Presentato al pubblico come "Il Castello", in virtù dei suoi richiami architettonici alle fortezze medioevali, l'asilo nido comunale di Via Lega Lombarda è destinato a passare alla storia come "Il Castello fantasma". L'ultimo bando d'assegnazione della struttura, infatti, lascia supporre che i suoi abitanti, per lungo tempo ancora, saranno solo gli spiritelli cattivi della coscienza biassonese.
La storia di questa tormentata
opera pubblica è tristemente nota, ma ogni volta che la si ripete - come nelle migliori favole di cavalieri e regine malvagie - il fiato resta sospeso in attesa di un finale immutabile.
Sorge quale onere di
urbanizzazione in corrispettivo alla lottizzazione di edifici residenziali di
pregio nella medesima area, in tempi ormai preistorici.
La sua realizzazione viene
ultimata a giugno 2012.
Originariamente destinato, come
detto, ad Asilo Nido Comunale, vede ben presto naufragare il bando per la sua
gestione. L'idea di dotare la comunità
biassonese di un nuovo servizio pubblico viene peraltro velocemente accantonata
dalla Lega Nord.
Vane le istanze avanzate da
famiglie e gruppi di opposizione (Lista per Biassono e PD), volte a prevedere
l'istituzione di una Scuola Materna Statale.
Incredibili, si ricorderà, le
motivazioni addotte in Consiglio Comunale dal Sindaco Piero Malegori per negare tale
possibilità: "mettetevi in testa che a Biassono non è possibile"....."Io non vado contro
la Storia di Biassono"......"Fatevene una ragione; se anche ci fosse
la disponibilità dello Stato per il tramite del Provveditorato, la mia è una
decisione politica"....."Perché ad una scuola dell'infanzia pubblica
si iscriverebbero solo figli di cittadini con reddito medio/basso o figli di
immigrati".
Della serie: come trasformare un
problema sociale in un problema politico!
Avanti quindi, costi quel che
costi, con la scelta della gestione privata di un "Centro per
l'Infanzia" destinato ad accogliere due sezioni di asilo nido, una sezione
"primavera" e due sezioni di scuola materna.
Si appronta tutta la
documentazione di gara per l'affidamento della concessione del servizio per il
periodo 01.09.2015/31.08.2030.
Gara che, con determinazione del
29.01.2015, viene dichiarata DESERTA non essendo pervenuta alcuna offerta.
L'amministrazione Malegori
subisce lo smacco, ma procede imperterrita.
Anziché perseguire seriamente la
strada della Scuola Materna Statale, emette, con delibera n.84 del 25.06.2015,
"nuovi indirizzi amministrativi in merito al Centro per l'Infanzia".
E per rendere maggiormente
appetibile il nuovo bando di gara si stabilisce che:
a) gli oneri per l'arredo base
per l'intera struttura sita al piano terra e al primo piano per i servizi
oggetto della concessione, siano a carico del Comune di Biassono fino ad un
massimo di euro 40.000 (iva esclusa);
b) che gli oneri per le utenze
(ad esclusione di quelli relativi alle linee telefoniche e rete dati) derivanti
dal funzionamento della struttura, fino al 31.07.2019 per i primi tre anni di
concessione, dovranno essere a carico dell'Amministrazione Comunale;
c) che a partire dall'anno
scolastico 2016/2017 e per i successivi ulteriori due anni scolastici dovrà
essere erogato, dall'Amministrazione Comunale, un contributo di euro 10.000 per
ogni sezione di scuola dell'infanzia e "primavera" che dovesse essere
attivata all'interno di detta struttura come previsto dall'attuale convenzione
a disciplina dei rapporti tra il Comune di Biassono e le locali scuole
dell'infanzia biassonesi (Segramora e San Giorgio).
Tale nuovo bando di gara per
l'affidamento della concessione del servizio di gestione del Centro per
l'Infanzia (periodo 02.01.2016/31.07.2019) scadrà alle ore 12 del giorno 16
settembre 2015.
Dal 2012 molta acqua è passata
sotto i ponti; diversi anni scolastici sono trascorsi, ma la struttura comunale
continua a languire.
Poi, come sempre, ci sarà
qualcuno che avrà l'ardire di venirci a raccontare la barzelletta che si tratta
dell'ennesimo fiore all'occhiello di questa Amministrazione, acquisito al
patrimonio comunale a costo zero per i cittadini!
Nessun commento:
Posta un commento