Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 26 ottobre 2016

PIAZZA LIBERTA': NO COPYRIGHT, NO PARTY

Piazza Libertà non ci sta. L’annuncio dell’allestimento di una pista per pattinaggio su ghiaccio durante il periodo natalizio, lanciato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, ha lasciato  i residenti locali con l’amaro in bocca, dopo che la sede prescelta è ricaduta su Piazza Italia. Un vero e proprio scippo, tenuto conto che la proposta originale era stata elaborata in seno a quegli stessi commercianti che, faticosamente, stanno cercando di riportare l’attenzione pubblica su uno spazio d’aggregazione ormai privato persino del suo vero nome: le insegne che pubblicizzano i “Giardini Padani”, a detta dei locali, sono già di per sé indicative dell’incapacità di promuovere le attività della zona. 

Siamo una piazza, non dei meri giardini - rilanciano - ma da anni veniamo considerati solo una scomoda periferia. Dalla fine degli anni ’90 il numero di eventi e manifestazioni organizzate qui è drasticamente calato e ora, quando stavamo tentando un nuovo approccio, ci hanno rubato persino l’idea della pista da ghiaccio e dei mercatini. Non esistono copyright, hanno ribattuto in Villa Verri, benché avessimo sottoposto il progetto sin da maggio: bene, non si aspettino allora alcuna collaborazione in futuro”. 

Lo sfogo di questi giorni non è nuovo: già la scorsa primavera i commercianti locali avevano alzato la voce in occasione delle imminenti elezioni amministrative, ribadendo lo stato d’incuria in cui versa piazza Libertà. Le difficoltà che gravano sui diversi esercizi, oltretutto, stanno creando tensioni fra gli stessi commercianti, dal momento che ognuno lamenta specifiche problematiche e vorrebbe si desse attenzione prima all’una, piuttosto che all’altra. In realtà, il disagio appare comune a tutti e in egual misura. La piazza funziona più come parcheggio che come polo attrattivo; i giardinetti sono fatiscenti, le manifestazioni latitano. Non a caso, Lista per Biassono aveva lanciato l’idea di fare di quest’area un primo esperimento biassonese di “social street”, o meglio “social square”, sul modello di quanto sperimentato con successo a Monza in via Bergamo. Area periferica, trasformatasi in poco tempo nel fulcro della movida locale, con una serie ininterrotta d’iniziative culturali, mercatini, esibizioni, performance artistiche, capaci di animare il quartiere, senza tuttavia arrecare disturbo, ma anzi migliorando addirittura le condizioni di sicurezza dell’area.

Ospitare in Piazza Libertà il pattinaggio su ghiaccio avrebbe conferito non solo continuità a un’iniziativa analoga svoltasi in estate - aggiungono - ma avrebbe offerto anche uno spazio maggiormente protetto, senza creare disagio a quanti si vedranno privati dei parcheggi di Piazza Italia da fine novembre ai primi di gennaio. Avevamo informato l’amministrazione del progetto mesi fa, proponendo addirittura di prenderci direttamente cura del bagno per portatori di handicap costantemente chiuso al pubblico: all’inizio avevano opposto una questione di costi, sostenendo che le spese accessorie sarebbero ammontate a 18mila euro, nonostante l’occupazione del suolo pubblico sia gratuita per questo tipo di manifestazioni. Chi deve pagare, in realtà? Qui occorre negoziare fra le parti, visto che ognuno ha da guadagnarci: peccato che alla fine noi siamo rimasti con un pugno di mosche, mentre Piazza Italia si è aggiudicata ancora una volta una nuova manifestazione pubblica”.


Le proteste non si sono fermate in paese, ma sono state sottoposte addirittura a Giuliana Pezzini, dell’Unione commercianti di Monza e Brianza, sebbene l’unica risposta ottenuta sia stata quella di mettere in piedi un comitato per poter beneficiare di eventuali fondi di promozione. Un’idea sin troppo ambiziosa, posto che l’intento è riuscire a proporre almeno qualcosa in piazza Libertà: unire i commercianti di tutta Biassono si è rivelata infatti impresa al di sopra delle possibilità stesse dell’amministrazione. Facendo un passo a lato, il problema non andrebbe posto in termini di contrapposizione o concorrenza fra piazze: entrambe potrebbero trarre giovamento reciproco, se esistesse un piano omogeneo, capace di veicolare i flussi su entrambi i poli, o addirittura coinvolgendo anche il centro storico, attraverso la differenziazione del tipo di attività svolte. L’idea di allestire casette natalizie con prodotti tipici potrebbe forse funzionare, o anche lanciare altre attività sportive d’intrattenimento. Ancora una volta, però, è prevalsa una mentalità opportunistica, puntando a depredare chi ha idee, piuttosto che aiutare a sviluppare le stesse al meglio e col più ampio concorso cittadino. Piazza Libertà non ha intenzione di arrendersi ed elaborerà presto una controrisposta: ma è chiaro che senza un cambio di mentalità, così come di una maggior collaborazione fra cittadini, commercianti ed istituzioni, Biassono finirà per scivolare di nuovo sul ghiaccio, anziché volteggiare sui pattini.    

1 commento:

  1. con il rischio che poi i residenti dei padani, come già successo, facciamo reclami per il "casino" ?

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