Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 9 maggio 2012

ARIA FRESCA! ARIA DI PARCO!



Solo due considerazioni preliminari sull’ultima tornata elettorale, che ha visto il PDL crollare, a percentuali a volte bassissime (sotto il 10%), finendo anche al ballottaggio in posizioni molto svantaggiose. Dall’altra una la Lega Nord che si salva bene solo a Verona con Tosi, ma perde posizioni importanti nella Brianza: A Monza il suo sindaco non concorre neppure per il ballottaggio, mentre in molti paesi e città dov’era abituata a governare con percentuali bulgare si è alquanto ridimensionata.



Bene. Ora viene però da domandarsi: se a Biassono fossimo andati alle elezioni, cosa sarebbe successo? L’amministrazione leghista è rappresentativa ancora dell’elettorato, oppure dopo i famosi scandali dei lingotti d’oro e dei diamanti o delle lauree prese in Albania, anche a Biassono la gente ha aperto gli occhi e smaltito la decennale ubriacatura leghista?
Di certo sappiamo che chi ci amministra non perde l’opportunità per dimostrarci, giorno dopo giorno, la sua inadeguatezza a svolgere tale compito.

Prendiamo l’ultima uscita della giunta in merito al distributore che la Sias sta costruendo nel Parco di Monza, a ridosso dell’entrata di Biassono, e di cui abbiamo diffusamente parlato in questo blog.


Per evitare lo scempio del distributore nel parco il sindaco aveva minacciato, a mezzo stampa, il divieto di passaggio ai non residenti di via S. Maria delle Selve, attraverso l'adozione permanente di una ZTL; Detto fatto: dopo una settimana di attesa "strategica", esce la delibera e…SCATTA IL DIVIETO!…ma solo il sabato e la domenica!


Chi deve costruire il distributore e far passare ruspe, betoniere o materiali vari utili per abbattere gli alberi e colare il cemento-armato nel parco, è pregato di farlo solo dal lunedi al venerdi compreso: niente straordinari, il sabato e la domenica non si può!

Alla Sias , la società che gestisce il circuito ed è anche committente del distributore, avranno pensato: “ma guarda un po’, chi poteva immaginare che Biassono avesse un Sindaco tutto d’un pezzo!”. Guai a lavorare nei giorni festivi e prefestivi, lui se la prende proprio,  ne fa una questione d’onore! Però, che primo cittadino abbiamo, da esserne fieri!

Per fortuna nel frattempo il sindaco di Monza ha chiesto e ottenuto una sospensione dei lavori, se no stavamo freschi!

Noi di Lista per Biassono siamo pazienti e possiamo aspettare, ma la nostra preoccupazione è: la nostra cittadina resisterà o soccomberà sotto i colpi di genio degli attuali amministratori nei quattro anni che ci separano dalle prossime elezioni? Aspettiamo nuove risposte all’incontro di domani sera, giovedì 10 maggio, quando nella sala civica di Villa Verri si farà il punto sull’emergenza Parco. Incrociamo le dita! Ci vediamo tutti alle 21!


Fabrizio Baccenetti




4 commenti:

  1. "La fiducia è una cosa seria che si da alle persone serie!". Così recitava un vecchio spot riassumendo efficacemente un principio democratico e di civiltà:le relazioni umane, economiche, politiche e istituzionali si fondano su un rapporto di fiducia che si stabilisce tra amici e famigliari,tra mercati e operatori finanziari,tra forze politiche, organizzazioni sociali, cittadini e istituzioni. Quando questo rapporto entra in crisi e i legami relazionali si allentano fino al dissolvimento, si genera una situazione di "squilibrio" che nei rapporti umani genera conflitto e inimicizia, in quelli commerciali determina sfiducia degli investitori,
    contrazione delle transazioni, dei consumi e
    quindi dell'intera economia. In politica e nelle istizioni,la mancanza di fiducia nella classe dirigente genera sospetto, indignazione,rabbia,frustrazione e un graduale distacco dei cittadini dal "Palazzo" visto sempre più come luogo dell'incompetenza se non del malaffare, il quale normalmente reagisce arroccandosi ancor di più nel distacco dal rapporto con i cittadini vissuto ormai come minaccia e non come opportunità e quindi cercando rifugio in un isolamento che porterà ad un altrettanto inevitabile declino del consenso. Questo mi sembra sia accaduto e stia accadendo, sia a livello nazionale dove il Parlamento sembra ormai rappresentato da fantasmi, sia a livello regionale dove il prestigioso modello lombardo è stato sostituito nei dibattiti dalla modellizzazione delle inchieste giudiziarie, sia, infine, dal livello locale dove, l'ormai trascorsa,"egemonia" leghista sottoposta alla verifica del voto democratico, si è squagliata come neve al sole in barba al tanto celebrato quanto mitico buongoverno dei raduni leghisti. Concordo, allora, con Baccenetti circa l'opportunità di porre una domanda alle forze politiche, ai movimenti, alle associazioni e ai cittadini tutti del nostro paese: dobbiamo per forza aspettare ancora molto per attualizzare la verifica sulla fiducia dei cittadini Biassonesi verso i loro amministratori leghisti?
    E rivolgendomi all'orgoglio padano, messo a dura prova dagli scandali più volgari della storia repubblicana, lancio il seguente appello: perchè non accettare la nuova sfida della realtà con onorevoli dimissioni e nuove consultazioni dove verificare l'attuale consenso dei cittadini invece di rifugiarsi nelle stanze del palazzo e nelle minacce di sanzioni per i "promotori di un benemerito parco urbano".
    gb

