Mentre il Cittadino celebra il primo anniversario dello scoop
sulla Polizia Locale chiedendosi il perché dell'assordante silenzio che è
calato sull'intera vicenda, ci permettiamo evidenziare alcune ultime decisioni
che sollevano altrettanti ed analoghi interrogativi.
Il 24 aprile 2014, per cercare di far fronte ad una situazione
che evidentemente stava diventando oltremodo imbarazzante, la Giunta con
propria delibera n.40, approvava il “Regolamento ed istituzione del Corpo di
Polizia Locale del Comune di Biassono”.
Un minuzioso complesso normativo di ben 46 articoli, integrato
da un “Codice deontologico di comportamento per il personale di Polizia Locale”
e da “Norme concernenti l'armamento degli appartenenti alla Polizia Locale”.
Un passo fondamentale, disse allora la Giunta, per ristabilire
ordine, serietà e disciplina.
Mai previsione fu meno azzeccata!
A distanza di poco più di un anno, infatti, la stessa Giunta,
con propria delibera n.107 del 20 luglio 2015 ha proceduto alla “Revoca in
ogni sua parte della deliberazione n.40 del 24.04.2014”.
Sconosciute le argomentazioni.
Si dice solo che: a) è stato redatto un nuovo Regolamento del
Corpo di Polizia Locale del Comune di Biassono “ritenuto più idoneo alla realtà
dell'Ente” e che, b) con successiva deliberazione si approverà nuovo
Regolamento del Corpo di Polizia Locale del Comune di Biassono. Da tempo immemore Lista per Biassono chiede trasparenza
sull'intera questione Polizia Locale.
Quand'è che il Sindaco Malegori ritiene i tempi maturi per
fornire chiarimenti se non ai cittadini biassonesi, quantomeno al Consiglio
Comunale?
O la pensa anche lui come i consiglieri Colombo e Rossi (CDL)
secondo i quali della vicenda se ne è già discusso a sufficienza?
Il secondo episodio che suscita perplessità è l'atto di
revoca, avvenuta con determinazione n.435 del 12.11.2015, della “nomina di capo
ufficio con specifiche responsabilità, ai sensi dell'art. 22 del regolamento
comunale sull'ordinamento degli uffici e servizi per il settore di Polizia
Locale del Comune di Biassono”.
Nomina che il Comandante della Polizia Locale aveva effettuato
non più tardi di tre mesi prima con propria determinazione n.334 del
30.07.2015.
Dovendosi escludere, immaginiamo, diverse valutazioni e
riconsiderazioni di carattere professionale, si è portati a ritenere che ci si
sia resi conto del non ortodosso iter procedurale seguito.
Trattasi infatti di materia che non avrebbe dovuto essere
decisa unilateralmente, ma
rientrare a pieno titolo nell'ambito della contrattazione decentrata tra
Amministrazione e rappresentanze sindacali dei dipendenti.
In ogni caso, un'altra brutta figura.
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