Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

martedì 20 dicembre 2011

DISCO ROTTO

Leggo sul Giornale di Carate che il nostro sindaco è bravissimo a fare il processo alle intenzioni.
Esattamente come avvenuto il 17 marzo scorso, in occasione della giornata dedicata al 150° dell’Unità d’Italia (quando il primo cittadino sosteneva che i festeggiamenti fossero un’iniziativa anti-lega), questa volta nel mirino è finita la serata Biassonesi dal Mondo.
Strano concetto della storia: non abbiamo più le testimonianze dei diretti interessati che possano confermare come l’Unità d’Italia, dopo 150 anni, fosse stata pensata ed attuata solo perché il sindaco di Biassono potesse affermare una verità simile.
Chissà cosa ne penserebbero i famosi 435 garibaldini lombardi (di cui 174 bergamaschi e 63 bresciani) che, nonostante l’origine padana, già allora tramavano contro la Lega Nord.
A codesto signore non viene in mente, anche solo per un momento, che qualcuno possa fare qualche cosa a favore invece che contro? Forse è questione di DNA.
Ormai è un disco rotto: ripete lo stesso brano indipendentemente dall’evento.
La serata era aperta a tutti, anche ai leghisti, che avrebbero potuto criticarla dopo averla vissuta in prima persona. Di loro non si è vista ombra.
Però il sindaco parla. Parla comunque. Parla di discriminazione nei confronti degli italiani, a cui era chiesta la cifra di 15 euro a sostegno della serata, mentre agli stranieri veniva offerto gratis un buffet in cambio di un dolce tradizionale; è vero, in questo ha ragione, noi italiani abbiamo sostenuto le spese della serata in quanto ospiti: più che di discriminazione, direi che è questione di stile. Chissà. Forse il sindaco quando invita qualcuno a casa sua, gli fa pagare la cena. 

Fabrizio Baccenetti

6 commenti:

  1. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. (Dante, canto III Inferno, verso 51).

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  2. Chi c'era ha visto.
    Chi c'era ha sentito.
    Chi c'era ha capito.
    Ed ha visto, ha sentito ed ha capito che il nostro borgomastro ha torto. Egli critica in modo preconcetto un'iniziativa che non voleva (e non avrebbe mai potuto avere) una valenza offensiva, una valenza contro un modo di pensare questo sì offensivo. Evito di ripetere le stesse cose, però tutte vere, sentite e ripetute a iosa sul razzismo leghista, sulla paura del diverso, sull'aiutiamoli a casa loro e compagnia cantante.
    Voglio solo riferire a chi non c'era che la serata (spero prima di una lunga serie) Biassonesi dal Mondo è stata un'occasione per condividere con cittadini stranieri il nostro sentimento di non esclusione nei confronti di persone molto spesso anche disprezzate per il solo fatto di non essere italiani o peggio ancora di non essere padani.
    Che quanto fatto sia giusto si è capito anche dalla simpatia manifestata nei nostri confronti da molti biassonesi.
    Credo il nostro borgomastro, dal suo punto di vista, debba seriamente iniziare a preoccuparsi di tale simpatia, non del fatto che abbiamo invitato a cena a nostre spese diversi Biassonesi dal Mondo.
    Arrivederci alla prossima iniziativa con buona pace del borgomastro.

    Michele Memola

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  3. Pensava di essere l'unico a mangiare senza pagare,ma non è stato così! E' diritto dei soli Leghisti Verdani e Padani seccessionisti ecc ecc poter fare il magna magna... non degli stranieri! Solo i Padani possono mangiare senza pagare,gli stranieri devono pagare senza mangiare!
    Poveri noi... a che personaggi siamo in mano!

    John Johnson

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  4. "Ciascun dal proprio cuor l'altrui misura.........." così il sommo
    poeta. Dal canto mio posso dire di aver partecipato ad una bella
    serata, diversa dalle solite: ottimo il cibo, sia etnico come le
    irresistibili specialità dolciarie, sia nostrano con una raffinata
    selezione di formaggi da far invidia ai cugini francesi. Il tutto
    innaffiato da una sincera Bonarda e da un'autentica Votka Ucraina.
    Due tiri ai birilli del tavolo verde con gli amici, positive
    testimonianze in diretta dai nostri nuovi concittadini dal mondo,
    canti e giocose ballate con sorprendenti assonanze musicali
    autoctone, vincita del primo premio della sottoscrizione insomma dimmi
    che vuoi di più?. Complimenti allora agli organizzatori e a quanti
    hanno animato la piacevole serata, nella speranza che questa bella
    iniziativa, carica di senso civico, solidarietà, profonda moralità e
    spirito cristiano, ripetersi presto ed allargarsi nella
    partecipazione.
    dr arch.Giorgio Beretta.

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  5. Entusiasmo, voglia di raccontarsi, di far conoscere il proprio mondo e di conoscere il mondo degli altri. Questo si è respirato durante la serata dedicata alla conoscenza dei cittadini biassonesi provenienti da altre culture.
    Il cibo si è confermato un veicolo semplice e immediato che aiuta a vivere il rapporto con gli altri entrando in contatto con culture diverse dalle nostre. Un’esperienza senz’altro positiva da proseguire e ampliare, estendendola ad altri ambiti, per sviluppare un sistema di conoscenze che valorizzi i diversi saperi, per imparare a conoscere l’altro, per iniziare a vivere l’integrazione.

    Vittoria Sangiorgio

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  6. Ma da che pulpito............. Probabilmente il nostro Sindaco non ricorda che da anni i loro rappresentanti verdi, seduti sulle cadreghe del parlamento italiano, discriminano gli italiani che pagano loro un lauto stipendio. In questi giorni il loro capo ritira fuori la proposta di coniare la moneta padana......... Ecco farei una proposta paghiamoli con questa moneta.

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