Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

giovedì 24 ottobre 2013

MEA CULPA DELLA LEGA NORD?


EMERGENZA
Sotto il logo del Comune di Biassono e quello di Regione Lombardia campeggia un poco rassicurante annuncio:

il 25 ottobre 2013, presso la Sala Civica municipale si terrà
un' ASSEMBLEA CITTADINA D'EMERGENZA.

Evento straordinario ed eccezionale, per Biassono.

Assai di rado, infatti, i nostri attuali amministratori hanno ritenuto di dover utilizzare i pur previsti strumenti dell'informazione preventiva alla cittadinanza.
Poche volte, quindi, ed a cose praticamente fatte (Pedemontana e, forse, PGT).
L'annuncio anche per questo, come detto, inquieta.

Forse che il Sindaco voglia segnalare alla popolazione il pericolo per il possibile insorgere di epidemie?
Oppure stia pensando a misure di sostegno a chi si trova in condizioni di necessità e di emergenza?
Oppure ancora, e qui vengono a galla ricordi da vecchio cinefilo, “…....è crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!” (John Belushi alla fidanzata che lo minaccia con un fucile d'assalto M 16).

Vogliamo tranquillizzare i trepidanti cittadini biassonesi: nulla di tutto questo.

Trattasi solo di un'assemblea pubblica dal vago retrogusto di Lega Nord.
Che parte dall'iniziativa di alcuni sindaci che hanno deciso di fare fronte comune e chiedere a Roma la cancellazione definitiva del Patto di Stabilità.

Si articola in due fasi: 
1) convocazione di un'assemblea cittadina urgente;
2) presentazione, nel primo Consiglio Comunale utile, di un documento per chiedere a Roma di eliminare per sempre il Patto di Stabilità.

Iniziali promotori dell'iniziativa sono il sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, il sindaco di Merate, Andrea Robbiani ed il sindaco di Misano Gera d'Adda, Daisy Pirovano.

In quasi vent'anni di governo la Lega Nord non è riuscita a raggiungere alcun obiettivo: nell'immigrazione come nel federalismo, nella tutela dei “territori” come nella protezione dei loro prodotti e marchi, nella difesa delle loro economie.
Il ricco e florido Nord che gli elettori avevano consegnato alla Lega nel 1994 è diventato terra di disoccupazione e povertà senza che i leader padani sapessero fare nulla.
Ora cercano di rialzare la voce nel tentativo di riannodare col proprio elettorato quel filo interrotto da diamanti, spese folli e fallimenti politici.

Occorre il coraggio di dire la verità; e cioè che l'Europa intera sta traballando a causa delle politiche di austerità e che l'Italia si è impiccata all'albero non dell'Europa, ma di quella caricatura di essa che è fatta di irresponsabile ragioneria dei tecnocrati.
Ed allora per finanziare la cancellazione della rata dell'Imu anche per i ricchi, si può considerare normale tagliare ulteriormente il Welfare.

I tagli, travestiti da spending review, aggravano la condizione sociale dei cittadini, non colpiscono la corruzione e gli sprechi, ma solo i servizi, le tutele ed i diritti.
Non può essere questa la strada della ripresa.

E per i biassonesi una ulteriore vera emergenza si profila a breve all'orizzonte: quella dei già preannunciati aumenti delle tariffe e delle tasse comunali.

Felice Meregalli



  

1 commento:

  1. Il "patto di stabilità" è certamente un meccanismo rigido e necessita di modifiche nei criteri di valutazione dei bilanci, ma mi sembra doveroso sottolineare che Biassono non compare nell'elenco dei "Comuni virtuosi" (decreto ministro economia) per i quali si attua un allentamento del patto di stabilità. A sentire il sindaco sembra invece che Biassono lo sia e che, nonostante ciò, quei cattivi di "Roma" impediscano di fare investimenti, e costringeranno l'amministrazione leghista, suo malgrado, ad aumentare le imposte (cosa che ha sempre fatto anche in passato aumentando "complessivamente" l'imposizione fiscale sui cittadini).

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