Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 16 febbraio 2011

L'acqua è un bene comune


L'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
L'acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell'umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti.
Il diritto all'acqua è un diritto inalienabile; l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti; l'accesso all'acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico.

In Italia si è attivata un'ampia coalizione sociale in difesa della gestione pubblica del servizio idrico, che ha promosso referendum abrogativi in materia di gestione dei servizi idrici che, con oltre 1.400.000 firme, sottolinea la volontà dei cittadini di pronunciarsi su questo tema.

Impegno dell’Amministrazione Comunale dovrebbe essere quello di costituzionalizzare il diritto all'acqua attraverso le seguenti azioni:

-      riconoscere, anche nel proprio Statuto Comunale, il diritto umano all'acqua, ossia l'accesso all'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico
-      confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà
-      riconoscere, anche nel proprio Statuto Comunale, che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del D. Lgs. 267/2000 

Va promosso il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione del servizio idrico integrato attraverso il contrasto di quelle iniziative che predispongono l'ingresso dei privati nelle società.

Va sostenuta la campagna a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico.

La promozione nel proprio territorio di una cultura di salvaguardia della risorsa idrica potrebbe essere attuata attraverso le seguenti azioni:
-        promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico
-        promozione, attraverso l'informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso
-        informazione puntuale alla cittadinanza sulla qualità dell'acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche


Felice Meregalli

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