Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

giovedì 8 gennaio 2015

CHI SI NASCONDE NEL CASSONETTO?

Più che un atto di carità, fare beneficenza a Biassono è un vero dilemma. 
Tutti noi ci troviamo spesso alle prese con problemi di spazio e armadi pieni di abiti, mai o pochissimo utilizzati.
E tutti abbiamo deciso di fare una bella pulizia e donare vestiario e oggetti personali ancora in buono stato, nella convinzione di poter renderci utili ad altre persone.
Mi sono recentemente trovata in questa situazione e ho così cercato d'individuare i luoghi dove sono posizionati, sul territorio comunale, i cassonetti all’uopo utilizzati.

Ne ho visto uno in via Mazzini in corrispondenza del numero civico 50; un altro in Via Cesana e Villa, area distributore; un terzo in via Alberto da Giussano e infine l'ultimo nella frazione San Giorgio.
Non escludo, tuttavia, che altri cassonetti possano insistere sul territorio biassonese.
Osservando i “nostri” cassonetti ho notato qualcosa che li accomunava:  erano tutti completamente anonimi senza alcuna indicazione di chi si stava occupando dello svuotamento degli stessi e del riciclo del contenuto. E senza l’indicazione di alcun recapito telefonico
A questo punto mi sono quindi posta una domanda:  a chi andranno a finire i “miei” abiti dismessi ? Andranno veramente a chi ne ha reale bisogno?
In passato avevo letto qualcosa in merito a situazioni di abusivismo anche in questo settore se non di vera e propria truffa.
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Esiste infatti un mercato parallelo dell’usato che non rispetta alcuna regola e che gode della più totale buona fede di tutti i donatori.
Ogni tanto qualche amministrazione comunale molto attenta ed avveduta ne individua qualcuno sul proprio territorio e provvede all’immediata rimozione.
Mi sono allora rivolta all’Ufficio Ecologia del nostro Comune inviando un e-mail di richiesta informazioni.  La mia domanda era molto semplice: “a quale associazione, onlus etc. etc. è stata data la gestione dei cassonetti presenti sul nostro territorio?
La risposta si è fatta attendere, ci sono voluti quindici giorni ed un paio di solleciti poi alla fine è giunta:
in risposta alla sua mail Le comunico che attualmente non vi sono convenzioni in corso per il posizionamento di cassonetti sul territorio comunale.  L'unico cassonetto dove potrà conferire gli indumenti dismessi è ubicato presso la piattaforma ecologica di via Locatelli n. 131.
Visto il tenore della risposta, la mia mente è andata subito agli articoli che avevo letto in passato sulle possibili truffe che possono nascondersi dietro questo tipo di raccolte.
E' possibile, mi chiedo, che gli organi preposti alla sicurezza ed al controllo del territorio non abbiano mai notato la presenza di questi cassonetti?
Oppure fanno ormai talmente parte del paesaggio urbano da non far sorgere il benché minimo dubbio circa la loro  regolare collocazione e gestione?
Non sono né piccoli né gradevoli alla vista.
Ne consegue che il cittadino sia portato a ritenere che, se sono lì, è perché svolgono una funzione sociale del tutto apprezzabile.

Ma se poi si scopre che alimentano traffici loschi alla spalle d'ignari e generosi cittadini, ecco che uno si incazza!
Antonella Tremolada

6 commenti:

  1. Abiti dismessi e non solo abiti possono essere conferiti poresso l'area di via Dei Tintori, gestita da un gruppo di lavoro riferibile alla Parrocchia di Biassono.

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  2. Forse ci si dimentica che i tempi di legge per ottenere risposte da una Pubblica Amministrazione corrispondono a 30 gg. dalla richiesta. Pertanto se una risposta è stata data in quindi giorni a cosa servivano i solleciti????.... per fare sterile polemica politica??? ........ inutili sotto
    ogni profilo.

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    1. Il problema non sono i tempi della risposta.
      Il problema è il tenore della risposta!
      Ci sono, da anni, cassonetti posizionati sul territorio comunale e l'Amministrazione comunica che "non sono autorizzati".
      Nessuna sterile polemica; ma l'ennesimo episodio di superficialità e trascuratezza.

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  3. A me invece non più di una settimana fa, la Polizia Locale ha detto che stavano per rimuoverli in quanto non autorizzati..... solo li stavano controllando per vedere se riuscivano a pizzicare chi li aveva posizionati.

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    1. questo dimostra che la mia segnalazione non è stata inutile e non era sterile polemica come sostiene il precedente anonimo.
      Ma io mi chiedo chi è preposto alla cura del nostro territorio cosa fa se non si accorge nemmeno di queste cose che non sono affatto banali? ma in che mani siamo ?
      vi rendete conto o no ?
      antonella tremolada

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  4. A volte capita che quando il dito indica la luna, gli stolti guardino il dito.
    A Biassono, purtroppo, capita di sovente.
    Quando non hanno giustificazioni si arrampicano sugli specchi.
    Esempio di sciatteria al pari di quella dimostrata, anche questa volta, dai "loro" Amministratori

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