata). La
stessa solerzia avremmo voluto vedere anche in casa nostra.
Dal
luglio 2004 il Comune di Biassono si è dotato di uno Statuto il cui articolo 25
testualmente prevede: “il Referendum consultivo è disciplinato dal presente
Statuto e dal regolamento, con il quale tutti i Cittadini iscritti alle liste
elettorali del Comune nonché i Cittadini con età fra i sedici ed i diciotto
anni, sono chiamati a pronunciarsi in merito a programmi, piani, progetti,
interventi ed ogni altro argomento..........relativi all'Amministrazione ed al
funzionamento del Comune, esprimendo sul tema o sui temi proposti il proprio
assenso, dissenso o non voto, affinché gli organi ai quali compete decidere,
assumano le proprie determinazioni, consapevoli dell'orientamento prevalente
della comunità”.
Il
Consiglio Comunale avrebbe dovuto approvare, entro un anno, i regolamenti
previsti dallo Statuto. Evidentemente
il regolamento che disciplina l'esercizio di questo importante strumento di
democrazia diretta non è mai stato in cima ai pensieri ed alle preoccupazioni
delle Giunte leghiste che si sono succedute.
Sono
infatti passati ben 13 anni e del regolamento sul Referendum consultivo a
Biassono ancora nessuna traccia.
Nel
frattempo incombono piani attuativi e proposte di trasformazione destinate ad
impattare pesantemente sul nostro territorio. Lista
per Biassono, allo scopo di poter dare ai biassonesi la possibilità di
esprimersi nel merito così come statutariamente previsto, cercherà di porre
rimedio alla situazione nel corso del primo Consiglio Comunale utile. L'impressione,
comunque, è che la strada sarà irta di ostacoli e di ostracismi di ogni genere.
Ma
se un Referendum, ancorché consultivo, per il momento solo annunciato ha già
iniziato ad ingenerare nervosismo nelle alte sfere leghiste e tentativi
preventivi di screditamento, forse significa che, ancora una volta, Lista per
Biassono è sulla strada giusta.
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