Il 2018 è l’anno in cui si concluderanno le
iniziative di commemorazione della Prima Guerra Mondiale, conflitto che tante
vittime ha mietuto anche a Biassono e della cui sorte i nostri concittadini
possono apprendere esclusivamente attraverso le memorie familiari, il Monumento
dei Caduti di Piazza Italia, o documentandosi sui testi di storia locale. Al
fine di rafforzare la cultura della pace e la consapevolezza delle radici da
cui la nostra comunità trae linfa, cogliendo anche alcune opportunità
manifestasi negli ultimi mesi, il Comune di Biassono può oggi dotarsi di
strumenti di educazione civica in grado di offrire un approccio più diretto e
coinvolgente a questi temi.
1) Preso atto del
contributo offerto da Biassono all’installazione lungo il Lambro della targa
commemorativa di Roberto Albanese, promotore brianzolo del pacifismo e della
coscienza ecologica del nostro territorio, oltre che ideatore del Roseto della
Pace di Monza per il ricordo delle vittime locali dei bombardamenti della Prima
Guerra Mondiale;
2) Considerato l’invito
del sindaco di Sovico Alfredo Colombo, che in occasione della cerimonia di
scoprimento della targa per Roberto Albanese - svoltasi il 21 ottobre 2017 -
aveva suggerito di dare continuità alla sua opera di sensibilizzazione mediante
la creazione di nuovi Roseti della Pace;
3) Posto che nel 2018 si
commemorano tutte le vittime della Prima Guerra Mondiale, fra cui la nostra
concittadina Anna Maria Galliani, nata in paese il 25 marzo 1876, coniugata al
vigile urbano monzese Giuseppe Galbiati e deceduta sotto il bombardamento
austriaco di Monza il14 febbraio 1916;
4) Puntando a rafforzare
la collaborazione fra l’amministrazione comunale e gli studenti dell’Istituto
comprensivo di Biassono, impegnati dallo scorso gennaio in un innovativo
progetto di cura delle piante grazie alla collaborazione con l’Associazione
florovivaisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza;
5) Tenuto conto della
possibilità di unire in un unico progetto finalità di formazione pubblica, valorizzazione estetica e sviluppo
dell’attrattività delle risorse territoriali biassonesi, colmando in tal modo
un’importante lacuna storica evidenziata nella documentazione in allegato;
6) Vista la presenza a
Biassono di numerose associazioni locali che sono impegnate nella preservazione
della memoria civica, quali ad esempio il Gral, il Gruppo Alpini, l’Anpi,
l’Associazione culturale Gaetano Osculati o Emergency;
Lista per Biassono impegna il Sindaco,
l’Assessore alla Cultura, la Giunta e il Consiglio Comunale tutto ad avviare un
percorso di allestimento di un Roseto della Pace nei giardini di Villa Verri
con i seguenti obiettivi:
a) individuare il sito più
idoneo per piantumare rose che ricordino i caduti, le vittime e gli eroi della
nostra comunità, collegandolo ad un percorso artistico-didattico che dai
giardini inviti a visitare anche la Sala della Memoria dei grandi personaggi
biassonesi;
b) favorire la graduale
piantumazione delle rose, ognuna delle quali disponga di un supporto recante
inciso il nome e i dettagli motivanti la preservazione della memoria pubblica
o, eventualmente, una mappa segnaletica che ad ognuna delle piantumazioni
faccia corrispondere le informazioni suddette;
c) dedicare la prima rosa
del roseto alla concittadina Anna Maria Galliani, vittima oggi dimenticata del
bombardamento austriaco di Monza durante la Prima Guerra Mondiale;
d) coinvolgere gli
studenti delle scuole biassonesi, gli anziani e i florovivaisti di Milano,
Lodi, Monza e Brianza nelle opere di piantumazione, allestimento e cura
continuativa del Roseto della Pace, primo eventuale progetto di valorizzazione
storico-botanica della flora dei giardini di Villa Verri, nonché efficace
esempio di garden-therapy;
e) pubblicizzare il Roseto
della Pace non solo come spazio commemorativo, ma anche come attrattiva
culturale-turistica del nostro territorio, puntando a collegarsi alla rete di
Roseti e Giardini botanici presenti nel territorio di Monza e Brianza;
f) organizzare periodicamente
iniziative culturali o manifestazioni pubbliche che permettano di apprezzare la
bellezza, la fioritura e la funzione didattico-commemorativa del Roseto,
eventualmente attraverso letture di poesie, estratti di saggi o racconti,
fotografie, saggi musicali all’aperto;
g) valutare la possibilità
di creare un’ibridazione originale di rosa che permetta di ospitare a Biassono
un’unicità floreale simbolo di pace, come avvenuto ai tempi della visita del
Kaiser Guglielmo II in Brianza.
SEGUE ALLEGATO 1
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