EMERGENZA
Sotto
il logo del Comune di Biassono e quello di Regione Lombardia campeggia un poco
rassicurante annuncio:
il 25 ottobre 2013, presso la Sala Civica
municipale si terrà
un' ASSEMBLEA CITTADINA D'EMERGENZA.
Evento
straordinario ed eccezionale, per Biassono.
Assai
di rado, infatti, i nostri attuali amministratori hanno ritenuto di dover
utilizzare i pur previsti strumenti dell'informazione preventiva alla
cittadinanza.
Poche
volte, quindi, ed a cose praticamente fatte (Pedemontana e, forse, PGT).
L'annuncio
anche per questo, come detto, inquieta.
Forse
che il Sindaco voglia segnalare alla popolazione il pericolo per il possibile
insorgere di epidemie?
Oppure
stia pensando a misure di sostegno a chi si trova in condizioni di necessità e
di emergenza?
Oppure
ancora, e qui vengono a galla ricordi da vecchio cinefilo, “…....è crollata la
casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è
stata colpa mia! Lo giuro su Dio!” (John Belushi alla fidanzata che lo minaccia
con un fucile d'assalto M 16).
Vogliamo
tranquillizzare i trepidanti cittadini biassonesi: nulla di tutto questo.
Trattasi
solo di un'assemblea pubblica dal vago retrogusto di Lega Nord.
Che
parte dall'iniziativa di alcuni sindaci che hanno deciso di fare fronte comune
e chiedere a Roma la cancellazione definitiva del Patto di Stabilità.
Si
articola in due fasi:
1) convocazione di un'assemblea cittadina urgente;
2)
presentazione, nel primo Consiglio Comunale utile, di un documento per chiedere
a Roma di eliminare per sempre il Patto di Stabilità.
Iniziali
promotori dell'iniziativa sono il sindaco di Varese e presidente di Anci
Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, il
sindaco di Merate, Andrea Robbiani ed il sindaco di Misano Gera d'Adda, Daisy
Pirovano.
In
quasi vent'anni di governo la Lega Nord non è riuscita a raggiungere alcun
obiettivo: nell'immigrazione come nel federalismo, nella tutela dei “territori”
come nella protezione dei loro prodotti e marchi, nella difesa delle loro economie.
Il
ricco e florido Nord che gli elettori avevano consegnato alla Lega nel 1994 è
diventato terra di disoccupazione e povertà senza che i leader padani sapessero
fare nulla.
Ora
cercano di rialzare la voce nel tentativo di riannodare col proprio elettorato
quel filo interrotto da diamanti, spese folli e fallimenti politici.
Occorre
il coraggio di dire la verità; e cioè che l'Europa intera sta traballando a
causa delle politiche di austerità e che l'Italia si è impiccata all'albero non
dell'Europa, ma di quella caricatura di essa che è fatta di irresponsabile
ragioneria dei tecnocrati.
Ed
allora per finanziare la cancellazione della rata dell'Imu anche per i ricchi,
si può considerare normale tagliare ulteriormente il Welfare.
I
tagli, travestiti da spending review, aggravano la condizione sociale dei
cittadini, non colpiscono la corruzione e gli sprechi, ma solo i servizi, le
tutele ed i diritti.
Non
può essere questa la strada della ripresa.
E
per i biassonesi una ulteriore vera emergenza si profila a breve all'orizzonte:
quella dei già preannunciati aumenti delle tariffe e delle tasse comunali.
Felice
Meregalli
Il "patto di stabilità" è certamente un meccanismo rigido e necessita di modifiche nei criteri di valutazione dei bilanci, ma mi sembra doveroso sottolineare che Biassono non compare nell'elenco dei "Comuni virtuosi" (decreto ministro economia) per i quali si attua un allentamento del patto di stabilità. A sentire il sindaco sembra invece che Biassono lo sia e che, nonostante ciò, quei cattivi di "Roma" impediscano di fare investimenti, e costringeranno l'amministrazione leghista, suo malgrado, ad aumentare le imposte (cosa che ha sempre fatto anche in passato aumentando "complessivamente" l'imposizione fiscale sui cittadini).
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