Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 3 novembre 2013

BIASSONO NON E' UN PAESE PER VECCHIE


A Biassono è tempo di potature selvagge. Si tagliano i fuochi d'artificio. Si tagliano i lavori ordinari. Si tagliano i fondi per le associazioni. Il bilancio comunale riflette ormai il taglio di capelli del nostro sindaco. E ora, ahimé, non resta che rattristarsi per le povere le donne biassonesi nate negli anni Venti!

Donne forti, che hanno attraversato la furia devastatrice di una guerra mondiale nel cuore della loro gioventù. Donne che hanno saputo affrontare la mancanza dei loro uomini, padri, fratelli o mariti che fossero, ma che ben presto hanno preso in mano la situazione dimostrando quel coraggio e quella forza d’animo che le donne sanno mettere in campo nei momenti più duri che la vita riserva. Furono quelle donne a provvedere ai vecchi, ai bambini e che, quando potevano, lavoravano, mentre la guerra bruciava enormi risorse e in casa mancava di tutto: indumenti, legna, carbone, cibo, sapone…

Quelle donne furono costrette a reggere la società. Vendevano e compravano roba, si dovettero prendere delle responsabilità; si trovarono a dover decidere, spesso in poche ore, cosa prendere con sé, come muoversi per fuggire e gestire i trasferimenti della famiglia da un posto a un altro. Nel giro di poco tempo acquisirono una grande coscienza di sé e grazie alla loro generosità, alla loro sensibilità umana, ma anche alla voglia che finisse quella guerra, sono scese in aiuto dell’esercito abbandonato, continuando ad assisteread aiutare.

La fame, le rinunce, i sacrifici sono continuati per anni, ma le nostre donne hanno saputo tener duro, senza arrendersi di fronte alle immense difficoltà che si sono trovate ad affrontare, all’improvviso e senza aiuto. Sono state loro a farsi carico del dramma enorme che una guerra provoca nella società civile. Lo hanno fatto con l’amore di cui le donne sono capaci, ma anche con astuzia, con intelligenza e tanta pazienza.

E oggi, nel 2013, quelle nostre donne biassonesi che hanno raggiunto il traguardo dei novant’anni, rischiano di vedersi negare, in nome del risparmio di risorse e della crisi, il semplice ma significativo omaggio di una rosa.
Qualcuno dei nostri lungimiranti amministratori lo ha pensato e, senza pudore, lo ha dichiarato pubblicamente. 

Sono sicura che le novantenni biassonesi sapranno sopravvivere brillantemente, e spero ancora a lungo, a questa ennesima prova di vita! 

Però un paio di domande mi vengono spontanee: ma quante saranno mai a Biassono queste donne che compiono novant’anni nel 2013? Pare siano proprio 90. Roba da far tracollare il bilancio! E soprattutto, da quale fioraio si forniscono gli amministratori perché l’acquisto di qualche rosa possa incidere così pesantemente sulle casse comunali?

Vittoria Sangiorgio

2 commenti:

  1. consiglierei di rivolgersi ai numerosi venditori cingalesi che si possono incontrare a ogni angolo di strada e che offrono rose a 1€ e, per un mazzo, fanno anche lo sconto

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  2. "Mancano i soldi" è un ritornello che sempre più spesso ripete l'amministrazione leghista, ma essa non dice che ciò è la conseguenza di scelte di spesa operate dalla stessa. Oltre alle spese di importo rilevante (e sarebbe produttivo aprire un dibattito), è interessante leggere i documenti in bacheca: delibere di spesa senza confronto di preventivi (saranno state assegnate per gli importi minori ?), "bonus" ai dipendenti dell'ufficio tecnico comunale per aver diretto l'asfaltatura di strade (probabilmente corretto da un punto di vista legale, ma non dovrebbe esserci anche una responsabilità per l'esecuzione dei lavori? Penso alla "voragine" a S.Andrea e ad altre "perle" sul territorio). Quanto è costato il "fuori GP"? In altro articolo si evidenzia la "generosità" del sindaco che ha fatto "sconti" alla SIAS per l'area a parcheggio. Quali sono stati i ritorni economici "misurabili"? Ed infine, mancano i soldi per le rose da offrire alle novantenni !!!

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