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  2. Sono d'accordo con molte delle considerazioni sviluppate nel post e nel commento precedente. Al di là delle considerazioni di politica nazionale sulle divisioni interne alla Lega Nord e sugli scandali che hanno investito quel movimento,credo sia sempre più evidente ai Biassonesi che l'attuale amministrazione locale ha il fiato corto e sta andando avanti per forza d'inerzia.
    Purtroppo a breve sconteremo la mancanza di programmazione in termini di ulteriore consumo del territorio.
    Lesmo, Carnate, Lentate sul Seveso, solo per rimanere in Brianza, devono comunque insegnare che, nei Comuni inferiori a 15.000 abitanti, il Centro sinistra , se vuole governare, non può che procedere unito.
    A Biassono, purtroppo, l'anno scorso ci ricordiamo ancora bene come è andata.
    C'è chi (PD),per mero interesse di partito ha preferito correre da solo.
    Lista per Biassono deve continuare a portare sul territorio le proprie idee, i propri progetti e le proprie battaglie, l'idea che uno sviluppo diverso di Biassono è possibile.
    Le nostre iniziative stanno innervosendo non poco i nostri amministratori, che non replicano sul merito, ma solo minacciando fantomatiche sanzioni.
    Non sò se la Lega Nord arriverà al termine del mandato (le politiche del 2013 sapranno dirci di più); sò però che dobbiamo farci trovare pronti ad ogni evenienza.
    Cominciando, magari, a ragionare su come rimettere in piedi un'alleanza la più vasta possibile.
    Felice Meregalli
    Sinistra Ecologia Libertà Biassono

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  3. Sacrosanto lo sfogo di Fabrizio Baccenetti, sacrosanti i commenti. Diamo, però, fiato e gambe a questi sfoghi. Come diceva, sempre su questo blog, qualche giorno fa qualcuno in un commento, dobbiamo trovare tutti i modi per far sapere sistematicamente ai Biassonesi quello che fa e, soprattutto, quello non fa questa giunta, cominciando dall'opposizione blanda e di facciata che sta facendo all'ingresso del distributore al parco.
    Di questi leghisti che governano, sempre pronti ad aggredire la persona per non confrontarsi con ciò che dice, non se ne può più; anche quelli che li votano e che incontriamo quotidianamente spesso sono pieni di sicumera, ma la gente semplice l'arroganza può, con un pò di buona volontà, scrollarsela da dosso, alla gente di potere l'arroganza gli si fa pelle.
    Roma ladrona dicevano: sono andati a Roma e c'hanno lasciato le penne (prima, però, hanno reso dei bei servizi al puttaniere di Arcore in cambio di nulla). Vanno a governare i comuni e svendono il patrimonio pubblico (loro lo chiamano governare a costo zero) divertendosi ad allestire marciapiedi e praticelli verdi svizzeri (per loro padani) quando, soprattutto in questi momenti di crisi economica, i problemi della gente sono ben altri. I comuni qui intorno, nonostante i pochi soldi istituiscono, o sono in procinto di farlo, fondi o mense per famiglie in crisi col problema delle bollette e della spesa, qui a Biassono ciò è utopia, roba da sindacati o da comunisti. E questa sensazione di insofferenza, da epidermica prima si fa viscerale poi (la storia dei diamanti o la trippa esagerata sotto quella faccia da ebete di Belsito o le cazzate del trota, figliol poco prodico, all'inizio ci divertono, poi, però, quando la ragione prevale un pò di rimescolamenti interni ce li creano ).
    Ma, per dar fiato e gambe a questi sfoghi, appunto, piucchè appellarsi alle associazioni o ai partiti (cosa da fare, evidentemente), bisogna appellarsi ai nostri concittadini. Sono loro che devono aprire gli occhi e staccare la spina alle prossime elezioni (ammesso che questa giunta abbia sufficente fiato per arrivarci). I leghisti, in questa cosiddetta seconda repubbica, hanno avuto il loro momento di gloria (in parte se lo saranno anche meritato), hanno sparato le loro cartucce padane (erano poche), ma ora basta, mandiamoli a casa, stanno facendo solo danni (da noi si apprestano ancora a cementificare ai confini con Lissone, nessuno vuole quei capannoni, solo la speculazione!). Piucchè aria fresca qui ci vuole proprio aria nuova.
    edl

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  4. Il sindaco è palese che vuole dare un colpo al cerchio ed uno alla botte,non può schierarsi dalla parte dei difensori del verde pubblico perchè in gioco ci sono probabilmente interessi (anche economici) molto grandi,ma dall'altra parte capisce anche che si sta commettendo un sopruso ed una ingiustizia nei confronti del parco di Monza e delle città limitrofe. Il Borgomastro dovrebbe togliersi il collare,o cappio, verde della lega e ragionare di testa sua, è una cosa giusta sposare la causa di coloro che non vogliono il distributore e son certo che la cittadinanza biassonese lo apprezzerebbe moltissimo ma si deve mettere in prima linea...

    PS:Nelle foto vedo gente con megafoni,cartelloni e bandiere... quella non è stato apostrofato come "circo" e come "buffoni"... eppure la sostanza era identica... sarà mica che il sindaco vuole darvi ragione ma non vuole che si sappia?

    " Il finale è più vicino di quanto sembri. Ed è già scritto. A noi resta solo da scegliere il momento buono per cominciare. "
    (V)

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