Si può tirare la coperta a destra o a sinistra, in alto o in basso, ma la situazione della polizia locale continua a rivelare aspetti conflittuali, se non imbarazzanti. Per quanto la Lega
Nord abbia tentato e stia tentando di sorvolare sul problema, il corpo biassonese non trova pace: con deliberazione n.113 del 18 ottobre, la giunta ha autorizzato il sindaco a costituirsi nel giudizio innanzi al tribunale di Monza, sezione Giudice del Lavoro, promosso da un appartenente al corpo di polizia locale, tendente ad ottenere l'inquadramento in categoria superiore.
Ulteriore conseguenza di una mala gestione di chi, negli anni, ha esercitato la responsabilità sul Personale e
sulla Sicurezza.
Il dipendente suddetto presta servizio a
Biassono solo dal 16 marzo 2014, ma il suo rapporto di lavoro si è rivelato ben
presto alquanto accidentato.
Con determinazione n.334 del 30
luglio 2015 l'Agente di cui trattasi veniva nominato "Capo Ufficio con
specifiche responsabilità", nomina successivamente revocata con
determinazione n.435 del 12 novembre 2015 perché il destinatario stesso del
provvedimento "ha espressamente richiesto un riesame dell'atto di
nomina".
Riesame reso opportuno e
necessario anche e soprattutto dalla circostanza che l'atto di nomina
"sarebbe dovuto transitare attraverso una contrattazione decentrata, come
così non avvenuto per ragioni di carattere d'urgenza e di organizzazione del
servizio".
Lamenta la giunta che l'azione
legale del dipendente sia stata intrapresa "nonostante l'Amministrazione
comunale avesse assunto con il dipendente in questione l'impegno di attivarsi
per sottoporre all'Aran (Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle
Pubbliche Amministrazioni) e alla Corte dei Conti, una preventiva valutazione
sulla legittimità circa la sua rivendicazione, pur nutrendo sin dall'inizio
forti dubbi sulla fondatezza".
Che dire?
Approssimazione e atti
unilaterali hanno portato all'ennesima causa di lavoro, i cui oneri legali saranno, come
sempre, destinati a ricadere a carico delle ormai esauste finanze comunali.
Spero, per il bene dei biassonesi, che almeno non si appoggino ancora allo studio G. Ferrari che è assai "caro" e da cui ai miei tempi ci eravamo staccati un po' drasticamente.
RispondiEliminaAngelo db