Martedì scorso ero in consiglio comunale. Si discuteva una mozione
presentata da Lista per Biassono sul caso caldo dei vigili, dei loro festini, ma soprattutto su chi ne ha mosso i fili in tutti questi anni. Mai avrei immaginato ne sarei uscito con lo stigma di un'offesa lanciata contro tutti i biassonesi. E non solo.
Appena aperta la discussione, un consigliere del gruppo CdL (Cristiani Democratici Liberali) comunicava la volontà sua, e dell'altro collega, di non volervi
partecipare e di
abbandonare l'aula.
Motivo: già
troppo s'era parlato della questione vigili, e, prima di alzarsi, declamava con compiaciuta
pacatezza un vecchio detto dialettale. Tradotto nella lingua di Dante, suona
più o meno così: "quando il cane muove la coda i coglioni muovono la
bocca".
Lì per lì, la figura del cane che muove la coda m’é rimasta po' in
secondo piano; in primo piano c'erano tutti quelli, i coglioni, che parlano e
che muovono la bocca. Quindi c'ero anch'io, e tutti quelli che come me
chiedevano solamente di parlare anche in consiglio comunale sulla questione,
dopo che se n'era parlato ovunque, e spesso a sproposito, senza udire mai la
voce unisona di chi ci rappresenta.
Una brutta caduta di stile, più che una frecciata. Certo, c'è di
peggio nella vita. Seduto tra il pubblico in sala, ho sentito infatti che quella freccetta tentava di penetrarmi, giù nel fianco, ma non aveva abbastanza forza. Mi
solleticava la pelle, ma non entrava: probabilmente non mi sentivo abbastanza
coglione. Mi chiedevo in compenso chi potesse essere il cane: i giornali e le TV che
hanno riportato lo scandalo? Chi ha fatto la denuncia? Soprattutto, mi
chiedevo quanto avessi davvero parlato sulla vicenda, quanto mosso la bocca...
L'uscita dei due è stata grottesca, accompagnata dagli
applausi e i sorrisini della stragrande maggioranza dei consiglieri leghisti
(c'era anche chi, di solito sempre
parco di parole ma notoriamente pronto a scaldarsi per poco, nel sentire
questo proverbio si è scompisciato dal ridere, a tal punto
che gli sono pure scappate lacrimucce di compiacimento. Evidentemente non gli
capita spesso di provare eccitazioni simili in consiglio comunale).
Perché mai quel consigliere
dava del coglione a quelli come me, quando a denunciare alla stampa la faccenda
dei vigili era stato proprio un berlusconiano come lui, tale Antonio Marinelli, presidente di Forza Italia?
Perché mai, dopo
che per mesi si è parlato e sparlato della cosa ovunque, proprio ora che se ne
stava per parlare nella sede più opportuna (in consiglio comunale), aveva dato
del coglione a tutti gli altri, andandosene in fretta e furia?
In questa vicenda ci sono
risvolti morali (ognuno giudichi: per il sindaco sono ragazzate, per altri no),
ci sono risvolti penali (sono state avviate delle indagini e, si presume,
chiariranno come stanno le cose), ma ci sono anche risvolti politici (uomini in
divisa, pagati dalla comunità, che si dilettano allegramente in ufficio, che si
dividono in faide, che si spiano con le cimici come nei film polizieschi e si
sfidano tra loro sotto l'ombra del nostro sindaco). Perché di questo non si
doveva parlare in consiglio comunale?
Poi, d'improvviso, s'é accesa la lampadina: chiaro perché l'altra sera quella freccetta mi avesse stuzzicato, ma non bucato! Era stata scagliata per raggiungere e penetrare un coglione, e,
quindi, è rimasta un po' perplessa a mezz'aria: lì intorno ne vedeva diversi, non sapendo dove decidersi! Erano quelli offesi dal consigliere, o forse altri?
Caro Colombo, dall'ironia greve e dall'autocompiacimento facile,
ma che paura aveva l'altra notte a rimanere a quel tavolo? Di coglioni che
volevano parlare non ne ho visti molti! O forse, la ragione era proprio questa?
Io, piuttosto, ho visto tanti pronti a scodinzolare. E non è che, ritrovandosi
anche lei una coda (magari di paglia), l'ha ripiegata proprio per trarsi più celermente fuori d’impaccio?
Lei e il suo collega di gruppo volevate ancora,
e solamente, fare da stampella a questa giunta. E nel modo migliore che vi è
sempre riuscito: scomparire. Tacere. Far politica per battute, anziché per
argomentazioni, idee e progetti.
State tranquilli: qualche altro credito lo
avete sicuramente preso da quest’amministrazione ormai al capolinea. Ridevano,
sì! Ridevano per non piangere, ma le lacrime sono sgorgate comunque. Quanto poi
saranno determinanti questi crediti per l’aula, la stampa, per il mondo “là
fuori”, a fine mandato si vedrà proprio ;-)
Ed
Ed ecco dove ci hanno portato anni e anni e anni di BerluLeghisti. Insultare è (molto) più facile che discutere. Per discutere serve la testa, con un pizzico di cultura possibilmente. Per insultare è sufficiente la bocca.
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