Dopo esser riusciti per una decina di giorni a tenerle
racchiuse nelle ovattate stanze di Villa Verri, sono ora trapelate notizie
riguardanti accertamenti effettuati dagli uomini della Guardia di Finanza
all'interno degli uffici comunali.
E, come sempre, il Sindaco Piero Malegori ha teso a minimizzare:
“non sono venuti per problemi del Comune”... “sono verifiche che vengono
eseguite di consueto e non soltanto a Biassono”.
Sarà, ma intanto si apprende che ci sarebbero indagini in
corso e che il Sindaco “rimanda commenti e dettagli sulla vicenda” al termine
delle stesse.
Quante volte, in questi anni, abbiamo sentito Malegori
ripetere questo solito, logoro, ritornello?
Vale forse la pena riepilogare gli episodi che, nel corso dei
mandati dell'attuale sindaco, hanno visto il palazzo municipale sotto l'occhio
dei riflettori per vicende mai chiarite e quasi sempre poco edificanti:
1) viene rinvenuta una “cimice”
collocata all'interno dell'auto di servizio della Polizia Locale.
Malegori che fa? Sospende il giudizio e gli eventuali
provvedimenti, riservandosi di chiarire la vicenda al termine delle indagini. Sono passati anni e l'unico barlume è stata una farfugliata battuta in uno degli ultimi consigli comunali, strappata dopo più sollecitazioni di LpB, secondo cui il caso sarebbe stato archiviato. Perché? Come mai? Chi ha fatto cosa? E l'archiviazione è davvero tale? Silenzio tombale. I biassonesi stanno ancora aspettando!
2) “scandalo vigili”
I fatti sono più recenti e noti; l'amministrazione, costretta dal
clamore mediatico che ha assunto la vicenda, emette un roboante comunicato dal
titolo “Nessuna negligenza ma decisa fermezza nella gestione della Polizia
Locale”.
In detto comunicato si riconosce, citiamo testualmente, che “Biassono vuole capire approfonditamente chi e perché abbia screditato la
propria divisa e l'integrità morale e professionale, prestando il fianco a
ricatti e “fango” che umiliano il nostro Comune”.
E più avanti: “i biassonesi non meritano tutto questo, ne
siamo convinti ed agiremo con fermezza, come sempre abbiamo fatto (sic), per
scoprire la verità e restituire il giusto valore e dimensione a chi opera per
il bene della cittadinanza "......." - in questo difficile momento (eravamo al 5
dicembre 2014, ndr) l'amministrazione lascerà svolgere le ulteriori indagini ed
approfondimenti alle competenti autorità, con piena fiducia e con la certezza
che vengano a galla le verità ed i veleni”.
E' imbarazzante e inquietante che una giunta ammetta che, all'interno della propria struttura amministrativa, possano
girare “ricatti”, “fango” e “veleni”.
Anche in questo caso, sarebbe forse giunto il momento per i
biassonesi di apprendere un briciolo di verità e di chiarezza da parte di chi
li amministra.
3) viene sospeso il servizio di
pattugliamento notturno per il tramite della locale Protezione Civile.
Interrogato al riguardo, il sindaco sostiene che ne avrebbe
decretato la sospensione “a fronte di un problema che potrebbe coinvolgere
personalmente i volontari”.
E ovviamente che, “sono tutt'ora in corso tutte le verifiche
del caso”.
Linguaggio ermetico e decisamente criptico; l'essenziale è,
come sempre, che i cittadini capiscano il meno possibile.
Noi che, per inclinazione, siamo portati a pensare sempre per
il peggio quando c'è di mezzo Malegori, azzardiamo che probabilmente questa
Amministrazione possa aver adibito, per anni, i volontari della Protezione
Civile a compiti e mansioni non propriamente rientranti nelle loro funzioni
istitutive.
Chiarezza, anche su questa vicenda, ancora non c'è stata.
4) è di oggi, dicevamo, la notizia
delle verifiche in Comune da parte della Guardia di Finanza.
Anche in questo caso, bocche cucite e l'ennesimo rinvio di una
spiegazione e di un chiarimento al termine delle indagini in corso.
Lista per Biassono ritiene che il municipio, la casa comune di
tutti i biassonesi, debba avere pareti di cristallo.
E che i nostri concittadini abbiano tutto il diritto di essere
portati a conoscenza delle cause e della ragioni per le quali, ormai
periodicamente, il comune di Biassono viene portato agli onori delle cronache
per vicende non propriamente edificanti.
Malegori, il cui doppio mandato scade tra pochi mesi, la deve
smettere di nascondere la polvere sotto il tappeto.
Che impronti, almeno l'ultimo scorcio della sua discutibile
amministrazione, a regole di partecipazione e, soprattutto, di trasparenza. Che dovrebbe essere la norma in ogni Comune che si rispetti.
Polizia comunale. Nonostante le roboanti dichiarazioni, poco è cambiato, anzi si può dire che siamo passati dal comandante Falsetti al "comandante Brace" (dal detto "cadere dalla padella alla brace")
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