Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 18 gennaio 2017

Il caso del comandante in divisa nazista non è chiuso

Anno nuovo, nuovo Comandante della Polizia. Nessuno si sarebbe aspettato un avvio di 2017 così destabilizzante, ma nell’era di Internet e dei Social Network tutto può ormai cambiare in nanosecondi. Persino la reputazione di una persona. Se Giorgio Piacentini è stato destituito dalla sua carica, a distanza di poco più di una settimana dalla sua apparizione su Facebook in divisa da SS nazista, una non trascurabile parte di Biassono si è rivelata meno all’altezza della situazione di quanto paradossalmente abbia dimostrato il Sindaco Luciano Casiraghi. Benché la sua decisione abbia preso più tempo di quanto molti si aspettassero, il primo cittadino non ha avuto infine dubbi sulla gravità della situazione: perché al di là della persona Giorgio Piacentini e delle sue eventuali passioni per le ricostruzioni storiche, una carica istituzionale democratica non può assolutamente essere minata da simbologie e richiami a un’ideologia macchiatasi dei peggiori crimini contro l’umanità. Questo è un punto fermo su cui qualsiasi mediazione e compromesso è impossibile: o si accettano le regole dello Stato di cui si è diretti rappresentanti, o ci si pone fuori da questo stesso Stato. Per combatterlo, per sprezzarlo, o semplicemente per evitarlo, ma in ogni caso ben sapendo che entità di natura del tutto diversa si stanno fronteggiando mortalmente.

Ogni altra forma di mediazione, al contrario, significa rifugiarsi solo in un’omertosa zona grigia dove muore la vigilanza civica dei valori democratici, a favore di quel velenoso farmaco il cui effetto finale è inevitabilmente l’estremismo.

Che persino il Comandante della Polizia Locale di Biassono, funzionario pubblico e, come detto, grande appassionato di storia, non sia stato sfiorato dal benché minimo dubbio in ordine all'enormità del suo gesto e dei suoi commenti, la dice lunga circa la situazione della “Memoria” nel nostro Paese. Che i commercianti di Biassono si siano messi a raccogliere firme per solidarizzare con il Comandante Piacentini, mostra la loro totale incomprensione del fenomeno. Che altre voci civiche abbiano buttato tutto nel calderone della solita giunta leghista incapace di gestire i rapporti con la polizia, limitandosi a un paternalistico scappellotto al Comandante, o ancor peggio parlando dell’ennesima “goliardata”, hanno definitivamente mancato il segno.

Vestire la divisa nazista e rifarsi anche indirettamente ai suoi valori non è affatto un pessimo scherzo. E’ una dichiarazione di guerra allo Stato Italiano. Giustissimo, dunque, il provvedimento di destituzione adottato dal Sindaco e, nella speranza la vicenda abbia fatto comprendere a Piacentini quello che si spera esser stato solo un suo “errore di valutazione”, il caso non si chiude certo qui.

L’arrivo del nuovo comandante pro-tempore Mario Girelli, già in forza alla polizia del Parco delle Groane, dev’essere solo il primo passo di quell’azzeramento del corpo della polizia più volte invocato dalla stessa amministrazione comunale. E’ chiaro che, alla luce di rapporti interpersonali sempre più compromessi - sia fra i vigili urbani, sia fra loro e l’amministrazione comunale – non sarà possibile ripristinare alcun ordine stabile, sino a quando l’attuale squadra non sarà stata rifondata. I biassonesi non potrebbero sopportare la ripetizione del medesimo copione recitato in occasione del precedente scandalo dei “vigili ballerini”, né un'analoga conclusione. Demansionamenti in biblioteca, apertura di ricorsi e contro-ricorsi, licenziamenti improvvisi, non tutelano affatto Biassono.

E sì che, il 5 dicembre 2014, l'allora amministrazione Malegori decretava conclusa l'annosa vicenda “Vigili urbani”. Lo avevo sancito con un comunicato ufficiale dal titolo oggi tragicamente ironico: “Nessuna negligenza, ma decisa fermezza nella gestione della Polizia Locale”.  Vi si potevano testualmente leggere frasi del tipo: “il Sindaco e la Giunta di Biassono hanno piena fiducia nell'operato del nuovo comandante della Polizia Locale, chiamato per continuare il percorso di rinnovamento e riorganizzazione iniziato nel 2012”. .........."Comandante cui spetta l'incarico di ricostruire una credibilità dell'intero Servizio, che gli ultimi fatti hanno minato pesantemente"........ E ora serve anche che il Municipio, la casa di tutti i biassonesi, torni ad avere le pareti di cristallo; occorre la massima trasparenza; basta tenere tutto nelle segrete stanze di Villa Verri.

