“I soldi di Sias arriveranno”….campa
cavallo che l’erba cresce!
Grazie alla richiesta di
chiarimenti di Lista per Biassono, il sindaco Piero Malegori – a modo suo - risponde
ai dubbi dell’opposizione: "Porteremo a casa i contanti". Già me lo vedo, tronfio
e pettoruto mentre lancia il suo proclama. A noi, però, vengono più dubbi di
prima.
Chiedevamo di sapere che fine
avessero fatto i famosi 25mila euro che la Sias, la società incaricata di gestire l’autodromo monzese, doveva pagare al Comune sotto forma di arredo urbano; adesso
che il sindaco sostiene si farà dare i “soldi in contanti”, ci sorge una
nuova domanda: perché otto mesi fa si riteneva tanto vincolante ricevere arredo
urbano anziché incassare quattrini? Chi ha cambiato idea, ora? Il Comune? Sias? Il cittadino
biassonese, che può solo osservare allibito questi giochi di prestigio, senza
mai dire la propria?
Poiché non ci risulta che Sias
venda o commerci arredo urbano, perché chiedere e accettare quel tipo di
pagamento? Cosa c’era sotto?
Stavamo facendo un favore a
qualche amico, forse alla Sias stessa, o in pentola bolliva altro?
Oppure c’è qualcosa che non
sappiamo e viene tenuto nascosto a noi, come a tutti i biassonesi?
E se Lista per Biassono non avesse
sollevato il problema, il debito di Sias sarebbe forse finito nel dimenticato?
Perché non siamo stati informati prima di questi strategici cambiamenti?
Anche sul pagamento in contanti
ci sarebbe da capire meglio: verremo corrisposti pure con gli interessi per i
mesi d’insolvenza, secondo la legge vigente, oppure sarà l’ennesimo trionfo del
“volemose bene”? E se Sias decidesse
di non pagare, il sindaco e i suoi cosa faranno? Dovremo ingoiare il rospo un'altra
volta o le finanze del cittadino biassonese sono state prudentemente tutelate?
Il sindaco sostiene che Sias, in
questi mesi, si è messa in pari con gli arretrati che aveva; questo farà forse felice il primo cittadino, per quanto si sia clamorosamente dimenticato che la
priorità non dev’essere la gestione interna di Sias, ma il sacrosanto diritto
di Biassono di ricevere i suoi 25mila Euro (sempre che Sias abbia pagato almeno
i 5mila euro previsti per dicembre 2013, altrimenti salgono a 30mila). Anche
perché, cari concittadini, i soldi di cui si parla SONO NOSTRI, appartengono
alle casse del Comune, non certo a Malegori e soci. Dai discorsi che il sindaco fa,
al contrario, sembra più l’avvocato difensore di Sias che il sindaco di un
paese in attesa di colmare un buco di bilancio.
L’altra chicca, infine, riguarda
l’utilizzo dei campi in fondo a via Parco. Malegori sostiene: “Non è stata una
nostra scelta porre quel vincolo (non poter fare un campeggio, ndr), quei
terreni ricadono nella fascia di rispetto di Pedemontana. Fino a che
l’autostrada non passerà, non vedo perché non si possa utilizzare quell’area”.
E bravo! Siccome ha deciso che si
possono utilizzare , lui li REGALA per
una settimana a Sias.
In passato, però, Sias pagava per
l’uso di quei campi; poi nel 2013 Malegori e la sua giunta hanno deciso metterli
a disposizione a un prezzo talmente stracciato, che non importa più neppure
incassare: facendo quattro conti, alle casse comunali spetterebbero circa 117mila
euro.
Ecco cos’ha prodotto il nostro manipolo
di scienziati dell’economia!
Fabrizio Baccenetti
La Lega Nord ha sempre considerato Biassono alla stregua di una servitù della Sias.
RispondiEliminaAgli occupanti delle abitazioni comunali in ritardo coi pagamenti hanno minacciato sfratti e tagli delle utenze domestiche.
Sias, in perenne ritardo, cosa rischia?
L'edizione 2014 del Gran Premio è alle porte (8 settembre); come verrà disciplinata l'area di Via Parco?
Con un'altra ordinanza a costo zero per Sias?
Felice Meregalli
I bilanci Sias sono in profondo rosso. La società è ad un passo dall'essere dichiarata tecnicamente insolvente. Io dico che il comune non vedrà mai quei soldi.
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