Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

martedì 11 dicembre 2012

REGALINO DI NATALE DA FORMIGONI&Co


Cifre impietose. Rispetto all'anno scorso sono aumentati del 7,13% i lavoratori lombardi che percepiscono un'indennità di mobilità, e del 28,08% quelli con indennità di disoccupazione.

Questi dati testimoniano come sia lontana l'uscita dalla crisi e di come in molte realtà la cassa integrazione non sia stata in grado di contenere il calo occupazionale, o di evitare la chiusura di tante realtà industriali, artigianali e commerciali.

Alla luce di ciò, molte Amministrazioni Comunali, anche quelle che hanno sempre teso a negare la crisi economica, hanno assunto provvedimenti volti a venire incontro ai cittadini colpiti dall'emergenza occupazionale.

La Giunta Regionale, invece, nella seduta del 25 ottobre aveva approvato una delibera che modificava, peggiorandoli, i requisiti per ottenere l'esenzione dai tickets sanitari per le categorie di lavoratori più colpiti dalla crisi: disoccupati, lavoratori in cassa integrazione o in mobilità.

Dal 1° novembre questi lavoratori ed i loro familiari, che finora avevano diritto all'esenzione dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica e per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, avrebbero potuto godere dell'esenzione esclusivamente se il loro reddito familiare risultava pari o inferiore a 20.000 euro.

Sull'onda delle proteste di sindacati e parti sociali il provvedimento è stato parzialmente modificato: in pratica sino al 31 dicembre rimane in essere il requisito precedente. Dal 1°gennaio 2013 lavoratori disoccupati, in cassa integrazione od in mobilità per ottenere l'esenzione dovranno possedere un reddito familiare di non oltre 27.000 euro.

Per l'ennesima volta Formigoni e la sua giunta (PDL e LEGA NORD), prima di finire una legislatura contrassegnata da scandali, inchieste, arresti, sino all'accusa più grave (voto di scambio e connivenza con la 'ndrangheta per un Assessore), hanno scelto di far pagare i costi di una gestione incongrua delle risorse pubbliche destinate alla sanità lombarda a chi è già in una situazione di difficoltà economica e di grave incertezza sulle proprie prospettive occupazionali.

E la Lega Nord? Promesse e proclami nelle piazze; accondiscendenza in Giunta e nel Consiglio Regionale.

Felice Meregalli

2 commenti:

  1. Come fa Formigoni a "grassare" i suoi amici delle cliniche private senza l'aiuto dei poveri cristi?
    La Lega poi, a parole sono dei Robin Hood, poi nella vita reale si comportano da Sceriffo di Sherwwod; basta vedere il sostegno a Berlusconi e Tremonti mentre affossavano le finanze d'Italia.
    In Lombardia hanno sostenuto Formigoni e i consiglieri eletti con i voti della 'ndrangheta, e adesso fanno i puri?
    Bella coerenza.

    P.P.

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  2. Ma che glielo dite affà? Non sussiste alcuna speranza che la base verde (ormai di rabbia)capisca qualcosa di diverso da ciò che viene loro propinato dai vertici (anche attuali) vergognosamente compromessi nelle sciagurate politiche del berlusco-maro-bossian-tremontintismo. Adesso tentano il tutto per tutto: diciamoli che la drammatica situazione attuale è tutta da imputare al governo Monti scaricato dopo più di un anno di pieno ma condizionato, dagli interessi del PdL e del suo vero padrone,sostegno secondo i reiterati desideri ancora più ipocriti della lega. Vedrete che l'operazione di imbonimento del popolo bue riuscirà ancora una volta (ovviamente solo in perte e limitatamente ai loro minus abens). E quindi ripeto: ma che glielo dite affà?

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