Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 27 febbraio 2011

MIGRANTI


Molti, troppi provvedimenti ed atteggiamenti assunti dalle nostre istituzioni regionali e comunali sono tesi a reprimere, scacciare l'immigrato anche in quanto povero, contribuendo ad alimentare la paura tra la gente.
E' necessario uscire dall'apatia o dal disinteresse rispetto alle politiche sbagliate e pericolose che hanno scelto il terreno della paura per sollecitare il consenso dei cittadini.
Noi non vogliamo essere né indifferenti, né indolenti né buonisti; al contrario intendiamo riempire con iniziative il vuoto culturale, politico e sociale che è origine della percezione di insicurezza vissuta dai cittadini.
La globalizzazione e la costruzione dell'Europa sono fatti inarrestabili, eventi di cambiamento profondo che trasformano le nostre comunità locali.
Abbiamo bisogno di politiche che accompagnino questi processi non con la logica dell'emergenza, che rende miopi e paurosi.
Al contrario, dobbiamo saperne analizzare le opportunità e le difficoltà, economiche e sociali.



I problemi di sicurezza sociale a volte indicano il disorientamento di una società in trasformazione che va compreso, evitando di cercare nella presenza del migrante la sua causa e togliendogli per questo “il diritto ad avere diritti” che sono propri di tutti gli uomini.
Essi riguardano il diritto alla salute, alla scuola, al soggiornare nel nostro territorio.
Persone che lavorano, hanno una casa, ma che risultano irregolarmente presenti sul territorio solo perchè, in molti casi, la Questura non ha ancora provveduto al rinnovo del permesso di soggiorno, non possono essere estromessi dall'assistenza sanitaria di base.
Diversi Comuni della Brianza, tra cui Biassono, hanno adottato un'identica ordinanza con la quale si stabilisce il requisito del domicilio e di una definita soglia di reddito  per la concessione della residenza. Si introduce così il principio che per essere residenti occorre disporre di un reddito minimo: i poveri non li vogliamo!



Il diritto delle bambine e dei bambini all'educazione ed all'istruzione rischia di non essere garantito in quei Comuni che negano l'iscrizione alle scuole dell'infanzia di bambini in assenza di permesso di soggiorno dei genitori.
La Convenzione sui diritti dell'infanzia non ammette deroghe: occorre garantire a tutti i bambini a qualunque titolo presenti sul nostro territorio, salute, scuola, uguaglianza e protezione.
Il nostro approccio deve essere diverso:
-     promozione di interventi di inclusione sociale e di educazione alla legalità (non solo per migranti)
-     ampliamento delle opportunità di stabilizzazione dei progetti di vita autonoma dei migranti con politiche attente alla casa ed alla formazione
-     tutela della salute e della maternità
-     sostegno ai servizi di accoglienza, assistenza e vicinato, che sono fonte di sicurezza         

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