In quest’ottica e con questa logica, nei giorni scorsi Lista per Biassono aveva ufficialmente richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario aperto, proprio per affrontare la vicenda nel modo più consapevole. Il sindaco, pur respingendo la convocazione, ha quanto meno tenuto fede alla promessa di risolvere il caso in tempi leciti.


Ora l’auspicio è che questo processo non scivoli nell’inedia del passato, ma proceda con fermezza verso un inderogabile rinnovamento, così come nell'individuazione delle responsabilità personali e amministrative emerse nell'intero percorso compiuto sino a oggi. A Biassono sarà così restituita non solo una polizia locale nel pieno delle sue funzioni, ma anche quella dignità che per due volte noi tutti abbiamo perso di fronte all’Italia intera.

13 commenti:

  1. Guardi Sig. Caspani che i commercianti forse hanno capito meglio di lei il problema, lei che si crede sempre più intelligente di tutti come dice anche per qquesta volta.
    Ma un minimo minimo minimo di umiltà non pensa che le farebbe bene?

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  2. Menomale che, a Biassono, c'è ancora qualcuno che si indigna . Altrimenti qualsiasi enormità verrebbe liquidata come goliardata.

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  3. "....si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità. Mi scervello, mi asciugo la fronte per fortuna c'è chi mi risponde a quell'uomo sceltissimo e immenso io chiedo consenso, a don Caspanì. .....con rispetto s'è fatto le tre vulite 'a spremuta o vulite 'o caffè? Ah che bello ccafè.....

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  4. Di fronte ad un avvenimento che ci ha fatto vergognare agli occhi dell'intero Paese qualcuno ha voglia di buttare tutto sullo scherzo e prova a colpire chi ha, a mio avviso giustamente, espresso la propria indignazione. Auguro agli amici di trovare almeno la forza di firmarsi visto che hanno perso la capacità di indignarsi.Antonella Tremolada

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  5. Antonella sono d'accordo con te che sia corretto frmare i post con nome e cognome . Per quanto riguarda questo post purtroppo ho la conferma, non e' il primo dove ho visto questo, che chi lo ha scritto si senta sempre il primo della classe in ogni situazione e che ha sempre bisogno di denigrare gli altri....Da questo post vengono fuori bene solo LpB e Il Sindaco Casiraghi.....vabbe' stanotte dormiro' comunque ma un po' mi spiace......

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    1. Giordano chi "viene fuori bene" non mi interessa e poi comunque le dichiarazioni sono li da leggere e chi vuole lo può fare in ogni momento. Il punto è un altro i commenti a questo post mi hanno fatto riflettere, chissà cosa avrebbero pensato di questi burloni dietro la tastiera quei giovani poco più che ventenni che sono finiti nei forni.antonella

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    2. Io distinguo le due cose : 1 giudizio su questo post e ho detto la mia ovviamente opinabilissima come tutte le posizioni 2 burloni , come li chiami tu dietro la tastiera e su questo ho gia' detto che dovrebbero quantomeno firmarsi .Ciao

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  6. "il primo della classe" ahahah ma ad un certo punto le scuole finiscono, e occorre iniziare a lavorare. Chi non lavora non fa l'amore, chi non fa l'amore diventa acido. Chi lavora può sbagliare chi sta seduto sull'utumana al limite pontifica tra una pubblicità e l'altra. Biassono non è roma, non si svende Biassono per un errorino di un singolo e per guadagnare un pugno di voti, anche perché di voti ne servono a cariolate. L'elettore a Biassono premia la concretezza non il colore politico o i venditori di aria fritta. E' ora di capirla, basta autoreferenziarsi, basta piangere e soprattutto basta spandere m....

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  7. Ma si, in fondo cosa è successo? Un errorino! Se questo è il modo di pensare, Biassono si merita di comparire un giorno si e l'altro pure sulle prime pagine dei giornali. Da biassonese,ringrazio l'unico consigliere comunale che,sulla vicenda, ha preso fin da subito una posizione chiara e netta. L.M.

