Pensavo
fosse amore, invece era un calesse. Così avranno pensato molti cittadini
biassonesi leggendo che il sindaco Piero Malegori, spalleggiato dall’assessore
ai Lavori pubblici Silvano Meregalli, ha infine scelto di candidare la scuola “Aldo
Moro” di piazza Italia per l’erogazione dei fondi messi a disposizione dal
governo Renzi.
“Renzi chiama, Malegori risponde subito”: questo il grottesco
sottotitolo riportato dall’ultimo articolo apparso su “il Cittadino”, il cui
senso del tempo dev’essere certamente calibrato su epoche giurassiche. La
lettera d’invito da parte di Lista per Biassono, e successivamente di sollecito circa la possibilità di
candidare la scuola elementare “M.L.King”, era stata
inviata da oltre una settimana, ma a quella il sindaco non ha mai risposto. In barba a un appello rispetto al quale, nel frattempo, si erano uniti anche gli altri due gruppi di minoranza in consiglio comunale.
Alla giunta leghista non piacciono domande, inviti, solleciti e preferisce
omettere doveri istituzionali, piuttosto che rendere ragione del suo mancato
operato. O forse non ha il coraggio di rispondere, perché ormai consapevole di
non aver altra scelta che ricorrere a giochi di prestigio: Pierino Malegori si diverte
un mondo a mescolare le scatolette, nella speranza il cittadino non scovi
proprio quella con la pallina dentro. Peccato che le sue scatolette siano tutte
e immancabilmente vuote.
Sappiamo
ormai bene, e il sindaco l’ha ribadito nella sua intervista, che il progetto
d’edificazione di un nuovo plesso scolastico andrà avanti; detto altrimenti: le
due scuole elementari di Biassono saranno unificate nel nuovo complesso che
sorgerà in via Locatelli, provvedendo ad abbattere la “Martin Luther King” per
far posto a lussuose palazzine fronte Parco.
Perché spendere soldi in piazza
Italia, dunque?
La
Lega Nord sta chiedendo al Governo d’investire soldi per opere che non andranno
affatto a beneficio della “scuola” e dei nostri alunni, ma caso mai per chi
dovrà sedere negli uffici del Comune (l’Aldo Moro dovrebbe infatti trasformarsi
in uno spazio per servizi amministrativi). Una scelta che si profila come un vero e proprio raggiro allo Stato, non solo ai biassonesi.
D’altra
parte il sindaco Piero Malegori e l’assessore Silvano Meregalli sanno bene che,
se avessero scelto di chiedere soldi per salvare la scuola “Martin Luther King”
di S. Andrea, sarebbero venuti a mancare i presupposti per l’abbattimento
dell’edificio e non avrebbero potuto soddisfare la spinta degli speculatori edilizi;
evidentemente il bene di questi ultimi sta loro più a cuore dei propri alunni,
visto che l’abbattimento della scuola è sempre stato motivato per problemi
economici di manutenzione.
Il
mattone e il cemento rimangono dunque l’unico faro dell’azione politica di
questa giunta, che ricorre al verde solo per le proprie bandiere sempre più
stinte, ma appena ne vede un po’ sul territorio, lo seppellisce subito sotto colate
di cemento.
Su,
su, cittadini: quale scatoletta scegliete, ora?
Caro sindaco, sinceramente questi giochetti
ci hanno rotto le scatole: Biassono non ha bisogno né di
venditori di mattoni, né di venditori di fumo.
Fabrizio Baccenetti
Può capitare a chiunque di avere pessime idee.
RispondiEliminaSpecie ai meno avveduti e ai meno preparati tra gli amministratori della cosa pubblica che si rivelano sempre più sensibili alle sirene e agli interessi degli speculatori immobiliari che non al bene della comunità che governano.
Si sa: errare è umano e quindi comprensibile anche se non giustificabile. Incomprensibile è perseverare nell'errore che,invece, è diabolico; Ppecialmente a fronte di saggi suggerimenti provenienti da più parti e ascoltando i quali sarebbe facile emendarsi dall'errore.
Rifiutarli sdegnosamente perché provenienti da avversari e oppositori politici, oltre che miope, si dimostra due volte stupido e perciò diabolico.
Anzitutto, per il danno arrecato alla cittadinanza dal mancato recupero di un complesso scolastico di indiscusso valore storico-architettonico che il Piano Renzi poteva garantire e secondariamente per il danno politico arrecato alla propria organizzazione che proprio grazie a queste scellerate scelte amministrative va via via assottigliandosi sempre più.
Da cittadino responsabile della cosa pubblica e quindi anche delle risorse pubbliche provenienti dalle nostre tasse, statali o locali che siano, ritengo che sia doveroso segnalare alla Presidenza del Consiglio, magari tramite la nostra concittadina deputata del PD, che i contributi eventualmente assegnati a Biassono in realtà, in barba al vincolo di destinazione, saranno utilizzati per finalità diverse da quelle scolastiche. Un vero e proprio imbroglio premeditato visto che proprio il Sindaco continua a ribadire che la scuola "'Aldo Moro" verrà riconvertita ad uffici amministrativi e dunque le risorse eventualmente assegnate dal Piano Renzi per la scuola finirebbero per finanziare tutt'altro.
