La
giunta spara a zero contro Equitalia, ma la sua apertura alla privatizzazione
della riscossione dei tributi non favorisce certo Biassono.
A ben guardare,
infatti, la riscossione è diventato uno dei settori più ambiti per chi voglia
fare business e tante, ormai, sono le aziende private che si occupano
dell'accertamento e della riscossione dei tributi locali. Peccato che le
tariffe praticate finiscano spesso e volentieri per essere più onerose rispetto
a quelle definite “da usura” di Equitalia. Cosa di cui la nostra cara giunta
leghista, però, si vede bene dal dire e combattere.
Il
problema è quanto mai vivo in paese. Già mesi addietro avevamo manifestato la
nostra preoccupazione per l'entità dei residui attivi a Bilancio (906.000 euro)
che, per la giunta, erano considerati però crediti di “dubbia esigibilità”.
Avevamo
anche osservato che, in tempo di crisi e in tempi in cui vengono meno le
risorse, essere capaci di riscuotere quanto di spettanza del Comune rappresenta
uno degli indicatori più politicamente ed economicamente significativi.
Rimaniamo
convinti, peraltro, del ruolo centrale dell'operatore pubblico in tutti i vari
settori della Pubblica Amministrazione, in particolare in quello
economico/finanziario.
Ciò
a cui si assiste, invece, è la caccia che gli imprenditori privati della
riscossione stanno dando agli appalti dei Comuni che hanno deciso di
abbandonare Equitalia.
Quella
di screditare Equitalia è una pratica molto diffusa; rende sempre molto in
termini di visibilità ed è di facile presa sulla collettività, ma in termini
economici è purtroppo l’inverso. Basta fare due conti.
L'aggio
sulla riscossione riconosciuto a Equitalia è fissato dalla Legge ed è oggi pari
all'8%.
Ma cosa è l'aggio, esattamente?
E'
il corrispettivo che Equitalia incassa per l'attività svolta.
E
chi lo paga?
Se
il pagamento della cartella avviene entro 60 giorni dalla notifica, l'aggio è
in parte a carico del contribuente (il 4,08%) e per la restante parte è a
carico dell'ente creditore.
Se
invece il pagamento avviene oltre i 60 giorni, l'aggio è totalmente a carico
del contribuente.
I
giudici tributari sono concordi nel ritenere che l'aggio non può avere
carattere punitivo, in aggiunta alle sanzioni e agli interessi, facendo
lievitare il conto finale rispetto alla contestazione iniziale d’imposte o
multe non pagate.
E
a Biassono che succede?
In
via sperimentale, è stata affidata alla società Nivi Credit Srl di Firenze la
notifica e la gestione, ivi compreso il relativo recupero crediti, delle
sanzioni amministrative emesse per infrazioni al Codice della Strada nei
confronti di cittadini stranieri residenti all'estero. Cifre che, in base alle
recenti aspettative comunicate dal sindaco alla stampa, si preannunciano molto
pingui.
Per
Lista per Biassono la privatizzazione in toto della riscossione, in particolare
di quella spontanea, effettuata volontariamente dal contribuente, senza
l'intervento diretto dell'ente impositore, non trova però alcuna
giustificazione né razionale né economica.
Non
si comprende infatti per quale motivo l'ente locale debba corrispondere un
aggio alla società incaricata della riscossione, tenuto conto che questa non ha
dovuto svolgere altra attività, se non quella di contabilizzare le somme
versate e corrisponderle al Comune.
Nell'affidamento
dell’incarico del Comune di Biassono si evidenzia che, oltre all'importo
dovuto, saranno posti a carico del debitore “tutte le spese postali e le spese
anticipate da Nivi Credit Srl, relative ai costi di procedura, Legali o di
Agenzie di Recupero Crediti corrispondenti”.
Ovviamente, viene stabilito anche un compenso provvigionale dei servizi: “sarà riconosciuto
a Nivi Credit Srl sulle sole posizioni incassate nella misura del 35% + IVA
dell'importo incassato al netto di tutti i costi per la notifica e di recupero
del credito anticipato da Nivi”.
Già
che ci siamo, ci permettiamo di suggerire alla Società fiorentina di fornire
anche, a proprie spese, al Comune di Biassono qualche ausiliario del traffico.
Così,
tanto per portarsi avanti con le contravvenzioni.
I biassonesi, comunque, stiano sereni; per il momento, a pagare saranno i
cittadini stranieri residenti all'estero. Per il momento.
Nessun commento:
Posta un commento