Le riscossione comunale finisce in mano a società private. C'era da aspettarselo: addio ad Equitalia, dunque. In questi anni abbiamo continuato
a denunciare con ostinazione la sempre più preoccupante crescita esponenziale
dei crediti che l'amministrazione biassonese stessa definiva di "dubbia
esigibilità".
Continuiamo anche a ritenere
l'incapacità di riscuotere quanto di spettanza del Comune come uno degli
indicatori economicamente e politicamente negativi per giudicare l'operato di
una Giunta.
E questo anche e soprattutto in
tempi di crisi prolungata e di penuria di risorse economiche come l'attuale,
perché una cosa è non avere entrate e subire la crisi; altra cosa, invece, è il
non essere in grado od il non volere riscuotere ciò che è proprio.
Il "mantra" di Lista
per Biassono ha ora avuto il suggello della Corte dei Conti che ha messo nel
mirino e minacciato di sanzionare il "basso recupero dell'evasione
tributaria" del nostro Comune.
Con la deliberazione di Giunta
n.33 del 28.03.2017, il Comune di Biassono cerca tardivamente di correre ai
ripari ed implicitamente ammette la propria incapacità di risolvere il
problema.
Verificato infatti che "i
risultati derivanti dall'effettuazione della riscossione coattiva delle entrate
comunali tramite ruolo esattoriale sono stati sinora complessivamente lenti ed
insufficienti", la Giunta con proprio atto di indirizzo delibera di
procedere al servizio di riscossione coattiva tramite ingiunzione fiscale per
tutte le entrate patrimoniali del Comune oltre che per le entrate tributarie.
Ciò avverrà per il tramite della
Società CRESET, partecipata della Banca Credito Valtellinese, che diverrà
quindi l'unico soggetto affidatario della riscossione coattiva di tutte le
entrate comunali.
Quello della riscossione è ormai
diventato uno dei settori più ambiti per chi voglia fare business; sono sempre più,
infatti, le aziende private che danno la caccia agli appalti dei Comuni che
decidono di abbandonare Equitalia (o come si chiamerà di qui a breve).
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Quella di sparare su Equitalia è
una pratica molto diffusa; una pratica che rende molto in termini di
visibilità, e che è di facile presa sulla collettività; una disciplina che la
Lega Nord ha sempre largamente praticato.
Ma occorrerebbe intendersi: non è
che quando serve politicamente, allora la si dipinge come il male assoluto, e
quando, invece, l'Amministrazione comunale è direttamente coinvolta, allora si
trasforma in una massa di inetti e di incapaci.
Anche perché, è bene ricordarlo,
a Biassono Equitalia si occupa delle sole entrate derivanti da sanzioni per
violazione al Codice della Strada, mentre i crediti di dubbia esigibilità del
nostro Comune concernono tutte le tipologie di tributo, il recupero di spese e
canoni di immobili in affitto a terzi, le sanzioni per violazioni a Regolamenti
ed Ordinanze e, come sempre evidenziato, persino i canoni da operatori di
telefonia mobile!
Nel Bilancio di Previsione 2017,
per la prima volta in assoluto in 21 anni di amministrazione leghista, si
prevede un gettito di 200.000 euro derivante dall'attività di accertamento
relativamente ai tributi IMU/TASI e TARI anni precedenti.
Non male come tempistica: 21 anni
per decidere di dare avvio all'attività di accertamento!
Lista per Biassono ritiene che la
privatizzazione del servizio di riscossione non sia la ricetta giusta e che
all'operatore pubblico debba essere conservato un ruolo centrale in ogni
settore della Pubblica Amministrazione, ivi compreso quello economico e
finanziario.
Lista per Biassono ritiene che il
Comune dovrebbe essere in grado di incassare autonomamente, senza regalare ai
privati lucrose commissioni sotto forma di aggi.
Per quanto ci compete, vigileremo
ovviamente sulle condizioni di esercizio riservate al nuovo affidatario, sulla
gestione dei contratti in essere e sugli strumenti di incasso effettivamente
utilizzabili dal Comune per la riscossione spontanea.
Temiamo però di essere alla
vigilia dell'ennesimo caos nella già sofferente riscossione delle entrate
locali.
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