La speranza che rimane a noi cittadini Biassonesi è che questo assottigliarsi del consenso indotto da tale insipienza amministrativa abbia sempre più ad accelerare, fino a condurre alla definitiva "rottamazione" di questi ottusi amministratori e ad un cambiamento ormai indispensabile.
Il cittadino Arturo
Mi chiedo:
RispondiElimina1) quanto possono essere entusiasti gli abitanti di via Locatelli nel sapere che in due momenti della giornata (mattino e mezzogiorno) la loro zona sarà congestionata per l'entrata e l'uscita dei ragazzi dal mega complesso scolastico che dovrebbe assorbire 2 scuole elementari e una media ? (Proposta a quelli di Lista per Biassono: perché non comunicare con un volantino agli abitanti di quella zona i propositi di questa giunta, molti non sanno nulla!).
2) Quanto saranno felici i genitori nell'accompagnare e poi nel riprendere i propri figli in quel groviglio di auto in doppia fila?
3) I nostri figli che vanno alle elementari e che ancora un po' non sanno più cos'è un orto o quando spunta un fiore, non avrebbero più diritto di qualche fortunata famigliola di godersi il verde e la natura del parco?
Comunque,
sotto pressing il nostro sindaco (nostro per modo di dire, visto come opera lo cederemmo volentieri a costo zero a chiunque) e il prode assessore ai Lavori Pubblici dichiarano al 'Il Cittadino' del 15/marzo:
-che vanno avanti col PGT e con l'accentramento delle scuole. Ne consegue che l'elementare di via S. Andrea verrà demolita per far posto a villette - fronte - parco, (avevamo già detto, e ripetiamo sempre più convinti, che gli avvoltoi del cemento sono ormai intimi sempre più arrapati di questi amministratori e che le loro avance non sono più contenibili). A quando la nostra biassonopoli?
-Che vogliono attingere ai soldi messi a disposizione dal governo per il risanamento delle scuole, per ristrutturare l'edificio in P.za Italia (a questo punto: ex elementare Aldo Moro) destinato a spazi amministrativi, ciò, come è stato detto sopra, SI CHIAMA TRUFFA.
Questa giunta, per appagare gli appetiti dei cementificatori (e non solo...), ha vomitosamente stra-esagerato con un PGT che è sotto esame del TAR (significativo che Malegori, il sindaco, nell'articolo comincia a mettere le mani avanti, anzi: dietro: "procediamo col PGT, poi vedremo se sarà fattibile oppure no...") Nell'attesa cominciano con le truffe allo Stato, quando si dice un'amministrazione allo sbando...
Daniele
A raccontare le palle siete bravi, peccato che la verità vi smaschera sempre.
RispondiEliminaHai proprio ragione, la verità smaschera sempre: diamanti; investimenti in Tanzania; rimborsi farlocchi a trota,fratello e cerchio magico; soldi pubblici per ristrutturare casa (a sua insaputa?).
EliminaE si potrebbe continuare.............
Biassonese amante della verità
Sono Daniele, quali sono le palle che avrei raccontato?
EliminaMa almeno firmati... oppure hai la coscienza così pulita da che non ti permette nemmeno di firmarti? Noi siamo sempre in piazza con qualche evento,se hai qualcosa da dire potresti anche venire li a parlare,oppure il dialogo ti spaventa?
RispondiEliminaVisto che le cose dette qua sopra per qualcuno (leghista o meno è lo stesso) sono palle, quando, invece sono tutte cose logiche e la preoccupazione che c'è dietro è sacrosanta, faccio un'altra considerazione.
RispondiEliminaNegli ultimi 5 anni ben 63 sono state le inchieste avviate qui in Brianza contro la criminalità organizzata, coinvolte, fin'ora, 360 persone. Un paio di settimane fa è stata scoperta una banca clandestina della 'ndrangheta brianzola a Cesano, una trentina gli 'affiliati' arrestati. Uno di questi 'affiliati' , figura non di secondo piano, è un costruttore biassonese, presentava colleghi impresari bisognosi di liquido, al cassiere 'ndranghetista arrestato pure lui.
Solo due domande (alle quali l'anonimo sopra, se vuole può rispondere):
-Questo costruttore nostrano gli amici in difficoltà è più facile che li trovasse nei dintorni di Bellaria-Rimini o qui in zona?
-Visto l'abnorme ampliamento industriale e di consumo di suolo previsto dal PGT di Biassono (se va in porto ci avviciniamo al costruito di Lissone e Monza che hanno già superato l'80%), per quale motivo la 'ndrangheta brianzola avrebbe deciso di fermarsi al confine di Desio-Lissone?
Caro anonimo, sono palle queste, o è logica?
Daniele
<l'asservimento dell'amministrazione leghista ai "poteri forti", siano essi speculatori edilizi o imprenditori, è sotto gli occhi di tutti .... coloro che vogliono vedere. Compito e dovere delle forze politiche di opposizione (e aggiungerei, anche dei privati cittadini che non condividono questa sudditanza e le conseguenti scellerate scelte amministrative) è "far sapere" ai cittadini elettori e ...... ricordare. In tema di speculazioni edilizie, che dire del mega intervento, in corso da anni, in via Misericordia, con una convenzione estesa anche ai non residenti, pur di favorire il costruttore?
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