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  8. Sempre meglio la commedia della tragedia!
    Specie quando viene esageratamente drammatizzata assumendo ridicoli profili tragicomici, come nel caso di questo articolo che accosta la figura dell'ex Comandante dei vigili a quella di Himmler Heinrich.
    Scrivere che "entità di natura del tutto diversa si stanno fronteggiando mortalmente" denota un fanatismo oltremisura, come la "dichiarazione di guerra allo Stato Italiano" sembra più dichiarata al buonsenso.
    PS L'anonimato è d'obbligo a causa del fanatismo.

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  9. Ho l'impressione che si vogliano, scientemente, ridimensionare i fatti. E quindi ai fatti, nudi e crudi, mi attengo:
    1) il Comandante della Polizia Locale si ritrae, pubblicamente, in divisa da SS
    2) ai suoi ammirati contatti, evoca il ritorno di " una Compagnia di queste per sistemare alcune cose"
    3) il fatto suscita sdegno e riprovazione a livello nazionale
    4)la Giunta (leghista, non di sinistra!), forse per la prima volta in vent'anni, assume un provvedimento tempestivo, valutando l'estrema gravità del comportamento messo in atto dal funzionario pubblico
    Frattanto, nel nostro Comune cosa succede?:
    a) si raccolgono firme a sostegno del Comandante
    b) si nega la convocazione di un Consiglio Comunale aperto
    c) forze politiche e rappresentanti istituzionali tacciono prudenzialmente sulla specifica vicenda
    d) si imbastisce un processo ad Alberto Caspani, reo di essere stato l'unico ad aver assunto una posizione netta sull'accaduto
    Non sò se si tratta di tragedia o di commedia. A me pare l'ennesima sottovalutazione. Perchè si sa, i biassonesi hanno il cuore in mano e sono pronti a perdonare. Soprattutto quando chi sbaglia non è immigrato. Perché allora, inutile dirlo, in quel caso sarebbe tolleranza zero!
    Io mi firmo.
    Felice Meregalli

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  10. Spiace la sua considerazione finale sui Biassonesi. Leggendo gli articoli si nota che giudicare in modo spesso spregevole ed offensivo i concittadini é una prerogativa "dei sostenitori" di questo blog. Sono andato a vedere i risultati elettorali e mi sembra che gli elettori non apprezzino questo atteggiamento. Vabbè torno al discorso immigrati. Tutti coloro che si trovano regolarmente in Italia e hanno quindi i requisiti giuridici secondo le leggi in essere hanno pari diritti e doveri degli Italiani biassonesi compresi. Questa che piaccia o no é la democrazia ed é anche un fondamento dello stato laico é ciò Che regola la giusta e civile convivenza tra le persone al di la della razza orientamento politico religioso etc.

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  11. caro anonimo ma ti piace così tanto che l'Italia rida e si indigni di quanto è accaduto??

    i commercianti di Biassono raccolgono firme a favore del Comandante perché lo hanno degradato?? dovrebbero andare sotto l'obelisco di piazza Trento e Trieste e ripensare a quello che stanno solidarizzando?: nell'elenco dei caduti troveranno qualche suo parente morto per la libertà e contro quanto il Comandante esprimeva con la divisa delle SS. non hanno neanche rispetto per i loro parenti stretti.

    QUESTA POLIZIA LOCALE è UNA VERGOGNA: UN CONTINUO SUSSEGUIRSI DI SCANDALI.

    E LI SI DIFENDE PURE.

    dovrebbero essere destituiti immediatamente e impedire a loro di esercitare pubbliche funzioni.

    il Comune dovrebbe chiedere i danni di immagine: invece si indigna senza sanzionare nel dovuto modo. chissà perché??

    come ho scritto su tiscali il dubbio che ci sia un do ut es tra cittadini, Amministrazione Comunale e Polizia Locale è legittimo anche alla luce anche dell'iniziativa dei commercianti.

    a Biassono non esistono regole: tutto è permesso. si vuole ridurre tutto per giustificare anarchia, maleducazione, menefreghismo e inciviltà.

    VERGOGNA!!!

    Maurizio Gianguido Carbone

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