Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 2 ottobre 2016

IL PRESIDENTE DI TUTTI I BIASSONESI?

Nuovo presidente del consiglio comunale: cala il sipario. Dopo un avvio di legislatura caratterizzato dall’inusitata corsa contro il tempo della Lega Nord, decisa a voler modificare norme e regolamenti per l'istituzione di una figura istituzionale di forte potere simbolico, il risultato partorito ha smentito ogni premessa retorica. Doveva essere una figura super partes, una figura verso cui far convergere il più ampio ventaglio di voti concordi, un baluardo della democrazia e delle regole. Insomma, pareva che dalla nomina del nuovo presidente dipendessero le sorti magnifiche e progressive della nostra comunità.

Giovedì scorso, in consiglio comunale, è andata invece in scena una mera modifica blindata del regolamento del consiglio comunale, il documento che garantisce la democraticità amministrativa dei lavori in Villa Verri, dopo quella ancor più frettolosa dello Statuto Comunale.

Preso atto che, dopo vent'anni, anche la Lega Nord ha scoperto l'utilità e la necessità di figure di garanzia, vale la pena spiegare perché quella dell'altra sera è stata, oltre che un'inutile prova muscolare, anche e soprattutto l'ennesima opportunità sprecata.

Avevamo già detto come, nella precedente seduta, Lista per Biassono avesse proposto l'avvio di una fase che prevedesse la costituzione della Conferenza dei Capigruppo in Commissione per la revisione dello Statuto e dei Regolamenti. Proposta che, nelle intenzioni, avrebbe poi potuto e dovuto sfociare nel coinvolgimento del maggior numero di cittadini in un percorso partecipato di riscrittura delle norme statutarie biassonesi.

L'Amministrazione ha invece depositato una numerosa serie di modifiche che, di fatto, costituivano un nuovo Regolamento del Consiglio Comunale ed ha preteso di imporne l'approvazione in blocco mediante un'unica votazione.

Vani si sono rivelati gli appelli del Consigliere Caspani alla discussione e votazione di ogni singola modifica, ivi compresi gli emendamenti presentati dalla sola Lista per Biassono.
Emendamenti volti a conferire effettivamente ruolo e riconoscimento di figura istituzionale di garanzia e super partes alla nuova carica che si andava a istituire.
La Lega Nord, per l'ennesima volta, ha rivendicato la "scelta politica" dell'incarico e, evitando di adottare le misure cautelative indicate da Lista per Biassono, ha di fatto decretato lo svilimento e la parzialità del ruolo della nuova figura istituzionale.

Conseguenza: Lista per Biassono ha abbandonato l'aula allorché si è trattato di eleggere il Presidente; l'altro gruppo di minoranza, dopo alcune titubanze, ha preso parte alla votazione annullando le proprie schede, mentre il nuovo Presidente (Mauro Rossi, ex Cristiano Democratico Liberale) veniva eletto dai soli rappresentanti del suo gruppo politico di appartenenza. Inutile e stonato, alla fine, l'ecumenico discorso d'investitura dello stesso.

Biassono ha ora il suo Presidente del Consiglio Comunale, espressione della sola maggioranza, unitamente a un regolamento del consiglio comunale che, nei fatti, inibisce oggi alle opposizioni l'esercizio di alcune prerogative (es: la richiesta di convocazione di consigli comunali aperti, oppure la presentazione di mozioni di sfiducia).
E ciò avviene proprio quando, per la prima volta dopo vent'anni, le opposizioni, complessivamente considerate, rappresentano la maggioranza degli elettori biassonesi e la Lega Nord poco più del 40%.

ALTRI PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Comunale ha visto anche la discussione, tra gli altri, dello "stato di attuazione dei Programmi".


Generiche e imbarazzate le risposte ottenute da Lista per Biassono in ordine all'annosa questione della gestione dei Residui Attivi; sulla possibilità di emissione dei bollettini di pagamento per IMU e TASI in analogia con quanto già avviene per la TARI; su quale sia l’effettiva destinazione di Palazzo Bossi; sul ventilato e oscuro rinnovo della convenzione per Villa Monguzzi; su quali saranno le modalità di selezione del trasporto scolastico con accompagnatore; sulla sistemazione del Centro Storico (ad appena il 20% dell'obiettivo, a detta dell'Amministrazione), nonché sulla mancata asfaltatura di vie diverse. 

Gli unici segnali di apertura sono arrivati dalla modifica del regolamento del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (a distanza di lune dalla segnalazione di Lista per Biassono, è infine passata la scelta di ridurre a due anni la carica di consigliere, onde favorire una maggior rotazione degli stessi nel triennio delle primarie di secondo grado), così come dalla disponibilità dell’assessore ai servizi sociali Nadia Beretta a confrontarsi, in sede istituzionale, sulla possibilità di allargare l’offerta del Distretto sanitario di Carate Brianza a interventi che valorizzino anche le risorse dei pazienti, oltre che concentrarsi esclusivamente sui loro deficit psico-fisici. Un cambio di prospettiva che, almeno su questo fronte, permetterebbe di metterci al passo con le realtà più avanzate d’Europa.

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