Pensavamo di aver già
visto tutto nella fin troppo lunga ed imbarazzante stagione politico -
amministrativa del sindaco Piero Malegori.
Dai Vigili che ballano
seminudi, alla vendita della Farmacia Comunale; dalle bandiere di partito in
Municipio, alla svendita del Patrimonio pubblico; dalle tasse locali più alte e
più ingiuste di tutto il circondario, alle Ordinanze che favoriscono i soliti
noti.
Ci mancava, però, l'opera
pubblica ultimata da tempo e non ancora utilizzata.
L'Asilo Nido di via Lega
Lombarda è stato consegnato all'Amministrazione nell'ormai lontano giugno 2012
ma, ad oggi, non ha ancora potuto ospitare alcun pargolo biassonese.
Ben tre gare andate
deserte ed una Giunta che ha dato e continua a dare ampia dimostrazione di non
sapere come affrontare il problema.
Scriveva l'Informatore
Comunale del marzo 2011 (pag.12): ....."nel recupero dell'area ex Sasatex è
attualmente in costruzione un nuovissimo asilo che sarà consegnato "chiavi
in mano", ed a costo zero all'Amministrazione. ........ Si tratta di un
altro importante tassello nella dotazione di servizi pubblici comunali".
Forse bisognerebbe
chiedere alla Lega Nord perché, in una congiuntura sfavorevole già in atto da
anni, non sia stata fatta preventivamente un'accurata valutazione circa la più
che probabile difficile gestione economica di tale intervento.
Lo scenario sconfortante è
quello di soldi pubblici (altro che costo zero per il Comune!) buttati in
un'opera destinata a non entrare mai in funzione.
Già, perché neanche la più
fervida e perversa fantasia avrebbe potuto partorire un colpo ad effetto di
tale maestria per ridestare una comunità biassonese ormai
indifferente ed assopita, stanca e annoiata delle vicende di piccolo
cabotaggio che stanno connotando l'epilogo del mandato del sindaco Malegori.
Ecco quindi la genialata:
niente scuola dell'infanzia pubblica, richiesta da tempo dalle opposizioni, ma
convocazione in Municipio di tutti i medici operanti sul territorio per
proporre loro di trasferire gli ambulatori all'interno dell'Asilo Nido
inutilizzato.
Pazienza se la struttura
non è adatta, o se i servizi non sono adeguati alle esigenze di un'utenza
adulta.
Che importa, poi, se buona
parte dei medici sono proprietari dei locali ove attualmente esercitano la loro
professione?
L'essenziale è togliere
finalmente l'Amministrazione dall'imbarazzo e, possibilmente, incamerare un
canone d'affitto.
Pensavamo di aver già
visto tutto ma, evidentemente, ci sbagliavamo.
A Biassono, con l'amministrazione leghista che ci ritroviamo, abbiamo la 'fantasia' al potere. Per tutte le vicende sopra ricordate (quella sui vigili ballerini sopra tutte per costume e moralità), ma anche per le vie intestate a personaggi e nomi improbabili (forse parenti di qualcuno), anche per la vicenda di via Pessina, pericolosa perché stretta, dove basterebbe istituire un semplice senso unico o alternato, che, dopo strani accordi con privati e grosse spese previste per aggiustamenti e rifacimenti vari, rischia di diventare super congestionata, altrettanto pericolosa, e per di più assurda perché diventerebbe un tunnel di cemento a cielo aperto perdendo quel fascino un po' antico che ha adesso.
RispondiEliminaNon è che ora ad usare l'asilo/scuola materna sarà qualche società di idraulica e materiali sanitari? Sarebbe non fantasioso, ma inconcepibile. Certo per loro sarebbe poca cosa cambiare quei sanitari formati mignon installati perché destinati a bambini. Quella scuola materna tante mamme, stufe di recarsi alle scuole materne pubbliche dei paesi limitrofi e ritrovarsi sempre in fondo alle liste di attesa ( perché di altro paese), avevano chiesto che non fosse ancora privata, visto che ce n'erano già altre in paese, e per qualche istante , prima che quella loro fantasia rozza prevalesse, l'amministrazione non aveva escluso questa ipotesi (a questo punto è chiaro: nell'incontro con i cittadini in Villa Verri non l'aveva ecluso solo per opportunismo e viltà di fronte a genitori decisi e convinti di un proprio diritto).
Qualche tempo fa un gruppo di giovani disoccupati biassonesi voleva investire dei soldi per rimettere in funzione il bar della nostra stazione. Bastava che presentassero, come diceva il bando, un loro progetto alle Ferrovie con l'avvallo del comune. Anche in quella occasione i nostri amministratori si sono guardati bene dallo spendersi un po' per verificare con intelligenza, sano raziocinio e, soprattutto, realmente a costo zero, se c'era la possibilità di rioffrire un'occasione di ristoro a chi, nell'andare a prendere il treno, si ritrova in mezzo ad una landa deserta.
edl
Biassono passerà alla storia come il paese degli EX Asilo Nido.
RispondiEliminaNormalmente però, EX si dice di qualcosa che è stato, mentre sia la struttura di Via Mazzini che l'attuale "Castello" hanno cambiato e cambieranno destinazione d'uso senza essere stati Asilo Nido neppure per un giorno!
Corsi e ricorsi storici, ovvero: Lega Nord uguale alla vecchia Democrazia Cristiana.
Complimenti! davvero un bel modo di gestire il patrimonio pubblico.