Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

venerdì 23 gennaio 2015

SIAMO TUTTI….……… BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEPPP !!!! Parola del consigliere Giordano Colombo

Martedì scorso ero in consiglio comunale. Si discuteva una mozione presentata da Lista per Biassono sul caso caldo dei vigili, dei loro festini, ma soprattutto su chi ne ha mosso i fili in tutti questi anni. Mai avrei immaginato ne sarei uscito con lo stigma di un'offesa lanciata contro tutti i biassonesi. E non solo. 
Appena aperta la discussione, un consigliere del gruppo CdL (Cristiani Democratici Liberali) comunicava la volontà sua, e dell'altro collega,  di non volervi  partecipare  e di abbandonare l'aula. 
Motivo:  già troppo s'era parlato della questione   vigili, e, prima di alzarsi, declamava con compiaciuta pacatezza un vecchio detto dialettale. Tradotto nella lingua di Dante, suona più o meno così: "quando il cane muove la coda i coglioni muovono la bocca". 
Lì per lì, la figura del cane che muove la coda m’é rimasta po' in secondo piano; in primo piano c'erano tutti quelli, i coglioni, che parlano e che muovono la bocca. Quindi c'ero anch'io, e tutti quelli che come me chiedevano solamente di parlare anche in consiglio comunale sulla questione, dopo che se n'era parlato ovunque, e spesso a sproposito, senza udire mai la voce unisona di chi ci rappresenta. 
Una brutta caduta di stile, più che una frecciata. Certo, c'è di peggio nella vita. Seduto tra il pubblico in sala, ho sentito infatti che quella freccetta tentava di penetrarmi, giù nel fianco, ma non aveva abbastanza forza. Mi solleticava la pelle, ma non entrava: probabilmente non mi sentivo abbastanza coglione. Mi chiedevo in compenso chi potesse essere il cane: i giornali e le TV che hanno riportato lo scandalo? Chi ha fatto la denuncia? Soprattutto, mi chiedevo quanto avessi davvero parlato sulla vicenda, quanto mosso la bocca...
L'uscita dei due è stata grottesca, accompagnata dagli applausi e i sorrisini della stragrande maggioranza dei consiglieri leghisti (c'era  anche chi, di solito sempre parco di parole ma notoriamente pronto a scaldarsi per poco, nel sentire questo proverbio si è scompisciato dal ridere, a tal punto che gli sono pure scappate lacrimucce di compiacimento. Evidentemente non gli capita spesso di provare eccitazioni simili in consiglio comunale).
Perché mai quel consigliere dava del coglione a quelli come me, quando a denunciare alla stampa la faccenda dei vigili era stato proprio un berlusconiano come lui, tale Antonio Marinelli, presidente di Forza Italia? 
Perché mai, dopo che per mesi si è parlato e sparlato della cosa ovunque, proprio ora che se ne stava per parlare nella sede più opportuna (in consiglio comunale), aveva dato del coglione a tutti gli altri, andandosene in fretta e furia? 
In questa vicenda ci sono risvolti morali (ognuno giudichi: per il sindaco sono ragazzate, per altri no), ci sono risvolti penali (sono state avviate delle indagini e, si presume, chiariranno come stanno le cose), ma ci sono anche risvolti politici (uomini in divisa, pagati dalla comunità, che si dilettano allegramente in ufficio, che si dividono in faide, che si spiano con le cimici come nei film polizieschi e si sfidano tra loro sotto l'ombra del nostro sindaco). Perché di questo non si doveva parlare in consiglio comunale?
Poi, d'improvviso, s'é accesa la lampadina: chiaro perché l'altra sera quella freccetta mi avesse stuzzicato, ma non bucato! Era stata scagliata per raggiungere e penetrare un coglione, e, quindi, è rimasta un po' perplessa a mezz'aria: lì intorno ne vedeva diversi, non sapendo dove decidersi! Erano quelli offesi dal consigliere, o forse altri?
Caro Colombo, dall'ironia greve e dall'autocompiacimento facile, ma che paura aveva l'altra notte a rimanere a quel tavolo? Di coglioni che volevano parlare non ne ho visti molti! O forse, la ragione era proprio questa? Io, piuttosto, ho visto tanti pronti a scodinzolare. E non è che, ritrovandosi anche lei una coda (magari di paglia), l'ha ripiegata proprio per trarsi più celermente fuori d’impaccio? 

Lei e il suo collega di gruppo volevate ancora, e solamente, fare da stampella a questa giunta. E nel modo migliore che vi è sempre riuscito: scomparire. Tacere. Far politica per battute, anziché per argomentazioni, idee e progetti. 

State tranquilli: qualche altro credito lo avete sicuramente preso da quest’amministrazione ormai al capolinea. Ridevano, sì! Ridevano per non piangere, ma le lacrime sono sgorgate comunque. Quanto poi saranno determinanti questi crediti per l’aula, la stampa, per il mondo “là fuori”, a fine mandato si vedrà proprio ;-)

Ed

1 commento:

  1. Ed ecco dove ci hanno portato anni e anni e anni di BerluLeghisti. Insultare è (molto) più facile che discutere. Per discutere serve la testa, con un pizzico di cultura possibilmente. Per insultare è sufficiente la bocca.

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