Dalla presunta data di apertura cantiere, 26.4.12, gli eventi si sono rapidamente susseguiti.
Cerchiano di riassumere.
Pare che, su espressa richiesta della procura, il sindaco uscente di Monza, Mariani, abbia dovuto emettere un’ordinanza di fermo del cantiere. Info avuta dal Comitato Biassono.
Situazione a ieri sera: abbattute alcune decine di alberi. Nei giorni scorsi presentati 2 esposti alla Procura in relazione a una ventina di irregolarità. Ci sono 2 sentenze della Corte di Cassazione che dicono cosa si intende per inizio lavori. Applicate a quanto fatto da Sias, non si potrebbe intendere il suo operato come inizio lavori, per cui l’autorizzazione decadrebbe. Non sono però informazioni certissime.
Giovedi mattina ci sono state due manifestazioni in contemporanea: flash mob del gruppo di Brioschi e del Comitato Biassono. Hanno bloccato l’accesso all’autodromo, Brioschi ha chiamato carabinieri, polizia, forestale e Berti, che ha mandato Sanvito e Monti. Il comandante della forestale ha detto ai suoi di fare le rilevazioni degli abbattimenti in relazione alla legge forestale, ma senza fermare il cantiere. Bisogna tener presente che la legge forestale configura cosa si intende per bosco, che deve essere un’area superiore a una certa metratura e con una determinata copertura boscata. Presenti numerosi giornalisti. I Biassonesi erano pochi perche’ non sapevano tutto, ma sabato mattina ci sara’ una manifestazione davanti al cantiere per le ore 10.
Già da stamattina mattina sono previsti presidi in loco.
Il giornalista Caspani di Biassono e il sindaco Malegori chiederanno anche a Pisapia di emettere pari ordinanza da Milano (sono comproprietari con Monza).
Cosa fare adesso? Vigilanza costante perche’ questi possono anche fregarsene dell’ordinanza di sospensione cantiere.
Tra le altre cose, la Sias stessa ha dato varie versioni sull’uso del distributore: pubblico, per auto da gara, per gli autobus.
E’ appurato che l’interesse per questo distributore è precipuamente di Beghella e della Regione, ma gli altri? Il fronte dei contrari è molto ampio – Soprintendenza, Provincia MB, Parco Valle Lambro, Sindaco Biassono. Bisogna fare fronte comune come per la Villa.
Il Sindaco di Biassono bloccherà la strada con proveddimento ZTL da sabato, in occasione della gara di Superbike.
Domanda: a parte l’ordinanza di sospensione lavori, l’autorizzazione è decaduta o no? Punto ancora oscuro. L’ordinanza va ottemperata, ma si può fare opposizione per vie legali e per un certo periodo (60 giorni ?) non è possibile fare nulla.
La firma del geom. Vialardi sul progetto è illegale perchè professionalmente è geometra, dunque privo dei requisiti autorizzativi propri di un architetto.
Occorre fare foto per documentare e tenere tutto alla ribalta.
Si sta cercando di rivedere l’autorizzazione data dal Consiglio dei Ministri che parla di auto da gara, cosa non vera.
Ultima news del Sindaco di Biassono:
"Stiamo lavorando anche per un incontro pubblico a Biassono, giovedi prossimo 10 maggio alle ore 21: assemblea aperta a tutti enti, istituzioni, associazioni e cittadini".
IN CONCLUSIONE: SITUAZIONE IN MOVIMENTO, FAR GIRARE LE NOTIZIE E SOPRATTUTTO PRESIDIARE IL CANTIERE – dall’ingresso dell’autodromo prendere la stradina a sinistra tra il muro e la recinzione.
Pare che il sindaco di Biassono abbia avuto un barlume di senso civico e abbia cominciato a capire come stanno le cose...E' bello vedere tutti gli schieramenti politici uniti insieme con un unico comune denominatore,sarebbe piacevole che il sindaco,in quanto tale,si schierasse più apertamente.
RispondiEliminaV
Era ora di vedere tutti gli schieramenti uniti sullo stesso fronte,speriamo che le cose proseguano per il meglio e che il cantiere venga chiuso definitivamente e che le piante abbattute siano sostituite.
RispondiEliminaSarebbe ora che la gente cominciasse a capire che un conto è il Gran Premio di F1, per cui tutti noi tifiamo e vogliamo che rimanga dov'è, ed un conto è lo strapotere della SIAS che con i quasi 200 giorni di uso della pista con conseguente CO2 ed inquinamento acustico e la volontà di instaurare questo scempio di distributore di carburanti, stà attentando alla salute di tutti i fruitori del Parco e sopratutto dei cittadini Biassonesi che vivono a ridosso di esso.
RispondiEliminaSe amiamo veramente il Parco di Monza, non DOBBIAMO permettere a nessuno di rovinarlo ed inquinarlo in continuazione.
Paci P.