Cascare tutte le volte dal pero e chiamarsi Piero, può sembrare
un’assonanza beffarda.
Purtroppo è quanto accade al
nostro Sindaco - di nome Piero, appunto - che mai evita di stare zitto,
lasciando almeno all’interlocutore il dubbio circa la sua intelligenza; no, lui
preferisce parlare e togliere ogni dubbio. Sempre.
In merito al caso cassonetti anonimi presenti a Biassono, intervistato dal giornale il Cittadino, afferma sagace:
"non ero a conoscenza di questa segnalazione (a proposito di cascare dal pero, ndr). Normalmente gli abiti raccolti nei cassonetti vengono gestiti da privati e associazioni”.
In merito al caso cassonetti anonimi presenti a Biassono, intervistato dal giornale il Cittadino, afferma sagace:
"non ero a conoscenza di questa segnalazione (a proposito di cascare dal pero, ndr). Normalmente gli abiti raccolti nei cassonetti vengono gestiti da privati e associazioni”.
Un genio puro! Non lo sfiora neanche un attimo
l’idea che “privati e associazioni” siano categorie sotto cui possono rientrare:
delinquenti, sfruttatori, trafficanti, relativamente alla voce “privati”,
mentre fra le “associazioni” non è raro scovare sodalizi mafiosi, camorristici
e, in generale, di carattere delinquenziale. La storia italiana ha offerto più
e più esempi negli anni.
Non che tutti i privati e tutte
le associazioni siano dediti al malaffare, ci mancherebbe! Ma dire una banalità
tanto scontata non credevamo fosse possibile per il primo cittadino di un
Comune importante come il nostro.
Ovviamente, poi, non gli viene neppure
in mente di promettere un’indagine sul fatto, onde tranquillizzare la
cittadinanza già pronta a chiedersi se questo Comune sia davvero lasciato alla
mercé del primo arrivato.
A Biassono sembra che valga il
detto lombardo ”chi vusa pusè, la vacca
l’è sua”.
Guai a far pagare gli oneri di urbanizzazione
ai grandi costruttori, perché – poverini - non hanno ancora venduto gli
appartamenti con cui si sono mangiati le ultime fette di territorio! E che dire
della Sias? Facciamo sconti su sconti alla società che gestisce l’autodromo: in
fondo il GP di F1 piace a “tutti” e – diciamocelo candidamente – per il sindaco
e la sua giunta le indagini sono argomento tabù; o meglio, rifacendoci a
un’erudita citazione dello stesso assessore ai Lavori Pubbici: “ le faide
interne al comune siano risolte lasciando scazzare fra loro i diretti
interessati”.
Se poi devono proprio fare
indagini, spinti dal malcontento della gente, allora le fanno sempre a
posteriori, dopo anni, come accade per i vigili che, a distanza di 36 mesi dai
balletti sulle scrivanie comunale, si ritrovano OGGI sotto indagine.
Che tempismo!
Ora ci aspettiamo solo che i cassonetti
prendano il volo da soli; anche perché, tra circa un anno, ci saranno le
elezioni amministrative e non crediamo proprio che Malegori, il
Temporeggiatore, riesca a concludere un’indagine adeguata. Ops, ad avviarla.
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