Mezze verità. Non poteva scegliere espressione più infelice, il
sindaco Piero Malegori, per rinfacciare il legittimo diritto di Lista per
Biassono ad opporsi al Piano di governo del territorio. In occasione della
seconda audizione innanzi alla Commissione Consigliare della Provincia di Monza
e Brianza, tenutasi nei giorni scorsi, il primo cittadino ha quasi eguagliato l’assessore Silvano Meregalli
nella mitragliata di banali sciocchezze proferite con la solita incomprensibile
veemenza.
Bene, chiariamoci le idee, prima di sollevare inutili polemiche.
Forse con "mezze verità" il sindaco si riferiva ai dati
quantitativi esposti durante l'audizione di LpB in merito all'ambito di
espansione AT1 (cioè all’area di confine con Lissone), cioé il tema portante del ricorso presentato dalla lista civica.
E' bene allora ricordare che, in questo caso, la verità è TUTTA
INTERA e non dimezzata: i 180mila mq di superficie costruibile con oltre 1
milione di metri cubi edificabili sono stati da noi citati in riferimento al
"PGT adottato", dal momento che prevede inequivocabilmente tali
possibilità espansive sull'area al confine con Lissone, e non al "PGT
approvato" in sede definitiva (il
quale, seppur in forma ambigua e incrementabile nel tempo, è corso ai ripari riducendo tali
quantità per via delle proteste intervenute).
LpB e Legambiente hanno infatti chiesto l'audizione in Provincia per
avere chiarimenti circa l'inspiegabile rilascio, da parte di quest’ultima, di un "parere di
compatibilità condizionato". Parere, ribadiamolo, espresso sul Pgt “adottato”,
che prevede esattamente le quantità riferite in quella sede (180.000 mq) e non
già quelle autoridotte solo successivamente (alle quali si riferisce maliziosamente il
Sindaco).
Che Malegori spieghi invece il perché di questo tardivo
ripensamento! Con "mezze verità" intendeva forse il dimezzamento della previsione originaria? (passata appunto da 180mila a 90mila mq solo in fase di approvazione). Come mai questa brusca svolta, caro sindaco? Forse le nostre insistite proteste, i nostri continui banchetti, i nostri instancabili volantinaggi e i volti sempre più cupi dei biassonesi hanno risvegliato paure di
clamorose bocciature del documento da parte dei tribunali?
Comunque sia, un mezzo danno, come
una mezza verità, danno sempre fa!
"...Capisco che qualcuno voglia cavalcare politicamente questo tema, ma
credo ci voglia sempre correttezza" - ha poi affermato Malegori su Il
Giornale di Carate, presupponendo che far politica sia res illicita alle opposizioni e, soprattutto, che l'unico ad agire
correttamente sia solo lui e la sua maggioranza.
Davvero sorprendente e stucchevole! Possibile
che non abbia ancora imparato che la prima regola di correttezza è rispettare
le opinioni altrui, anche se differenti dalle proprie? E, soprattutto, che non
riesca a farsi una ragione del fatto che, dentro le istituzioni, il ruolo delle
opposizioni e la normale dialettica con la maggioranza debbano correttamente e
costituzionalmente essere rispettati?
Affermare, come ha fatto il sindaco,
che gli unici ad aver agito in "assoluta correttezza" approvando il nuovo Pgt
siano loro, mentre gli esponenti di LpB e Legambiente siano solo fautori di
"mezze verità" (senza peraltro averle ascoltate, in quanto assente
durante la precedente audizione richiesta dagli stessi ricorrenti), la dice
lunga sul concetto di correttezza che alberga nella sua coscienza di
intollerante leghista.
Il fatto è che LpB e Legambiente, a
tutela degli interessi collettivi di natura urbanistica, così come della difesa
dell'ambiente naturale contro lo sconsiderato consumo di suolo, dopo aver
presentato regolare e legittimo ricorso contro il PGT presso il Tribunale
Amministrativo Regionale, hanno voluto interpellare la Provincia di Monza e
Brianza semplicemente per avere precisazioni sulle patenti contraddizioni
legate al caso PGT.
In particolare:
1. Se la giunta provinciale non abbia
ritenuto opportuno, alla luce dell'elencazione delle incongruenze tra i pareri
degli uffici provinciali e la delibera finale, revocare in via di
autotutela la delibera con la quale ha espresso parere positivo, seppur
condizionato al PGT di Biassono;
2. Quali confronti e verifiche siano
stati effettuati prima dell’espressione del predetto parere positivo;
3. Se la giunta intenda costituirsi
nel giudizio sopra richiamato pendente dinnanzi al Tar;
4. Se intenda opporsi alle richieste
di annullamento di Legambiente;
5. Se intenda assecondare il progetto
cementificatorio del Comune;
6. Se intenda prendere parte alla
“procedura per la formulazione di un piano attuativo d’interesse sovra
comunale, in forma partecipativa con la provincia di Monza e Brianza”, per
la realizzazione dell’ambito AT1 avviata dal Comune;
7. Se intenda, nell’ambito di questa,
esprimere il proprio parere positivo;
Ora, in pendenza di giudizio del
Tribunale che stabilirà chi ha torto e chi ha ragione, affermare che le altrui
sono "mezze verità", mentre le proprie "assolute correttezze", ci
ricorda da vicino una specie di sport nazionale introdotto da ben più illustri
uomini pubblici, i quali hanno dimostrato di non accettare neppure l’idea di
essere sottoposti alla legge e alle procedure di verifica della
legittimità.
E pensare che i penosi precedenti,
già costati decine di migliaia di euro ai cittadini biassonesi e nei quali si è
visto più volte il Comune di Biassono soccombere in giudizio, dovrebbero
quantomeno suggerire prudenza e atteggiamenti meno spocchiosi!
Ma la modestia e la vergogna
purtroppo non sembrano essere considerate virtù.
In politica quel che importa è delegittimare
l'avversario con la denigrazione, la prepotenza e la menzogna.
LpB non si arrenderà e continuerà a
denunciare alla pubblica opinione ogni atto che riterrà essere lesivo degli
interessi generali dei cittadini Biassonesi. In primis, questo scellerato PGT.
LpB
Se gli altri dicono mezze verità, vuol dire che il Sindaco dice.." mezze bugie!"
RispondiEliminaR.F.
Quindi basta scegliere la metà vera !
EliminaRiboldi
Mi pare che il percorso seguito da Lista per Biassono in tutto l'iter di approvazione del PGT sia stato più che CORRETTO.
RispondiEliminaDai banchetti e dai volantinaggi di informazione preventiva alla cittadinanza, alla predisposizione di innumerevoli emendamenti ed osservazioni in fase di adozione ed approvazione.
Fino al legittimo ricorso al TAR.
Semmai è la Lega Nord che ha ritenuto di non tenere nella benchè minima considerazione alcuna delle osservazioni presentate.
E si è votata DA SOLA il proprio PGT!
Agli altri gruppi di "opposizione" sta bene così e non hanno nulla da dire?
Un biassonese che cerca di tenersi informato.
Sono stracotti, e se non si dimettono loro, ci penseremo noi cittadini, quelli che loro trattano da sudditi, tenendoci all'oscuro di tutti i loro traffici.
RispondiEliminaSono da mandare a casa.
Paci